Mercoledì 24 settembre 2025 Ore 18.00 all’Antico Caffè San Marco
Gocce d’inchiostro
La grafologia tra scienza ed anima
Conferenza di Nicoletta Soppini

“Ma che cosa mai pretende di conoscere nell’uomo la grafologia? Pretende di conoscere tutto ciò che appartiene all’intelligenza e al sentimento, tutto ciò che si riferisce al suo spirito ed ai suoi sensi” (Moretti – Trattato, 1980, pp 15,17).

La manoscrittura non è soltanto la mera riproduzione di un modello scrittorio, ma una traccia ben più profonda e radicata derivante dalla sinergia tra l’attività del sistema neuromuscolare, la disciplina, l’allenamento e le tendenze innate risultanti da tutta l’organizzazione psichica, emotiva e volitiva. Il “gesto grafico” rappresenta quindi l’espressione di energie coscienti ed inconsce canalizzate da ciascun individuo in maniera assolutamente unica.

Scrivere a mano è un gesto intimo che parla di noi, dei nostri limiti e delle nostre potenzialità. Oggi però la tecnologia sfida la scrittura a mano. Scrivere utilizzando una tastiera può agevolare la vita perché significa risparmio di tempo, comodità e minor fatica, giocando inevitabilmente un ruolo importante, ma sottrae competenze alle persone e limita lo sviluppo di alcune loro abilità e capacità cognitive, a discapito dell’apprendimento.

Manoscrittura e digitalizzazione possono coesistere? La scrittura a mano non può essere sostituita dalla scrittura su tastiera, ma quest’ultima non va criminalizzata a priori, sono entrambe utili perché assolvono a funzioni diverse.

RELATRICE: Nicoletta Soppini, consulente grafologa, educatrice del gesto Grafico, perito giudiziario iscritto al Tribunale di Trieste, socia ordinaria dell’AGI nazionale.

Presta attività di docenza nelle materie grafologiche (grafologia generale e comparata, specialistica dell’età evolutiva, specialistica peritale e giudiziaria) nell’ambito del piano di formazione triennale offerto dall’Associazione Grafologica Italiana—Sezione di Trieste