Manoscritti, ricordi, tecnologie interattive e la prima statua originariamente collocata a Udine per scoprire l’universo creativo dell’“artigiano della parola” nato a Cassacco nel 1930.
CASSACCO – Carlo Sgorlon, lo scrittore friulano nato a Cassacco nel 1930 e già Premio Strega nel 1985, ha finalmente un museo a lui dedicato. È stato inaugurato ieri, venerdì 26 settembre alle ore 18.30, negli spazi del centro Civico Comunale. Il Museo Carlo Sgorlon – Artigiano della parola è realizzato dal Comune di Cassacco che ha incaricato la Cooperativa Snait della progettazione e dell’allestimento con la curatela scientifica del professor Marco D’Agostini, in collaborazione con la famiglia dello scrittore e con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.

Durante l’inaugurazione, sono intervenuti il Sindaco di Cassacco, Ornella Baiutti, l’Assessore agli Eventi, musei comunali, volontariato e pari opportunità del Comune di Cassacco, Letizia Miotti, coordinatrice del progetto, il professor Marco D’Agostini e Federico e Marco Sgorlon, nipoti dello scrittore, e la consigliera Stefania Garlatti Costa in rappresentanza del Comune di Udine. Ad accompagnare la serata, le letture sgorloniane di Serena Fogolini.
“Con l’inaugurazione del museo dedicato a Carlo Sgorlon” commenta Ornella Baiutti, sindaco di Cassacco “viviamo un grande momento di fermento culturale. È un progetto che riflette e valorizza la storia e l’identità della nostra terra e che, al tempo stesso, rappresenta un motivo di orgoglio per i cassaccesi e un impegno concreto di promozione del territorio.”
L’assessore Letizia Miotti aggiunge: “Carlo Sgorlon è stato un bambino cresciuto in questo edificio con i nonni, un uomo tenace che ha saputo rimanere fedele alle proprie idee, un marito che con Edda ha condiviso tutta la vita e un cantore dei valori etici, ecologici e morali della nostra terra. Con questo museo vogliamo custodire e trasmettere non solo la sua eredità letteraria, ma anche quella culturale, che ancora oggi appartiene a tutta la comunità.”

Di grande valore anche le testimonianze della famiglia e dei tanti che, a Cassacco, hanno conosciuto Sgorlon. “Con mio fratello Federico” ha sottolineato il nipote Marco Sgorlon “siamo depositari dell’archivio e dei cimeli che ci ha lasciato nostro zio. Stiamo riordinando questo materiale per dargli una collocazione degna e renderlo accessibile non solo agli studiosi, ma a tutti e soprattutto ai giovani, come desiderava anche Edda. Cassacco è il luogo sgorloniano per eccellenza, e il legame con questa terra era per lui fortissimo: lo si ritrova nei suoi ricordi d’infanzia e in tutta la sua letteratura. Per questo siamo stati subito entusiasti di collaborare al Museo, che sarà un percorso permanente e in evoluzione.”
Conclude il professor Marco D’Agostini: “Viviamo in un tempo dominato dalla velocità e dalla frammentazione, ma la letteratura ci insegna a rallentare e a respirare. Anche realizzare questo museo ha richiesto tempo e dedizione: è un luogo che invita a riscoprire la bellezza di leggere un romanzo, a partire da quelli di Carlo Sgorlon, perché immergersi nelle sue pagine significa ampliare i propri orizzonti e ritrovare il senso profondo dell’esistenza.”
IL MUSEO – Il museo custodisce numerosi documenti originali tra cui manoscritti, appunti di lavoro, prime edizioni, fotografie, pubblicazioni, dediche e strumenti di lavoro come la macchina da scrivere. L’obiettivo è offrire ai visitatori uno sguardo tridimensionale e inedito sulla figura dello scrittore: non solo i passaggi fondamentali della sua biografia e il legame con il Friuli, ma anche il suo metodo creativo e le passioni artigianali legate al mondo del libro.

La definizione di “artigiano della parola” diventa così il filo conduttore del percorso, che valorizza tanto la scrittura quanto l’aspetto creativo e concreto della sua opera. Quello realizzato a Cassacco, inoltre, è un museo multimediale in cui la sala principale è arricchita da uno schermo multitouch che permette ai visitatori di avere accesso a un numero ancora maggiore di opere, testimonianze e materiali, e di ascoltare la voce di Sgorlon stesso, grazie ad alcune preziose interviste. Non mancano all’ingresso i QR code con audioguide e testi in italiano, inglese e friulano, direttamente fruibili dal proprio smartphone. Lungo il percorso è stata inoltre creata la zona “lo studio dello scrittore”, uno spazio evocativo che ricostruisce l’ambiente di lavoro di Sgorlon, con arredi, oggetti personali e strumenti che permettono di immergersi nel suo mondo creativo quotidiano. Accanto a questa esperienza, il percorso museale include anche una saletta audiovisiva con un grande schermo nella quale verranno proiettati importanti documenti video legati allo scrittore: film, interviste, testimonianze e materiali d’archivio che arricchiscono ulteriormente la conoscenza della sua figura e del suo pensiero.
Grazie a questi strumenti interattivi, il museo diventa maggiormente inclusivo e si apre in particolare anche ai giovani e agli studenti, offrendo loro un modo coinvolgente e attuale per avvicinarsi alla vita e all’opera dello scrittore.

Tra i pezzi in mostra anche una curiosità: troverà qui casa la prima versione della statua in bronzo di Carlo Sgorlon, realizzata dallo scultore Calogero Condello e originariamente collocata a Udine. L’opera, abbattuta accidentalmente da un camion in manovra nel 2023 e successivamente rimossa, viene oggi donata al Museo dal Comune di Udine senza interventi invasivi, così da testimoniare anche la vicenda che l’ha segnata.
Il Museo Carlo Sgorlon sarà aperto al pubblico con i seguenti orari: lunedì dalle 14.30 alle 17.30, martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e il primo sabato di ogni mese dalle 10.00 alle 13.00.