I giocattoli, in particolare quelli legati alla costruzione, plasmano le percezioni spaziali e influenzano la sensibilità architettonica. Gli studi di genere evidenziano il ruolo dei giocattoli nella costruzione dei ruoli sociali, che si riflettono anche negli spazi domestici e nell’architettura.

L’esplorazione storica delle Barbie Dreamhouse dagli anni ’60 fino alla loro rappresentazione nel recente film su Barbie, consente di indagare il complesso rapporto tra architettura, giocattoli e stereotipi di genere, attraversando i cambiamenti nelle estetiche del design e l’evoluzione delle nozioni di femminilità e domesticità. 

Il lavoro domestico e i suoi spazi emergono come elementi centrali nel negoziare quell’equilibrio tra spinte emancipatrici e impulsi conservatori che i produttori di Barbie cercano di mantenere, all’interno di una strategia commerciale costantemente vincente.

Solo attraverso una manipolazione sovversiva del modello di Barbie e della sua Dreamhouse il giocattolo può riappropriarsi della sua funzione ribelle, immaginativa e sovversiva nei confronti dello status quo.

Giuseppina Scavuzzo
professoressa associata in Composizione architettonica e urbana presso l’Università degli studi di Trieste dove è Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale c.u. in Architettura e dove insegna Composizione architettonica e Teorie della progettazione architettonica. 
Gli interessi di ricerca si collocano nell’ambito della dimensione narrativa e simbolica dell’architettura in particolare declinata sui temi dell’abitare.
Si pongono all’interno di questo orizzonte le ricerche sull’abitare di minoranze fragili o svantaggiate e sulla narrazione e rappresentazione sociale che l’architettura contribuisce a costruirne.
È stata responsabile scientifica per l’Università di Trieste del progetto La casa sensibile Senshome, finanziato dall’Unione Europea, Interreg Italia-Austria, sull’abitare delle persone nello spettro autistico ed è attualmente responsabile del progetto BeSensHome, finanziato dall’Unione Europea, che ne è la prosecuzione.
Nel giugno 2024 ha curato, con Fernanda De Maio, il numero 213 de La rivista di Engramma intitolato Architettura dei giocattoli, che comprende l’articolo Genere, gioco e architettura.


https://portale.units.it/it/eventi/viaggio-nelle-case-dei-sogni-di-barbie-genere-gioco-e-architettura