Trieste non ha nulla da invidiare al Festival del Cinema di Venezia. Arrivano infatti nella città mitteleuropea, le opere di giovani di grande arte ed ingegno provenienti da Italia, Slovacchia, Germania, Thailandia, Uzbekistan, Moldavia.
Dal 4 al 6 settembre, grazie all’associazione no profit Atelier di Creatività, che da 30 anni organizza eventi, Trieste è diventata il cuore pulsante dell’energia creativa internazionale, ospitando giovani artisti, musicisti, innovatori e squadre universitarie selezionate tra molte candidature di eccellenza.
Il Festival Internazionale delle Giovani Eccellenze è stato aperto con l’inaugurazione della Mostra d’Arte: GALOPPI di LIBERTÀ, il giorno 4 settembre presso la Galleria Fenice 2 (Sala espositiva “Fenice” Circolo Fincantieri Wärtsilä; visibile sino al 14 settembre dalle ore 10.30 alle 16.30).
Il giorno seguente si è svolta la Cerimonia delle Premiazioni presso il Conservatorio Tartini, dove i musicisti finalisti, provenienti da vari paesi, hanno incantato la platea con le loro performance.

Grande successo per il duo del Conservatorio, formato dal goriziano Enrico Bortolotti al pianoforte e dalla cantante moldava Iana Rata che ha impressionato e conquistato i direttori d’orchestra ed i maestri in sala con la sua voce potente modulata in modo sapiente. Il duo è stato invitato ad esibirsi al Festival dopo aver passato una selezione fra più di 240 giovani presentatisi alle audizioni al Conservatorio di Trieste. Il duo è stato premiato dal direttore d’orchestra e organista di fama internazionale M° Johannes Skudlik dell’associazione Euro-Via Festival giunto dalla Germania per essere presente al Festival.
Applausi scroscianti anche per il siciliano Luigi Fiore, pianista dal tocco sapiente e coinvolgente. Fiore, che sta studiando direzione d’orchestra, è vincitore di una borsa di Dottorato di ricerca di interesse nazionale, con un progetto incentrato sulla prassi della “direzione dalla tastiera“, in cui il solista suona e dirige contemporaneamente. Fiore nelle giornate del festival ha ribadito ai giornalisti che “l’arte e il bello possono riportare nel mondo valori ormai scomparsi come la coerenza, la sensibilità, l’onestà d’animo” e che è compito degli artisti promuovere valori sia culturali che solidali. Fiore è stato premiato dalla stilista Patrizia Farinelli della casa di moda Farinelli che veste anche gli attori di Hollywood.
La bravissima violinista Veronika Schaetz, di soli 16 anni, giunta a Trieste dalla Germania, ha suonato Paganini in modo davvero eccellente suscitando meraviglia e commozione nel pubblico in sala e vivo interesse da parte dei maestri e direttori presenti. Veronika è stata premiata dalla Console Onoraria dell’Austria dott.ssa Strolego.
Applausi ed ovazioni da stadio per il più giovane fra i partecipanti, il dodicenne Matteo Roncoloni che ha scritto una bella canzone dedicata alla pace. In sala è stato trasmesso il video musicale ideato sulla sua canzone. Matteo è stato premiato dal direttore d’orchestra e docente del Conservatorio M° Romolo Gessi, che ha elogiato il giovane invitandolo a studiare direzione con lui.
Tra i premiati per l’arte visiva è emerso l’impegno sociale del bravo fotografo friulano Aran Cosentino, di 23 anni, attivo nella salvaguardia della natura. Cosentino, che si cimenta in scatti a colori e in bianco e nero, è stato premiato dal Presidente del Club per l’UNESCO di Udine dott.ssa Renata Capria D’Aronco.

Il Professor Paolo Quazzolo, scrittore e docente di teatro presso il Dipartimento di Studi Umanistici, ha premiato la pittrice Izabela Kliska arrivata dalla Slovacchia. Izabela nonostante i problemi di salute e le molte operazioni subite sin dalla nascita, ha dimostrato che con la gioia di vivere e con la caparbietà tutto è possibile, anche dipingere avendo la mano destra paralizzata.
Grandi applausi ed interesse, soprattutto da parte degli architetti ed ingegneri presenti in sala, hanno suscitato i giovani del Racing Team dell’UNI–TS facoltà di Ingegneria. Il gruppo, guidato dai giovani triestini Francesco Sonego, Enea Gherdol e Matteo Kaliger a breve parteciperà ad una importantissima gara con l’auto da loro ideata e costruita.
Un premio personale è stato consegnato a ciascuno dei tre direttori dall’architetto Massimiliano Babich e dall’Ingegnere Peter Cabanik; subito dopo sono saliti sul palco diversi componenti del Team, per una foto di gruppo e per ritirare il premio al team che rimarrà presso la facoltà di Ingegneria dell’Università. L’organigramma del Racing Team è formato da più di 90 giovani universitari, laureandi in varie discipline dall’economia, all’ingegneria, alle comunicazioni, all’informatica; e tutti collaborano, nel proprio settore, alla realizzazione di un’auto ecocompatibile in grado di essere performante e vincente.
Il premio alla carriera quest’anno è stato consegnato a Claudio Mangini, artista ed animalTrainer che lavora con registi di tutto il mondo. Mangini ha portato la sua conoscenza degli animali in campo cinofilo, scoprendo un metodo per comprendere il linguaggio dei cani che permette di recuperare i soggetti pericolosi, salvando così da possibili aggressioni le persone che con quei cani vivono e interagiscono. E’ stato proiettato al Festival il cortometraggio; “mai solo” scritto ed interpretato dal Mangini, autore anche della musica che lo accompagnava, dove l’animal trainer parla in maniera toccante dei cani e del loro modo di essere, spesso, un esempio per i padroni.
La presenza di numerosi talenti del territorio e internazionali ha reso la Cerimonia di Premiazioni un vero mosaico di eccellenze emergenti, nomi che sicuramente sentiremo ancora nominare in futuro.
La sera del sabato, nella bella cornice della sala teatro Piccola Fenice, si è tenuta la Cena di Gala in onore dei vincitori di quest’anno e dei ragazzi vincitori del 2024. L’ingresso delle Giovani Eccellenze in sala è stato spettacolare perché sono stati accolti da un Picchetto d’Onore formato dai Cavalieri e Dame dell’Ordine Caritatevole di San Stanislao, che si occupa di assistere i bisognosi e di stare al fianco dei giovani insegnando loro antichi valori di onestà, lealtà, purezza e collaborazione.
Dopo che i maestri di cerimonia hanno presentato i talenti di ciascuno di loro al pubblico, i giovani di eccellenza hanno sfilato in mezzo alle due file di Dame e Cavalieri, in tenuta ufficiale con i bei mantelli oro e bordò, facendo così l’ingresso in società per portare le loro competenze ed il loro giovane entusiasmo nel mondo.
L’associazione di balli storici “Trieste Ottocento” ha allietato la serata agli ospiti, provenienti da Slovenia, Austria, Italia, Russia, Bielorussia, Slovacchia, Germania, con esibizioni impeccabili ed inviti in coinvolgenti balli dell’800.
In conclusione, grazie all’Atelier di Creatività, Trieste è stata nuovamente al centro della Mitteleuropa ed è diventata, per 4 intere giornate, fulcro di incontri, emozioni e crescita giovanile di vera eccellenza.