Sabato 27 settembre torna la corsa più antica del Friuli, inserita anche quest’anno nel calendario nazionale per la categoria Juniores. Al via anche la Poli Team Uae Generali, squadra slovena dove è cresciuto il campionissimo Tadej Pogačar
È tutto pronto per la Coppa San Vito che, sabato 27 settembre, con partenza alle 13.30, si prepara a vivere la sua 86esima edizione. La prova ciclistica, anche quest’anno inserita nel calendario nazionale per la categoria Juniores, è la più antica manifestazione per dilettanti che ancora si corre in Friuli Venezia Giulia e una delle più ‘vecchie’ d’Italia. La prima edizione, infatti, si disputò nel 1923 e, da più di 40 anni, è passata sotto l’egida del PedaleSanvitese.
L’edizione 2025 sarà ricca di novità, a partire da un percorso completamente rinnovato, studiato dal sodalizio guidato dalla presidente Lorena Paola Zancan per offrire nuove sfide agli atleti e regalare al pubblico uno spettacolo ancora più entusiasmante, che attraverserà scenari suggestivi e metterà alla prova abilità, resistenza e strategia.
SQUADRE AL VIA. La conferma dell’inserimento nel calendario nazionale permetterà di avere alla partenza alcuni tra i più importanti corridori della categoria. Tra i team più interessanti spicca la Poli Team Uae Generali, la società slovena nella quale è cresciuto il campionissimo Tadej Pogačar che, attualmente, la sostiene economicamente per aiutare a far maturare nuovi talenti. La squadra schiererà una selezione di sette atleti, pronti a dare battaglia.
“Siamo felici di poter prendere parte a questa storica corsa – ha dichiarato il ds Blaz Debevec, ringraziando il Pedale Sanvitese per l’invito e l’ospitalità – e di confrontarci con alcune delle migliori realtà del ciclismo nazionale. I nostri ragazzi sono motivati e in buona condizione: puntiamo a essere protagonisti”.
Che la prova sia diventata ormai un appuntamento da non perdere lo conferma anche la presenza di molte altre società di spicco nel panorama delle due ruote giovanili. Certa la presenza delle friulane Caneva Gottardo Giochi, Team Tiepolo e LibertasCeresetto, ma da oltre confine arriveranno anche i portacolori dell’Alta Austria e del Cycling Austria Steiermark, oltre alle slovene Kolesarski Klub, Meblojogi Pro-Concrete e AdriaMobil.
Accanto a loro, diverse formazioni italiane come Asd Postumia, Team Nord Villadose, Asd Fiumicello, Borgo Molino Vigna Fiorita, Asd Sandrigo, Biesse Carrera, Gs Aspiratori Otelli, Riboli team e Asd Spercenigo.
Tra i team che potranno piazzare i propri corridori nelle prime posizioni la Borgo Molino Vigna Fiorita, la Biesse Carrera e la friulana Team Tiepolo che, domenica 21 settembre, ha fatto doppietta al Trofeo Top Automazioni – Memorial Davide Bertozzi, con la vittoria del carinziano Santiago Wrolich (al suo primo successo stagionale) seguito a ruota dal compagno Davide Frigo.
PERCORSO E VIABILITA’. Il tracciato, di 124 chilometri complessivi, prevede il raduno nella Zona Industriale Ponterosso di San Vito al Tagliamento con partenza ufficiosa alle 13.30, quando la carovana effettuerà un trasferimento fino alla località di Carbona, dove sarà dato il via ufficiale alle 13.50. Inizialmente i corridori affronteranno un tratto in linea di 61,8 chilometri attraversando le località di Bando, Saletto, Morsano al Tagliamento, Ponte di Madrisio, Muscleto, Villa Manin, Codroipo, Ponte della Delizia, Valvasone, San Martino al Tagliamento, San Giorgio della Richinvelda, Rauscedo, Domanins, Arzene e località Torricella. Dopo l’ingresso nella Zona Industriale Ponte Rosso, si proseguirà lungo via dei Comunali, via Murano, via Clauzetto, via Armenia, via Castelnovo del Friuli e via Forgaria.
Da lì, la carovana affronterà un circuito finale di 10,4 chilometri, da ripetere sei volte, che si svilupperà lungo via Forgaria, via Venzone, via Laviano, via Gemona, via della Dogna, via Rosa, strada regionale 463 – via Udine, via Ponterosso, via Montenars, viale dei Comunali, via Murano, via Clauzetto, via Armenia, via Castelnovo del Friuli e via Forgaria.
“Il percorso, interamente pianeggiante, è ideale per mantenere un ritmo sostenuto fin dalle prime fasi”, sottolinea il direttore organizzativo della corsa, MauroDefend. “Il circuito finale, invece, introduce elementi tecnici che possono favorire i tentativi di fuga, rendendo tutt’altro che scontato un epilogo in volata. Un mix perfetto tra velocità e strategia, che promette spettacolo fino all’ultimo metro”.
