È la rivoluzione copernicana del nuovo Millennio: l’Intelligenza Artificiale cambia ogni giorno, e con radicale incisività cambierà nel tempo il nostro rapporto con gli adempimenti del vivere quotidiano. Per questo la 26^ edizione di pordenonelegge, in cartellone dal 17 al 21 settembre 2025, ospita un percorso specifico con 31 incontri dedicati non solo a saggi e pubblicazioni sul tema – molte in anteprima per il festival – ma anche un vero e proprio “cyber spazio” alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone, per capire come gli eventi pubblici modificheranno ed estenderanno la loro potenziale fruizione attraverso l’uso di AI. La Cyber Book Hall di pordenonelegge è promossa in stretta sinergia con il Comune di Pordenone, in vista di Pordenone 2027 Capitale italiana della Cultura. Il progetto, coordinato dal curatore di pordenonelegge Alberto Garlini, è realizzata grazie a Calligaris e Umana, in collaborazione con LEF e We Digital. «Pordenonelegge è un festival fortemente proiettato sul proprio tempo e non poteva quest’anno non investigare attentamente l’innovazione destinata a modificare radicalmente il nostro rapporto con la tecnologia e il vivere presente e futuro – spiega il Presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti – Per questo abbiamo voluto offrire al pubblico non solo conversazioni di altissimo livello sui saggi in uscita dedicati all’AI, ma anche un assaggio pratico di come i format di dialogo pubblico potranno evolvere con l’uso dell’Intelligenza Artificiale. A pordenonelegge metteremo un piede nel futuro, per prendere confidenza oggi con i panel in arrivo domani». «Volenti o nolenti – dichiara il Sindaco di Pordenone Alessandro Basso – le realtà dell’oggi e del domani sono contrassegnate dalla diffusione dell’intelligenza artificiale. Nostro compito è porre delle riflessioni al fine di favorire una corretta gestione di quest’ultima. Per questo ritengo valida la proposta che pordenonelegge avanza realizzando questa serie di incontri sul tema. È la dimostrazione, anche se non ne avevamo bisogno perché tutti ne conosciamo il valore, che il festival sa toccare e far propri i temi d’attualità».

A tu per tu con l’intelligenza artificiale, quindi: sono quattro le postazioni con installazioni interattive che il pubblico troverà nella Cyber Book Hall: innanzitutto il corner dei Dialoghi impossibili, che ci metterà di fronte ad autorevolissime voci letterarie del passato come Dante, Shakespeare, Jane Austen, Gustave Flaubert o Alessandro Manzoni: Attraverso micorofono o touch screen potremo avviare una conversazione in varie lingue, e discorrere con il nostro interlocutore dei temi che preferiamo. Tenendo sempre conto che parliamo con un uomo o una donna del tempo passato, del tutto ignaro di quanto accade oggi sul pianeta. Ulteriore postazione è quella del “Poeta”: raccontandoci all’AI potremo ottenere un nostro ritratto in versi del tutto personalizzato. E ancora potremo testate il corner delle affinità letterarie, attraverso un avatar che potrà darci consigli di lettura personalizzati. Oppure potremo chiacchierare con l’avatar – angelo” che, analogamente agli angeli volontari del festival, potrà offrirci informazioni pratiche su eventi, autori, libri e spazi del festival. Lo spazio Harry Bertoia sarà aperto alle scuole per test ed esperienze a tu per tu con AI guidate da Cristian Fiorot nelle mattinate dal 17 al 19 settembre, e sarà aperto a tutto il pubblico del festival nel pomeriggio e nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 settembre.

A PORDENONELEGGE AI INTERVIENE NEGLI EVENTI E NEI DIALOGHI.

Ecco innanzitutto, nella Galleria Harry Bertoia, gli incontri arricchiti dall’intervento dell’AI, «con l’ambizione di far toccare con mano come saranno gli incontri letterari nel prossimo futuro – spiega il curatore Alberto Garlini – Perché queste esperienze interattive permettono di comprendere le potenzialità dell’AI, esplorandone il rapporto con creatività, comunicazione e società. L’intelligenza artificiale può essere una compagna di scrittura: stimola idee, suggerisce soluzioni narrative, esplora linguaggi  – osserva ancora Alberto GarliniNon sostituisce, almeno per ora, la creatività umana, ma può amplificarla, aprendo spazi nuovi tra intuizione e calcolo, tra stile e struttura. A pordenonelegge abbiamo pensato di dare un assaggio di queste possibilità, accompagnato da una serie di riflessioni di alto livello che ci aiuteranno a orientarci in questo imponente fenomeno».

Un momento speciale sarà quello dedicato agli incontri letterari arricchiti con le immagini e le domande generate dall’Intelligenza Artificiale, per toccare con mano come saranno gli incontri del futuro: gli eventi coinvolgeranno due scrittori di gialli, Vins Gallico autore di Onda calabra (Fandango) e Flavio Santi che firma L’autunno del sultano (Solferino) saranno protagonisti degli incontri in programma rispettivamente venerdì 19 e giovedì 18 settembre al festival. L’intelligenza artificiale presenterà gli autori, porrà direttamente alcune domande e creerà alcune immagini ispirate alle letture degli autori. Quindi il format consueto degli incontri sarà modificato dalle innovative potenzialità dell’AI. Lo stesso accadrà per l’incontro con quattro poetiClaudio Damiani, Alessandra Corbetta, Tiziano Broggiato e Carmen Gallo – che parteciperanno a una lettura collettiva nella serata di venerdì 19 settembre: anche in questo caso AI interverrà con presentazioni degli autori, domande e immagini che arricchiranno le letture.

A pordenonelegge 2025 approda anche il nuovo format Societry. La società raccontata con la poesia, ideato e progettato dai poeti e ricercatori Alessandra Corbetta, Cristina Daglio, Matteo Fantuzzi e Chiara Materazzo. Societry approfondirà a pordenonelegge le interconnessioni tra Intelligenza Artificiale e Poesia, attraverso il dialogo tra un esperto della materia e un poeta. Si parte venerdì 19 settembre (ore 10.30, Libreria della Poesia) con l’incontro sulla scrittura di versi, protagonisti il poeta Vincenzo Della Mea, che per la collana Gialla di pordenonelegge – Samuele editore aveva prodotto la raccolta Clone 2.0, e il ricercatore in Filosofia e Teoria dei Linguaggi Damiano Cantone. Si prosegue con l’incontro sulla creazione di immagini e il rapporto con la parola poetica che sabato 20 settembre (ore 10.30, Libreria della Poesia) impegnerà il poeta e fotografo Francesco Maria Terzago, in dialogo con Simona Chiodo, ordinario di Filosofia al Politecnico di Milano, già visiting professor a Cambridge ed Edimburgo, visiting scholar a Pittsburgh e academic visitor al Massachusetts Institute of Technology. Una trilogia di incontri che si chiude, domenica 21 settembre (ore 12.30, Libreria della poesia) con il focus “sbloccare ricordi”, per entrare nel vivo della comparazione fra uomo e macchina, fra intelligenza umana e AI: lo psichiatra Vittorio Lingiardi e l’autrice e poetessa Laura Pugno si confronteranno intorno al rapporto fra memoria, ricordo, incidenza sensoriale ed elaborazione nell’uomo e nel fare poetico. Un meccanismo ancora sconosciuto alla macchina.

Sempre sul piano esperienziale. per i giovani lettori e lettrici il format Algoritmo di una storia presso ITS Alto Adriatico Academy offrirà un’esperienza di scrittura dove la narrazione si sviluppa come un algoritmo: input visivi, funzioni narrative, output condivisi. Ogni fase del racconto trasforma suggestioni in codice creativo. Invece Federico Favot, esperto di storytelling e AI generativa, condurrà i laboratori Scrivere con l’IA: 10+1 superpoteri che non sapevi di avere! (sabato 20 settembre, ore 11) e come Creare con l’IA: un viaggio tra immagini, voce, musica e video domenica 21 settembre, ore 11) per capire come AI può diventare alleata della nostra creatività: nello storytelling oppure a dipingere con le parole e comporre musica originale, senza bisogno di studio di registrazione o software complessi. E Federica Spampinato con un ulteriore incontro all’ITS Altto Adriatico si impegnerà a rendere consapevole e vantaggioso il nostro utilizzo degli strumenti tecnologici attuali e futuri. Mentre Giacomo Spallacci e Andrea Vico spiegheranno ai ragazzi che l’intelligenza artificiale non è magia, ma un affascinante intreccio di scienza e tecnologia.

AI 2025, ANTEPRIME E PRESENTAZIONI EDITORIALI A PORDENONELEGGE

Molte occasioni permetteranno di comprendere e discutere l’impatto dell’intelligenza artificiale sul nostro presente e futuro, attraverso i libri. In anteprima assoluta a pordenonelegge Vivere per sempre, il folgorante saggio di Davide Sisto (Bollati Boringhieri), giovedì 18 settembre (ore 21, Galleria Harry Bertoia) ci porterà a esplorare il nesso fra AI, la morte e l’aldilà. Parlare col caro estinto attraverso l’Intelligenza Artificiale, o illudersi di farlo, è diventato un trend di massa. Le nuove tecnologie stanno rendendo sempre più complessa l’elaborazione del lutto e gli effetti negativi della rimozione della morte sono oramai sotto gli occhi di tutti. L’autore ci guida a capire come e quanto è cambiata la nostra relazione con la morte dopo Facebook, TikTok e il nuovo mondo virtuale dell’AI. Mentre sabato 20 settembre (ore 18, Galleria Harry Bertoia) con Fabio Chiusi indagheremo sempre in anteprima La fortezza automatica (Bollati Boringhieri) cosa succede e cosa accadrà se l’AI decide chi può varcare i confini. Ciò che accade oggi alle frontiere – sempre più automatizzate – contribuisce a radicare l’idea che l’unica risposta all’Altro sia la sorveglianza continua e totale. E giovedì 18 settembre, sul piano geopolitico e della difesa internazionale, Mariarosa Taddeo, docente di Digital Ethics and Defence Technologies all’Oxford Internet Institute dell’Università di Oxford, per la prima volta presenterà Codice di guerra (Cortina editore). Per comprendere l’Etica dell’Intelligenza Artificiale nella difesa. Un’analisi concettuale, ma applicabile e sistematica, delle problematiche che sorgono con l’uso dell’IA nella difesa, offrendo raccomandazioni pratiche per decisori politici e operatori. Sabato 20 settembre, alle 21 nell’Auditorium la lezione molto attesa dell’accademico Nello Cristianini, Professore di Intelligenza Artificiale all’Università di Bath e autore di una trilogia sull’era delle macchine intelligenti, edita il Mulino (La scorciatoia, 2023; Machina Sapiens, 2024; Sovrumano, 2025). Sul tema Sovrumano, oltre i limiti della nostra intelligenza interverrà per spiegarci se le macchine possono essere intelligenti, ma se possono eguagliarci e superarci. Cosa si trova infatti al di là dei limiti umani? Domenica 21 settembre, alle 17 negli spazi della Cyber Hall, sarà la filosofa dell’estetica Alice Barale, autrice deL’arte dell’intelligenza artificiale: parole-chiave filosofiche (Cambridge Scholars, 2024; Jaca Book, 2025), a conversare sul tema L’arte dell’intelligenza artificiale con lo storico dell’arte Fulvio Dell’Agnese. Per spiegarci che l’IA oggi è anche arte, e guidarci in un viaggio tra parole-chiave filosofiche – “opera”, “autore”, “umano” – e nuove pratiche creative con modelli generativi. E ancora: un grande ospite internazionale Ananyo Bhattacharya ci racconterà la vita di John Von Neumann, che ha disegnato l’architettura del primo calcolatore programmabile modernamente inteso. Alessandro Aresu porterà al festival il suo nuovo saggio, La Cina ha vinto (Feltrinelli).  Domenico Talia e Gianni Riotta dialogheranno su come tecnologie digitali stiano generando trasformazioni epocali nel mondo dell’informazione. Stefano Moriggi e Pier Cesare Rivoltella si chiederanno come si può uscire dalla Tecnofobia. Enrico Marchetto ci porterà dietro le quinte, davanti ai principi manipolativi che ci accerchiano ogni giorno nei nostri ecosistemi digitali, per smascherare il mito del consumatore informato e consapevole. Alberto Romele e Davide Picca si chiederanno invece se ChatGPT ruberà il lavoro a scrittori e sceneggiatori, e se sarà un valido aiuto per il progresso. Mentre Italo Calvino e il sogno dell’Intelligenza Artificiale saranno al centro dell’incontro con Massimo Sideri.

La 26^ edizione di pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, è come sempre promossa dalla Fondazione Pordenonelegge.it, presieduta da Michelangelo Agrusti, ed è a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, per il coordinamento della direttrice della Fondazione Michela Zin.