Sono aperte le iscrizioni della XXII edizione del Premio Alberto Cesa, l’appuntamento annuale firmato Folkest, e intitolato al grande musicista e autore torinese, dedicato ai progetti musicali italiani che sappiano esprimere una o più radici culturali da ogni parte del mondo. Un’iniziativa che, nel corso delle edizioni di questi ultimi 22 anni, ha portato sul palco centinaia di musicisti permettendo al pubblico di scoprire repertori vari e spesso poco esplorati. Le iscrizioni sono aperte fino alla mezzanotte del 31 ottobre. (https://www.folkest.com/premio-alberto-cesa/

“Sono sempre di meno – spiega il Direttore Artistico Andrea Del Favero – le occasioni per conoscere la nuova musica di questo nostro Stivale tuffato nel Mediterraneo. Il Premio Cesa è ancora un’occasione preziosa di incontro che peraltro trova anche la sua ricchezza nella ricca tavolozza di culture che si ritrovano a San Daniele, in occasione delle fasi centrali del festival Folkest che è poi sede delle Finalissime.” Un Premio che sta crescendo e che è pronto ad assorbire importanti novità: “Per quest’anno – dichiara Gianni Martin responsabile del Premio – non ci sono i tempi tecnici e abbiamo deciso di mantenere la formula delle precedenti edizioni, ma abbiamo oramai aperto rapporti veramente interessanti con altri operatori sempre nella linea dell’allargare il palco a quanti più colori musicali possibili: e in Italia, ve lo assicuro, ce ne sono veramente tanti.”

Il Premio Alberto Cesa, dedicato al grande musicista torinese, fra i principali interpreti del folk revival, è sicuramente unico nel panorama dei Concorsi Nazionali dedicati alla musica. Originale la sua formula che prevede un triplo passaggio: una prima selezione affidata a una giuria formata da operatori del settore, giornalisti e musicisti, alla quale seguono sei selezioni dal vivo disseminate lungo lo Stivale. Quest’anno si confermano Arezzo, che aprirà le semifinali il 4 dicembre 2025, Cervasca, Udine, Roma e Verona (che le chiuderà in data da definirsi entro il 30 gennaio 2026). I cinque gruppi usciti dalle semifinali territoriali approderanno a luglio 2026 sul palco di Folkest a San Daniele per le finalissime.

Anche quest’anno, come già nella scorsa edizione, ai gruppi finalisti sarà chiesto di musicare, cantare e arrangiare un testo in lingua friulana del poeta Federico Tavan di Andreis (PN), considerato tra le voci più alte della letteratura friulana della seconda metà del Novecento, dopo Pier Paolo Pasolini. Questa sezione del Premio si svolgerà in collaborazione con Morganti Editori, che cura i diritti delle opere del poeta.

Ai primi classificati andrà il Premio Nuovo Imaie e saranno invitati ad esibirsi a Folkest 2026 e a Ethnos 2026. Mentre i primi classificati saranno invitati a due delle serate di Folkest sul territorio 2026.

Alberto Cesa (1947-2010), cantante, chitarrista, ghirondista e fondatore nel 1974 del marchio Cantovivo, è stato tra i principali interpreti del folk revival. Ha cantato per più di trent’anni le incongruenze e le difficoltà della vita in fabbrica utilizzando il linguaggio della musica popolare: l’abilità di far dialogare musiche di differente provenienza, dalla ballata ai ritmi del sud, ne hanno fatto una figura di riferimento per l’intera scena nazionale. Più di recente aveva dedicato la sua produzione alla raccolta e alla messa in musica dei Fogli Volanti, scritti e poesie a carattere politico fatti girare in maniera clandestina per decenni: memorabile il cd-libro pubblicato nel 2001 per il Manifesto.