Voci, suoni e memorie dai Balcani per il gran finale di Armonie in Città. Dopo oltre due mesi di concerti che hanno animato piazze, chiese e teatri, trasformando Udine in un palcoscenico diffuso, la rassegna è al suo gran finale. Giovedì 25 settembre alle 20.30, l’Auditorium Zanon accoglierà in esclusiva l’evento-concerto Carmina Balcanica, creazione del compositore e direttore d’orchestra Valter Sivilotti, affidata alla FVG Orchestra e al Coro del Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione dell’Accademia Musicale Naonis e la partecipazione di voci soliste provenienti da più Paesi dell’area balcanica. Carmina Balcanica – prodotto da Mittelfest, dove è stato presentato nel 2015, in collaborazione con il Kulturni Dom di Gorizia – si presenta come un grande affresco sonoro e poetico, capace di unire tradizione popolare, musica colta e poesia contemporanea. Canzoni di autori come Edoardo De Angelis, Arsen Dedić, Damir Imamović, Vlado Kreslin, Gjergj Leka, Luigi Maieron, Vladimir Martinovski, Maya Sar e Loris Vescovo si intrecciano ai versi di Enisa Bukvić, Dorta Jagić, Zhuliana Jorganxhi, Dragan Jovanović Danilov, Miroslav Košuta, Paolo Maurensig e Dragana Tripković, in un mosaico di lingue e memorie collettive che restituisce la pluralità culturale dei Balcani. In scena, le voci di Dorina Leka (Albania), cantante dalla vocalità intensa e lirica, Elsa Martin (Italia), interprete friulana che da anni esplora i legami tra musica popolare e nuove scritture, Tatjana Mihelj (Slovenia), una delle più raffinate voci della tradizione vocale slovena, e Maya Sar (Bosnia Erzegovina), già apprezzata cantautrice e protagonista anche dell’Eurovision, daranno corpo a questo viaggio musicale insieme alla voce recitante di Monica Mosolo, che guiderà il pubblico nell’intreccio di suoni e parole.
«Carmina Balcanica nasce dal desiderio di dare voce a una terra complessa e affascinante, dove ogni melodia custodisce una storia e ogni poesia diventa memoria collettiva» – spiega Sivilotti – «Ho cercato di intrecciare tradizione e contemporaneità, far dialogare lingue e identità diverse per restituire la bellezza di un patrimonio che non appartiene a un solo popolo, ma a tutti noi». Il titolo richiama volutamente il celebre Carmina Burana, stabilendo un ponte simbolico tra la tradizione poetico-musicale dell’Europa occidentale e quella orientale. Il linguaggio orchestrale di Sivilotti, raffinato e accessibile al tempo stesso, fonde i ritmi popolari con scritture sinfoniche di respiro contemporaneo, evocando sentimenti universali di amore, nostalgia, identità e memoria.
Valter Sivilotti è oggi uno dei compositori e direttori più versatili della scena musicale italiana, con una carriera che spazia dalla musica colta al teatro canzone, dalle collaborazioni con artisti come Sergio Endrigo, Omara Portuondo, Ron ed Elisa, fino ai progetti sinfonici e corali che gli hanno dato riconoscimento internazionale. Al suo fianco la FVG Orchestra, compagine sinfonica nata nel 2019 per volontà della Regione Friuli Venezia Giulia e già riconosciuta dal Ministero della Cultura come una delle nuove ICO nazionali. In pochi anni ha saputo imporsi sulla scena europea grazie a un repertorio ampio e trasversale. Il Coro del Friuli Venezia Giulia, diretto da Mateja Černic, è una delle realtà corali più apprezzate d’Italia, capace di affrontare con la stessa qualità sia il repertorio classico sia le nuove sperimentazioni. La sua presenza a Carmina Balcanica sottolinea l’importanza del canto collettivo come strumento di dialogo culturale. Questo entusiasmante concerto chiude un’edizione che ha visto alternarsi a Udine giovani talenti emergenti e interpreti già affermati, orchestre internazionali e ensemble del territorio, in un cartellone che ha saputo unire la qualità artistica al desiderio di partecipazione del pubblico.
Come ha sottolineato il direttore artistico Claudio Mansutti, «Armonie in Città vuole essere non soltanto una rassegna musicale, ma un progetto di comunità, che unisce persone, generazioni e culture. L’evento esclusivo Carmina Balcanica ne rappresenta la sintesi ideale: un’opera che nasce dal dialogo e che al dialogo si rivolge».
Info e biglietti: Fondazione Luigi Bon – Tel. 0432 543049 – [email protected]