Studiare l’instabilità genomica e, in particolare, come una cellula sana si trasforma in una tumorale (tumorigenesi) e come sia possibile sfruttare questo processo per sviluppare nuovi farmaci a bersaglio molecolare. È l’obiettivo dell’accordo operativo di collaborazione tra il Dipartimento di Medicina dell’Università di Udine e la cinese Shenzhen Medical University. Grazie all’accordo nascerà un Laboratorio congiunto di ricerca Sugit (Shenzhen Uniud joint laboratory for genome instability and tumorigenesis). La Scuola di medicina di Shenzhen è una delle più prestigiose del Paese e fra i più importanti centri di ricerca sui tumori.

L’intesa è stata firmata dal vice direttore del dipartimento, Gianluca Tell, responsabile del Laboratorio di biologia molecolare e stabilità genomica, e dal rettore della Shenzen Medical University, Xu Xingzhi. Era anche presente il delegato per l’internazionalizzazione dell’Ateneo friulano, Giorgio Alberti.

«L’istituzione del laboratorio – hanno detto Tell e Alberti – mira a rafforzare i rapporti tra i due atenei e a instaurare una cooperazione internazionale proficua, basata sulla condivisione di risorse di ricerca, competenze scientifiche e di personale, nonché sarà focalizzato sulla formazione interdisciplinare di giovani ricercatori nell’ambito scientifico dell’accordo».

Durante l’incontro sono state presentate le rispettive realtà accademiche per una conoscenza più approfondita delle linee di studio e ricerca sviluppate. Si è discusso, inoltre, della possibilità di creare opportunità di mobilità per studenti e dottorandi grazie, in particolare, al programma Erasmus. È stata anche l’occasione per presentare il progetto del campus biomedico udinese. Il campus coinvolgerà, oltre al Centro di ricerche cliniche e traslazionali di via Faedis, anche l’area di piazzale Kolbe.

«Il campus – ha spiegato Tell – rappresenterà un’opportuna unica per l’Università di Udine di sviluppare didattica, ricerca e terza missione in un contesto integrato con la realtà ospedaliera dando la possibilità agli oltre duemila studenti dei corsi di laurea di ambito biomedico, cioè medicina, biotecnologie e lauree sanitarie, di frequentare un campus disegnato e sviluppato sui modelli di quelli universitari americani, rappresentando pertanto un esempio unico nel triveneto e quindi un fiore all’occhiello per la comunità cittadina di Udine e per tutto il Friuli Venezia Giulia».

Per l’Ateneo cinese hanno partecipato anche il chirurgo Guangtao Huang e la responsabile delle Relazioni internazionali, Li Ruoran. Per il Dipartimento di Medicina dell’Ateneo friulano: il responsabile scientifico dei laboratori del Centro di ricerca clinica traslazionale, Carlo Pucillo; i coordinatori del corso di dottorato in Medicina molecolare, Alessandra Corazza, e di laurea in Biotecnologie, Gaetano Vitale.