Dopo un lungo e significativo percorso espositivo tra Friuli Venezia Giulia e Lazio, approda a Monfalcone l’ultima tappa della mostra “Ungaretti: una voce di guerra in tempo di pace”.

L’inaugurazione si terrà sabato 20 settembre alle ore 18.00, presso la Sala dell’Oratorio Don Tarzar, in Via Romana 98, grazie all’organizzazione del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la collaborazione del Comune di Monfalcone e del Comitato di Rione Romana-Solvay.

Un evento tra memoria e attualità

L’esposizione intende raccontare il profondo legame tra Giuseppe Ungaretti e l’esperienza della Prima Guerra Mondiale, quando il poeta visse a stretto contatto con il Carso, trasformando l’orrore del conflitto in una voce universale di pace.

Attraverso oltre 30 pannelli illustrativi con fotografie, documenti, testi e poesie, il percorso mette in luce non solo la vita di Ungaretti sul fronte isontino, ma anche la sua successiva esperienza a Marino e nel Lazio, momenti fondamentali per la sua maturazione poetica e personale.

Un suggestivo diorama delle dodici battaglie dell’Isonzo, accompagnato da cartografie storiche, permette al pubblico di comprendere i luoghi in cui Ungaretti combatté e compose alcuni dei suoi versi più celebri.

L’inaugurazione

Alla cerimonia di apertura interverranno:
Luca Fasan, Sindaco di Monfalcone
Ariodante Falconetti, Presidente del Comitato Romana-Solvay
Massimo Romita, Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis e ideatore del progetto
Lino Schepis, Presidente dell’Università della Terza Età di Trieste
Lucia Lalovich, Presidente del Circolo Duinate

A seguire, il pubblico potrà assistere alla lettura scenica “Con la mente e con il cuore incontriamo Giuseppe Ungaretti”, realizzata dagli allievi dell’Università della Terza Età di Trieste sotto la direzione di Romana Olivo, per un coinvolgente viaggio tra i versi del poeta.

Arte e poesia in dialogo

Ad arricchire la mostra saranno esposte opere del Circolo Duinate, con interpretazioni artistiche del Carso di Ungaretti firmate da: Taddeo Sedmak, Loredana Prodan, Luisia Comelli, Nadia Bencic, Adriano Boscarol, Claudia Raza, Loredana Riavini, Lucia Lalovich Toscano e Matteo Franco.

Il progetto si distingue per il suo carattere multidisciplinare e itinerante, che negli anni ha unito mostre, letture poetiche, spettacoli teatrali e itinerari culturali nei luoghi segnati dalla presenza e dall’ispirazione ungarettiana.

“La mostra – sottolinea Massimo Romita – è pensata come un ponte tra memoria storica e riflessione contemporanea. Oltre 30 pannelli raccontano non solo la vita e le opere di Ungaretti durante il primo conflitto mondiale,

ma anche il suo percorso successivo, che lo ha portato a diventare una voce di pace capace di dialogare con le generazioni di ieri e di oggi. È un progetto che intreccia poesia, storia e territorio, offrendo a tutti la possibilità di riscoprire Ungaretti con uno sguardo nuovo”.

Un lungo viaggio culturale

La tappa monfalconese segna la conclusione di un tour espositivo che ha attraversato il Friuli Venezia Giulia – con soste a Santa Maria La Longa, Capriva del Friuli, Corno di Rosazzo e Duino Aurisina – e il Lazio, con le tappe di Nemi e Latina.

Un percorso che ha consolidato collaborazioni con istituzioni, associazioni e realtà culturali, rafforzando il valore della memoria condivisa.

Apertura al pubblico

La mostra resterà visitabile a Monfalcone fino al 12 ottobre 2025, offrendo al pubblico l’occasione di vivere un’esperienza di conoscenza e riflessione sul significato universale della poesia di Ungaretti, tra guerra e pace.
GIUSEPPE UNGARETTI, UNA VOCE DI GUERRA IN TEMPO DI PACE
www.giuseppeungaretti2024.blogspot.it