Il 31,8% dei lavoratori dipendenti ha provato sensazioni di esaurimento, di estraneità o comunque emozioni negative nei confronti del proprio lavoro, cioè forme di burn-out. Lo attesta il Rapporto Censis-Eudaimon 2025 sul welfare aziendale, che annota anche la richiesta dell’89,4% degli intervistati: più tempo per sé stessi e le cose che piacciono, in modo da affrontare gli effetti delle sofferenze da lavoro. Proprio a questo tema è dedicato il primo appuntamento della 18^ edizione di Affascinati dal cervello, la storica rassegna promossa a Pordenone dall’IRSE – Istituto Regionale di Studi Europei, focalizzata sulle neuroscienze e sulle connessioni fra il nostro cervello e gli stimoli della vita quotidiana. Il nuovo ciclo di incontri, coordinato dal neuroscienziato Marcello Turconi e dedicato alle criticità derivanti da stress, ansia e burnout, si aprirà giovedì 2 ottobre, alle 16.30 nell’Auditorium della Casa dello Studente Antonio Zanussi (via Concordia 7), con l’incontro sul tema Lavorare fa male (?) Come preservare il benessere psicologico nei contesti professionali.

Ad oggi il burnout rimane una preoccupazione significativa nel mondo del lavoro, con dati che indicano un’alta percentuale di italiani che sperimentano sintomi di esaurimento e stress correlati alla propria vita professionale. Il fenomeno delle dimissioni volontarie di massa sta scuotendo piccole e grandi aziende, ma è davvero qualcosa di nuovo? Oggi più che mai, inoltre, il benessere psicologico nei contesti professionali è influenzato da trasformazioni profonde: l’intelligenza artificiale, ad esempio, sta ridefinendo il modo in cui lavoriamo e prendiamo decisioni, richiedendo non solo nuove competenze tecniche, ma anche una maggiore consapevolezza organizzativa. L’AI Anxiety – una forma crescente di disagio legata alla diffusione pervasiva delle tecnologie intelligenti – può compromettere salute mentale e motivazione. Come riconoscere, quindi, segnali di disagio psicologico lavoro correlato? E come agire di conseguenza per favorire il benessere lavorativo, ossia la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere un ambiente di lavoro positivo e salutare per i propri dipendenti? Ma non solo: come è possibile, per un’azienda, creare condizioni che favoriscano la soddisfazione, la motivazione e la produttività dei lavoratori, e che di conseguenza riducano assenteismo e “voglia di cambiare aria” (la cosiddetta turnover intention)?
Attraverso le lenti delle teorie della motivazione e della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, esploreremo le cause di questi fenomeni e scopriremo come le aziende possano prevenire la fuga di talenti e favorire un’integrazione equilibrata tra innovazione tecnologica e benessere psicologico, trasformando questa sfida in un’opportunità.
Moderati da Marcello Turconi, si confronteranno due esperti di riferimento, Francesco Marcatto e Chiara Bacilieri. Il primo insegna Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università degli Studi di Trieste, dove coordina il Laboratorio Lavoro & Organizzazioni. La sua attività si concentra su benessere organizzativo,stress lavoro-correlato, soddisfazione lavorativa, turnover intention, dimensioni di personalità associate alla devianza sul lavoro. Dal 2015 al 2021 è stato cofondatore e responsabile scientifico della start-up di Mindiply Ltd. (Londra e Brighton, UK), che si occupa di sviluppo di applicazioni software dedicate alla gestione dei gruppi di lavoro, al project and task management, alle decisioni condivise. È inoltre membro della European Association of Work and Organizational Psychology (EAWOP), dell’American Psychology Association (APA), e socio affiliato dell’Associazione Italiana di Psicologia (AIP) sezione Psicologia per le Organizzazioni. Chiara Baiclieri, esperta di psicologia applicata al marketing e ai comportamenti organizzativi, è manager impegnata nella ricerca e innovazione sul futuro del marketing e del lavoro. È docente a contratto di Consumer Behavior per il Master in International Marketing Management presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ed è direttrice Marketing, Comunicazione e Innovazione di Mindwork. Nel 2021 è nominata da Forbes tra i 100 giovani under 30 più influenti d’Italia e leader del futuro, e tra i 5 nel marketing.
L’incontro prevede partecipazione libera, prenotazioni al link https://bit.ly/IRSE_AffascinatiCervello18 info [email protected]
Affascinati dal cervello 2025 proseguirà giovedì 9 ottobre, alle 17.30 sempre nell’Auditorium della Casa dello Studente Antonio Zanussi, sul tema Iperconnessione, isolamento, solitudine. Favorire le relazioni sociali sane per ridurre lo stress. Interverrà Antonio Maffei, ricercatore presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università degli Studi di Padova. Il terzo e conclusivo incontro, giovedì 16 ottobre, sarà aperto anche alle scuole dalle 10, sempre nell’Auditorium di Casa Zanussi: Questa scuola mi distrugge! Prevenzione mirata e benessere psicologico nei contesti educativi sarà l’argomento di ispirazione del dibattito, dedicato alle nuove forme di disagio psicologico che colpiscono studenti e insegnanti, con un focus sui disturbi depressivi, l’autolesionismo, i disturbi alimentari, le dipendenze comportamentali (social media, gaming), le difficoltà relazionali e identitarie.
