Il festival è stato presentato oggi nel municipio di Cormòns dal neo presidente di Circolo Controtempo Oscar Duiz, dal vice presidente Pierluigi Pintar e dal nuovo direttore artistico Enrico Bettinello. Sono inoltre intervenuti il consigliere regionale Diego Bernardis, il sindaco di Cormons Roberto Felcaro e l’assessora alla cultura Anna Bortolotti, presente anche Giulio Valentini per la Fondazione Carigo

Si rinnova l’appuntamento con il festival Jazz & Wine of Peace, in programma dal 23 al 26 ottobre a Cormons e in cantine, locali, dimore storiche, teatri, fra Collio friulano e sloveno: la manifestazione, ideata e organizzata da Circolo Controtempo, porta su un palcoscenico diffuso nel territorio i protagonisti della scena jazz contemporanea – nazionale e internazionale – proponendo un fortunato connubio fra musica ed eccellenze enogastronomiche locali. Un’edizione – questa ventottesima – all’insegna del dialogo creativo e dell’inclusione culturale, com’è nel Dna del Festival, nato nel segno del dialogo transfrontaliero e della pace fra i popoli. E che rinnova un format da sempre capace di richiamare l’attenzione del pubblico nazionale ed europeo: negli anni si è infatti consolidata la presenza di spettatrici e spettatori provenienti da diversi Paesi, in particolare da Austria, Germania, Slovenia, a testimonianza dell’appeal della proposta. 

I LUOGHI, I “NUMERI” E L’ANTEPRIMA

Organizzato da Circolo Controtempo di Cormòns, quartier generale da cui si dirama il programma diffuso, in 4 giorni il festival ospiterà 29 eventi, distribuiti in 4 teatri (Teatro comunale di Cormòns, Kulturni Dom di Gorizia, Kulturni Dom di Nova Gorica, Nuovo Teatro Comunale di Gradisca), e 21 fra aziende vitivinicole, dimore storiche, locali e nel centro storico di Cormòns; 7 saranno i Jazz & Taste, i piccoli concerti in dimensioni più intime, dove la musica è studiata per accompagnare ed esaltare le degustazioni di vini.

L’anteprima del 20 ottobre al Kulturni Dom di Gorizia, alle 20.30, anche quest’anno vedrà protagonista la Zerorchestra con la novità dell’Accademia musicale Naonis: insieme eseguiranno dal vivo la colonna sonora del film “Il fantasma dell’opera”, capolavoro del cinema muto con il leggendario Lon Chaney.

GLI ORGANIZZATORI

Il festival Jazz & Wine of Peace 2025 è organizzato da Circolo Controtempo in collaborazione con il Comune di Cormòns, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, Promo Turismo FVG, Comune di Gradisca d’Isonzo, Comune di Corno di Rosazzo, con la collaborazione di Artisti Associati, Kulturni Dom Nova Gorica, Kulturni Dom Gorizia, Fondazione Abbazia di Rosazzo, Movimento Turismo del vino, Colli Orientali del Friuli, Accademia Vine Lodge, Azienda Agricola Gradis’ciutta, Borgo Conventi, Borgo Gradis’ciutta, Borgo San Daniele, Castello di Spessa, Enoteca di Cormòns, Jermann, Klanjsček, Polije, Tenuta Villanova, Villa Attems, Villa Codelli, Villa Nachini Cabassi, Vila Vipolže, Vinska Klet Ferdinand

IL PROGRAMMA

Nel programma, il primo curato dal nuovo direttore artistico Enrico Bettinello, spazio ad alcuni dei nomi più coinvolgenti e originali della scena creativa contemporanea: dalla pluripremiata sassofonista britannica Nubya Garcia,voce innovativa della scena jazz, capace di miscelare influenze classiche, dub, latin e broken beat (venerdì 24, Teatro comunale di Cormons, alle 21.30), al sassofonista James Brandon Lewis, fra i più ispirati esponenti della musica afroamericana di oggi (giovedì 23, Teatro comunale di Cormons, alle 21.30); dal leggendario trio australiano The Necks con la loro sintesi tra avanguardia, minimalismo, jazz e ambient (venerdì 24, Teatro comunale Gradisca d’Isonzo, alle 18), alla band milanese Calibro 35 in “Exploration”, un tuffo nell’universo del jazz-funk cinematografico (sabato 25, Teatro comunale di Cormons, alle 21.30), passando per il contrabbassista americano William Parker che, insieme a due straordinari improvvisatori come Cooper-Moore e Hamid Drake, dà vita a un rituale di musica quotidiana, di mantra, di cuore (giovedì 23, Villa Attems, alle 18.30), e il progetto Y-OTIS, che con il suo mosaico sonoro attraversato da elettronica e hip hop, è tra le realtà più originali della scena europea (sabato 25, Vila Vipolže, alle 18.30).

Un’edizione anche molto al femminile, quella in arrivo, che presenta i progetti di artiste affermate ed emergenti della scena jazz internazionale: la flautista e compositrice franco-siriana Naïssam Jalal, tessitrice di legami tra diverse culture musicali (giovedì 23, Cantina Jermann di Ruttars alle 11), Maria Chiara Argirò, attiva sulla scena londinese(domenica 26, Azienda Agricola Gradis’ciutta, alle 17.30), a cui è affidata la festosa chiusura fra jazz, elettronica e songwriting sperimentale; il trio guidato dalla pianista greca Tania Giannouli (sabato 25, Kulturni Dom, Nova Gorica, alle 11) in un live che sfuma i confini fra Oriente e Occidente, la bassista Rosa Brunello (domenica 26, villa Attems, alle 15), con due artiste di culto come Yazz Ahmed e Tamar Osborn in “Senseless Acts of Love”, rituale organico e danzante; la violinista Anaïs Drago (sabato 25, Villa Codelli, alle 15) con il Trio Relevé, di recente selezionato per gli showcase della European Jazz Conference; Ana Čop con la band Lilamors che intreccia la poesia del canto alle possibilità liriche del pianoforte e alle sonorità elettroniche(giovedì 23, Castello di Spessa, alle 15); Knobil (domenica 26, Tenuta Villanova, alle 11) progetto jazz scintillante post-bop creato da Louise Knobil, contrabbassista, cantante e compositrice di Losanna. Tessono un dialogo fra passato e presente le cantautrici Valentina Fin con il progetto “Cohors” (venerdì 24, Abbazia di Rosazzo, alle 11) e Simona Severini con “Fedra” (venerdì 24, Villa Nachini Cabassi, alle 15): la prima mette in dialogo il jazz con la tradizione musicale delle corti europee del Rinascimento, la seconda esplora la soglia fra jazz, musica antica e canzone d’autore.

Fra le altre novità di quest’anno, l’energica e contagiosa musica di strada della Funkasin Street Band (giovedì 23, centro storico di Cormons, alle 19.30) e i dj-set – entrambi in seconda serata all’Enoteca di Cormons – di due artisti noti alla consolle di importanti festival jazz e non solo: Angie BackToMono (venerdì 24, alle 23)che spazia dall’universo black all’R&B, exotica, latin, arrivando fino al funk, al soul, all’afro beat e al jazz in tutte le sue sfumature, e Andrea Passenger (sabato 25, alle 23), che propone un suggestivoviaggio nel multiforme universo della black music.

Si rinnova infine la collaborazione con il Conservatorio Tartini di Trieste per il workshop “Brulicare” (sabato 25 ottobre, al Kulturni Dom di Gorizia, alle 13) affidato alla guida del sassofonista e compositore statunitense Dan Kinzelman: un’esplorazione collettiva di territori inventati e spazi immaginari.

In un contesto in rapida evoluzione, in cui nuove generazioni di ascoltatrici e ascoltatori si accostano alle pratiche e ai linguaggi jazz con modalità nuove e una curiosità senza etichette, il festival si offre come uno spazio di condivisione intergenerazionale in cui artisti e pubblici sono invitati a andare alle radici stesse del proprio rapporto con il suono e a vivere ciascuno in modo differente e unico il potenziale e la bellezza delle performance dal vivo.

Credo” dice il direttore artistico Enrico Bettinelloche Jazz&Wine of Peace sia il modello di quello che un festival jazz può e deve essere in questi anni: un festival coraggioso, aperto alle differenze, che mette in dialogo il territorio e le urgenze creative delle artiste e degli artisti. La possibilità di immaginare le pratiche del jazz di oggi in contesti e relazioni sempre diversi, ma costantemente focalizzati sulla costruzione di comunità in cui le spettatrici e gli spettatori possano sempre ridefinire il rapporto tra i loro sogni e la musica che li ispira.”

IL PREMIO BARDUSCO

Altra novità di questa edizione è il Premio alla memoria di Mauro Bardusco storico direttore artistico nonché fondatore del festval scomparso nel 2024. Enrico Bettinello, in accordo con il direttivo di Circolo Controtempo, ha deciso di istituire il riconoscimento che sarà consegnato ogni anno a un o una artista inserita nel programma per “la capacità di coniugare creatività, innovazione e messaggio di pace”.

Per il 2025 il premio è stato assegnato al contrabbassista newyorkese William Parker, artista il cui percorso ormai pluridecennale rappresenta un esempio straordinario di umanità, spiritualità e bellezza e che si esibirà in trio.

IL PERCORSO JAZZ & TASTE

Da sempre arricchiscono il cartellone principale i concerti del percorso Jazz & Taste, accolti nelle atmosfere più intime delle cantine del territorio: un’occasione unica per scoprire e degustare i vini e le eccellenze enogastronomiche locali avvolti dalle note musicali.

7 gli appuntamenti in programma, con Beatrice Arrigoni e Michele Bonifati in “On the Move” (giovedì 23, Borgo San Daniele, alle 13), live fra jazz, folk sperimentale e poesia sul tema delle migrazioni; Sara Longo e Alvise Seggi in “Mystery Tour” (giovedì 23, Borgo Conventi, alle 16.30), personalissimo omaggio ai Beatles e ad alcuni esponenti della musica contemporanea; Federico Calcagno, fra i più affermati compositori e clarinettisti della giovane scena europea, in un solo che è anche un dialogo con i vini della Cantina Polje (venerdì 24, Cantina Polje, alle 13); la violinista Natalia Abbascià (sabato 25, Borgo Gradis’ciutta, alle 13) con composizioni originali e arrangiamenti dove folk, jazz e classica dialogano lasciando spazio all’improvvisazione; Silvia Bolognesi (sabato 25, Klanjscek, alle 16.30), contrabbassista e compositrice, che si esibisce in un solo dedicato a Mauro Bardusco; il chitarrista Luca Zennaro e il contrabbassista Michelangelo Scandroglio (domenica 26, Accademia Vine Lodge, alle 13), giovani promesse del jazz italiano per un sound che spazia fra i generi jazz, folk e contemporary; ilsassofonista Andrej Thompson e il batterista Žiga Ipavec (domenica 26, Ferdinand, alle 13.30) in un’improvvisazione libera e giocosa.

LA MOSTRA “BRÖTZMANN, IN MY FOCUS” E IL PODCAST “SIKTER”

Completano il ricco programma la mostra fotografica “Brötzmann, In My Focus” del fotografo sloveno Žiga Koritnik (inaugurazione giovedì 23, alle 20.30, Enoteca di Cormons) ela presentazione del podcast “Sikter” con il giornalista Rodolfo Toè e il fotografo Massimo Sciacca (sabato 25 ottobre, al Kulturni Dom di Gorizia, dopo il concerto “Brulicare”).

Il progetto fotografico di Žiga Koritnik, “Brötzmann, In My Focus”,èun racconto per immagini che attraversa decenni di jazz e improvvisazione, restituendo l’intensità di una musica in continua trasformazione: un tributo profondo all’eredità duratura del sassofonista e clarinettista tedesco Peter Brötzmann e alla forza visionaria della sua arte. Sikter è un podcast del Post, scritto e narrato dal giornalista Rodolfo Toè, che racconta la storia di una band di Sarajevo durante la guerra degli anni Novanta.

Jazz & Wine of Peace si candida così a rinforzare in modo deciso la propria centralità nel panorama del jazz europeo, e lo fa grazie anche a una serie di accordi che stanno prendendo forma con altri festival continentali e che prevederanno, dai prossimi anni, un accresciuto lavoro di connessione e scambio produttivo.

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