Sono Roberta Bortolin di Trieste, Sara Filippin di Chions e Cecilia Giacomazzi di Gorizia
Roberta Bortolin di Trieste, Sara Filippin di Chions, Cecilia Giacomazzi di Gorizia. Sono le vincitrici dei premi di laurea della Fondazione Morpurgo–Hofmann, “La terza età: tra bisogni di nuove cure e di strategie per l’invecchiamento attivo” organizzato con l’Università di Udine. I premi, di mille euro ciascuno, intendono valorizzare tesi di laurea di ambito medico-sanitario dedicate a nuove cure e terapie, analisi di patologie sulla terza età e, in generale, aspetti utili a delineare percorsi per l’invecchiamento attivo. Le tesi di laurea delle vincitrici, a carattere sperimentale, sono state tutte giudicate con il massimo dei voti (110/110) e la lode.
A consegnare i premi ai vincitori nella cerimonia svoltasi a Palazzo di Toppo Wassermann a Udine sono stati: il rettore Roberto Pinton; per la Fondazione Morpurgo-Hofmann, il presidente Lorenzo Bosetti e la responsabile dello sviluppo delle politiche di invecchiamento attivo, Angelica Giancola; per Commissione giudicatrice il presidente, Alessandro Cavarape, ed Enrico Rejc.
Bortolin ha conseguito la laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. La sua tesi è intitolata “Incidenza degli eventi avversi durate l’ora di pranzo nelle persone affette da demenza nelle strutture residenziali per anziani: uno studio osservazionale”. La relatrice è Alvisa Palese, correlatrici, Gaia Dussi, Gaia Magro e Luca Grassetti.
Filippin ha conseguito la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia discutendo la tesi: “The correlation between stress urinary incontinence and evaluation of the retrovescical angle using pelvic floor ultrasound”. La relatrice è Lorenza Driul, correlatrice Martina Arcieri.
Giacomazzi ha conseguito la laurea magistrale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate. La sua tesi è sugli “Effetti dell’esercizio fisico strutturato supervisionato sui parametri cardiorespiratori in individui con cardiopatia in fase stabilizzata”. Il relatore è Enrico Rejc.
L’iniziativa della Fondazione Morpurgo–Hofmann è destinata ai laureati dell’Ateneo friulano in: Fisioterapia, Infermieristica, Medicina e chirurgia, Scienze infermieristiche e ostetriche, Scienze motorie, Scienze dello sport, Scienze e tecniche delle attività motorie preventive a adattate.
«Il tema dell’invecchiamento attivo – ha detto il rettore Roberto Pinton – è cruciale nella società contemporanea e siamo grati alla Fondazione Morpurgo–Hofmann per la sensibilità e l’impegno che profonde in questo campo, anche incoraggiano i nostri laureati dell’ambito medico sanitario a dedicare le loro tesi a un argomento così trasversale che tocca, o toccherà a tutti, noi e le nostre famiglie. L’Università di Udine è particolarmente qualificata sul tema dell’“invecchiamento attivo”. Ha dato vita, infatti, a una specifica unità di ricerca congiunta con il Consiglio nazionale delle ricerche ed è operativa da diversi anni con gruppi di ricerca interdisciplinari oltre che in numerose iniziative di divulgazione e prevenzione. Questa linea di ricerca inoltre è al centro di un progetto interdipartimentale, con capofila il Dipartimento di Medicina, che rientra nel Piano strategico di Ateneo in corso».
«La Fondazione Morpurgo Hofmann – spiega l’avvocata Angelica Giancola – è lieta di promuovere la seconda edizione del premio di laurea “La terza età: tra bisogni di nuove cure e di strategie per l’invecchiamento attivo” perché la conoscenza delle problematiche delle persone anziane rientra pienamente tra le finalità sociali dell’Ente e poterlo fare assieme al più qualificato ente di ricerca del nostro territorio conferisce lustro all’iniziativa. Ricordo che la Fondazione è intitolata ai coniugi Elda Morpurgo ed Enrico Hofmann, grandi benefattori delle persone ricoverate alla casa di riposo udinese “La Quiete”. È bello vedere giovani studiosi porsi interrogativi e indagare sulle problematiche di una fascia della popolazione oggi così distante, ma che inevitabilmente li riguarderà direttamente nel futuro».
La commissione giudicatrice era composta da Angelica Giancola, responsabile allo sviluppo delle politiche di invecchiamento attivo Fondazione Morpurgo–Hofmann, e dai docenti dell’Università di Udine: Alessandro Cavarape (presidente), Alvisa Palese, Mariarosaria Valente ed Enrico Rejc.