È stata inaugurata oggi, nella sala consiliare del municipio di Casarsa della Delizia, a palazzo Burovich, la Scuola Pasolini 2025, appuntamento internazionale di alta formazione promosso dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini. L’iniziativa, che proseguirà fino a sabato 13 settembre, ospita 25 giovani accademici italiani e stranieri selezionati attraverso un bando pubblico, coinvolgendoli in un fitto programma di lezioni, laboratori e incontri tenuti da un corpo docente di altissimo profilo, dedicati quest’anno al tema “Pasolini e il cinema. Film, teoria e scrittura audiovisiva”,
La Scuola è organizzata dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Casarsa della Delizia e della Fondazione Friuli, e si avvale della collaborazione di diverse università italiane e straniere. È curata da Lisa Gasparotto e Paolo Desogus, studiosi che da anni lavorano a creare un punto di riferimento per la comunità pasoliniana.
Durante l’inaugurazione, il presidente del Centro Studi, Marco Salvadori, ha ricordato come la Scuola rappresenti “uno degli obiettivi fondanti di Casa Colussi: è un’occasione per riunire studiosi italiani e stranieri attorno a un autore chiave del Novecento e riflettere insieme sull’attualità del suo pensiero”. Per Salvadori la centralità di Pasolini come intellettuale europeo richiede oggi più che mai strumenti di analisi condivisi e momenti di confronto rigoroso.

Il sindaco di Casarsa, Claudio Colussi, ha rivolto un caloroso benvenuto ai corsisti, sottolineando il valore simbolico della loro presenza in un territorio che ha dato i natali a Pasolini e che continua a custodirne la memoria.
Il consigliere regionale Markus Maurmair ha evidenziato la capacità dei curatori di proporre temi di grande interesse e docenti di alto livello. “Per la Regione – ha dichiarato – Pasolini è un diamante prezioso che intendiamo rendere sempre più splendente attraverso iniziative come questa. Stiamo lavorando affinché la legge del 2016, che prevede la nascita di distretti culturali, trovi una concreta applicazione. In questo anno che segna i cinquant’anni dalla morte di Pasolini, auspichiamo l’avvio del distretto culturale a lui dedicato, occasione di crescita per il territorio anche in vista di Pordenone Capitale della Cultura 2025”.
A sottolineare il sostegno della Fondazione Friuli è stato il vicepresidente Giancarlo Basaglia, che ha rimarcato come la presenza di tanti giovani studiosi rappresenti il vero punto di forza dell’iniziativa.
Significativi anche gli interventi dei curatori della Scuola. Paolo Desogus ha ricordato che lo scopo dell’iniziativa, sin dalla sua nascita otto anni fa, è stato quello di creare una comunità nuova di pasolinisti. “Pasolini – ha detto – è spesso oggetto di illazioni interpretative e di studi approssimativi. Con la Scuola vogliamo invece offrire un luogo riconosciuto e istituzionale, capace di approfondire i testi e di restituire al suo pensiero la fecondità e l’attualità che merita”.
Lisa Gasparotto ha infine ribadito la convinzione che anima da anni questo progetto: “Continuiamo a lavorare a questa esperienza perché ci crediamo profondamente. Benvenuti in questo contesto che non è solo un’occasione formativa, ma un modo di studiare e di fare critica pasoliniana in maniera collettiva. Dedichiamo molto tempo alla selezione dei partecipanti perché riteniamo fondamentale creare un gruppo omogeneo, capace di instaurare un dialogo costruttivo e arricchente”.
La Scuola Pasolini 2025 si conferma dunque come un appuntamento di prestigio, capace di coniugare rigore accademico e partecipazione internazionale, riaffermando Casarsa come luogo di memoria viva e di ricerca sull’opera di uno degli intellettuali più influenti del Novecento