Nella Sala Forum del Museo Lets-Letteratura Trieste in piazza Hortis il sindaco Roberto Dipiazza e l’assessore alle Politiche della Famiglia e dell’Educazione, Maurizio De Blasio, hanno portato i saluti dell’Amministrazione comunale a Paolo Trichilo, ambasciatore d’Italia nella Repubblica di Croazia nonché autore del libro Diplomazia e letteratura. Gli otto diplomatici vincitori del Premio Nobel per la letteratura (2023).
“Sono onorato di introdurre una serata che vede l’ambasciatore Paolo Trichilo protagonista nell’esposizione di interessanti fatti che testimoniano sia la centralità del nostro Museo Lets sia il legame tra il genere letterario e la vita pubblica”, ha esordito l’assessore Maurizio De Blasio: “Compito delle Istituzioni è preservare l’arte, la scrittura, la poesia, la comunicazione quali momenti significativi nella vita delle Nazioni, di incontro, di progresso civile e sociale, di crescita individuale e collettiva”.


Poi l’intervento del sindaco Roberto Dipiazza: “Buonasera e benvenuto all’ambasciatore Paolo Trichilo. È un momento straordinario per la nostra città, con la Barcolana e tutto ciò che le ruota attorno, a un ritmo frenetico. Inoltre il 26 ottobre, per il 71° anniversario del ritorno di Trieste all’Italia, arriverà in città la Trieste, nave ammiraglia della Marina Militare italiana, cui consegneremo la bandiera della Città. Un emozionante gesto simbolico, a seguito di un Novecento che per Trieste non è stato facile, come ben sa l’ambasciatore. Sono anche molto soddisfatto di come è riuscito questo nuovo Museo che stasera ci ospita e alla cui biblioteca stiamo lavorando. Per questi e molti altri motivi sono orgoglioso di dare all’ambasciatore Paolo Trichilo il benvenuto a Trieste”.
Il responsabile del Museo Lets Riccardo Cepach ha dunque introdotto al pubblico l’ospite nella sua doppia veste, di ambasciatore, descrivendone la carriera diplomatica, ma anche di autore, ruolo quest’ultimo che ha fornito il pretesto materiale per la nascita dell’odierno appuntamento: “Questo incontro è nato in occasione di un precedente passaggio a Trieste dell’ambasciatore Paolo Trichilo, che in una precedente occasione aveva già visitato il Museo Lets, ed era rimasto positivamente sorpreso di essere rappresentato all’interno del nostro museo letterario, per mezzo del suo libro Diplomazia e letteratura. Gli otto diplomatici vincitori del Premio Nobel per la letteratura”.
Prima di entrare nel merito letterario della serata, l’ambasciatore Paolo Trichilo ha speso parole di elogio per la città di Trieste e per la sua Amministrazione: “Ringrazio il responsabile Riccardo Cepach per l’invito in questo bellissimo Museo della Letteratura. Ringrazio il sindaco Roberto Dipiazza per onorarmi della sua odierna presenza, gradita, non scontata, che fa seguito alla mia precedente visita protocollare. Mi congratulo con il primo cittadino e con l’Amministrazione comunale per tutte le importanti realizzazioni conseguite a Trieste. Ringrazio inoltre tutti i triestini che vedo tra il pubblico, rappresentanti di numerose realtà, con cui a vario titolo collaboro nel mio ruolo diplomatico, ma che posso definire anche amici”.


A seguire l’ambasciatore Paolo Trichilo ha dialogato sui temi del suo volume con il responsabile del Museo Lets Riccardo Cepach.
Nel testo l’ambasciatore e autore evidenzia come sia un fatto letterario poco noto che tra i vincitori del Nobel figurano otto diplomatici: Gabriela Mistral (1945), Alexis Léger alias Saint John Perse (1960), Ivo Andrić(1961), Yorgos Seferis (1963), Miguel Angel Asturias (1967), Pablo Neruda (1971), Czesław Miłosz (1980), Octavio Paz (1990).
Al Museo Lets c’è una sezione dedicata ai grandi scrittori che legarono il loro nome a Trieste e che furono al contempo diplomatici di potenze straniere: Stendhal, console di Francia a Trieste nel 1830; Charles Lever, celebre romanziere di origine irlandese, qui rappresentante della corona inglese, come il suo successore, il celebre orientalista, esploratore e traduttore Sir Richard Francis Burton. Uno di questi dopo l’esperienza triestina vinse appunto il Nobel per la letteratura: Ivo Andrić, con sede in piazza Venezia ha operato nel 1923 quale (vice) console del Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni.
Entrato in carriera diplomatica nel 1990, Paolo Trichilo ha prestato servizio all’estero come console a Mulhouse, consigliere commerciale ad Ankara, vice capo missione a New Delhi, rappresentante permanente aggiunto presso l’OCSE a Parigi e ambasciatore in Slovenia. A Roma ha prestato servizio presso la Direzione Generale per gli Affari Politici (CSCE), la Segreteria Generale (vicario del Coordinatore internazionale antiterrorismo e vicario dell’Unità di Crisi), la Direzione Generale per i Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente (Task Force Iraq); è stato consigliere diplomatico del ministro del Lavoro e Politiche Sociali nonché vice direttore generale e direttore centrale per le risorse umane e l’innovazione. È autore di numerosi saggi, articoli e dei libri Manuale dei diritti dell’uomo, Slovenia insolita e appunto Diplomazia e Letteratura.