Questa mattina alla presenza tra gli altri del vicesindaco Serena Tonel e del sindaco del Comune di Monrupino, Monica Hrvatin, è stato inaugurato il Borarium di Opicina, il nuovissimo spazio ventoso in via Nazionale, 49.
“Desidero ringraziare sinceramente gli imprenditori che hanno creduto e investito nella riqualificazione dell’ex caserma, trasformandola in un centro di aggregazione che sta già diventando un punto di riferimento per tutta la comunità.
Si tratta di un’operazione da salutare con grande favore, perché si inserisce pienamente nelle linee strategiche del Comune di Trieste per la valorizzazione del Carso e delle sue filiere economiche, con un’attenzione particolare ai prodotti agroalimentari local”, ha esordito il vicesindaco e assessore alle Attività produttive, Serena Tonel.

“Accostare a ciò dei contenuti culturali, grazie alla presenza del Borarium-Museo della Bora è un elemento in più, aggiunge ulteriore valore a questo spazio, rendendolo un luogo non solo di incontro, ma anche di scoperta, narrazione e identità. La nascita di Zinzendorf, nuovo polo dell’enogastronomia di qualità, e del Borarium conferma la vivacità economica e sociale che Opicina continua a esprimere con energia e originalità – ha continuato la Tonel -. Un plauso particolare a Rino Lombardo, che con passione e determinazione porta avanti un progetto visionario già da anni e che continua a crescere. Grazie al suo impegno, la bora non viene raccontata solo come fenomeno naturale o meteorologico, ma come parte integrante dell’identità culturale di Trieste – un simbolo iconico che sa unire storia, territorio e spirito di comunità”, ha concluso Serena Tonel.
Il progetto Bora Museum cresce come museo diffuso nella città di Trieste, con l’apertura del Borarium a Opicina e una mostra dedicata al poeta Miroslav Košuta.
Grazie alla visione lungimirante della Rivendita Sociale di Opicina che ha messo a disposizione dell’Associazione Culturale Museo della Bora due spazi tutti nuovi nel complesso appena ristrutturato che un tempo ospitava la caserma della Guardia di Finanza, l’eolico museo triestino trova una casa in più, in aggiunta allo storico Magazzino dei Venti.
Il nuovo Borarium, finanziato grazie al contributo del TOCC Digital e del TOCC
Ecologica del PNRR, rappresenta un bel salto di qualità rispetto al piccolo museo aperto nel 2004 in via Belpoggio, 9.
Accogliente e incuriosente, a due passi dal capolinea del tram, il Borarium è il posto giusto per conoscere più a fondo il mondo dei rèfoli attraverso coinvolgenti postazioni interattive dedicate ai visitatori di ogni età. Spiegazioni, dati, curiosità. Ma anche le memorie di chi almeno una volta nella vita ha provato l’emozione di un vento incredibile. Il percorso di visita inizia scoprendo come si formano i venti e le correnti del pianeta. Poi si raggiunge il Mediterraneo, con i venti della rosa dei venti. Ed è qui che s’incontra la Bora!
Con il Magazzino dei Venti e il Borarium, il Progetto Bora Museum cresce e si espande, diventando così “Un museo che è nell’aria” diffuso nello spazio e nel tempo.
Un museo partecipato, pronto a raccogliere ulteriori reperti, testimonianze, racconti legati a questo vento che è l’anima di Trieste.
Al piano di sopra il Borarium ospita una sala polivalente destinata alle attività
culturali più diverse (conferenze, lezioni, mostre) “portate dal vento”, perché questo affascinante fenomeno della natura entra ovunque, non ha confini.
L’iniziativa fa parte del progetto “Boraviglie-Le meraviglie di una terra di vento/Čudoburje – čudeži burjaste dežele”, reso possibile dal contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia “Bando Cultura GO!2025”.
Il Borarium, aprirà al pubblico ai primi di ottobre (orario 10.30-12.30/18.00-20.00, chiusura settimanale martedì e mercoledì) insieme al suo “vicino” Zinzendorf, nuovo polo dell’enogastronomia di qualità.
