Quasi sei italiani su dieci (57%) trascorreranno il Ferragosto fuori casa, tra chi sceglierà una gita in giornata verso il mare, la campagna o la montagna, chi andrà a trovare parenti e amici e chi sarà in vacanza. Ad affermarlo è un’indagine Coldiretti/Ixe’ sul capodanno d’estate che a partire da giovedì vedrà un nuovo esodo da bollino rosso sulla rete viaria nazionale.
Tra chi passerà la giornata fuori, la scelta più gettonata è quella all’insegna della convivialità, raggiungendo familiari o amici per mangiare assieme, magari con la tradizionale grigliata, dove grande protagonista resta la carne. A seguire le gite al mare, in campagna o in montagna – continua mentre solo una ristretta minoranza parteciperà a manifestazioni o eventi. Ma c’è anche un 27% di cittadini per il quale il Ferragosto sarà un giorno come gli altri, spesso passato al lavoro, soprattutto nel settore di servizi e della ristorazione, mentre un 16% lo passerà a casa a riposare.
Tra chi mangerà fuori dalle mura domestiche, la soluzione principale resta il picnic, scelto da 7,5 milioni di italiani, mentre il resto si dividerà tra ristoranti, agriturismi, sagre, bar e take away, secondo Coldiretti/Ixe’.
Se in questi giorni si rincorrono le polemiche sulle spiagge più o meno deserte, l’agriturismo continua a fare registrare segnali di crescita. Nella settimana di Ferragosto nelle oltre 26mila strutture agrituristiche a livello nazionale si prevedono circa 650mila turisti, provenienti sia dall’Italia che dall’estero, tra pernottamenti e pasti, secondo Campagna Amica. A sostenere la crescita del settore è soprattutto il turismo legato alle esperienze enogastronomiche. Un’indagine Coldiretti/Ixè rivela che quasi 4 italiani su 10 (39%) parteciperanno ad attività come degustazioni, visite in cantine, frantoi, caseifici o birrifici, oltre a corsi di cucina.
Il Ferragosto – conclude la Coldiretti – resta comunque il momento clou delle vacanze degli italiani, con 18,6 milioni di turisti che quest’anno hanno scelto di concentrare le ferie nel mese di agosto nonostante le preoccupazioni per la difficile situazione internazionale, tra conflitti e guerre commerciali.