Il debutto venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 novembre 2025. Aperte le prenotazioni
Dopo il successo di Senza Memoria, lo spettacolo itinerante ambientato nelle sale del Museo Carnico e pensato per favorire la riscoperta dello straordinario patrimonio etnografico qui custodito e per sensibilizzare il pubblico sul valore della memoria, il Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” torna a essere palcoscenico, nel segno della contaminazione dei linguaggi artistici e performativi, con Il Matto dei Sassi, il nuovo progetto teatrale promosso dal Museo e dedicato alla figura di Michele Gortani. Lo spettacolo, realizzato in coproduzione con il Teatri Stabil Furlan, con la regia di Massimo Somaglino su testo inedito di Carlo Tolazzi, debutterà al Museo Carnico venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 novembre 2025.
“Il Matto dei Sassi”: questo era l’appellativo attribuito in Carnia a Michele Gortani, geologo noto a tutti per la sua passione, sconfinata e totalizzante, per la montagna e le rocce, che sin da giovane prese a osservare e studiare nelle sue lunghe escursioni sulle vette carniche. Tuttavia, la figura di Michele Gortani va ben oltre l’immagine del grande geologo: intellettuale e umanista di eccezionale erudizione, Gortani fu protagonista della vita culturale e civile della Carnia, fondatore del Museo Carnico che oggi porta il suo nome, ma anche ufficiale volontario nella Grande Guerra — periodo nel quale visse l’esperienza del carcere per aver criticato apertamente l’alto comando militare italiano —, e, ancora, parlamentare rigoroso, instancabile ricercatore di identità e memoria collettiva, nonché padre costituente.

Nel nuovo spettacolo Il Matto dei Sassi, omaggio al fondatore del Museo Carnico, Michele Gortani è protagonista silenzioso della narrazione. Non è lui a raccontarsi in prima persona: a ripercorrere la sua avventura umana e terrena sono una serie di personaggi che con lui hanno intrecciato i propri destini. Figure bidimensionali, disegnate da Francesco Tullio Altan e animate dall’attrice Giulia Cosolo intorno al pianoforte a coda del Museo, danno voce a vicende drammatiche e ironiche, private e pubbliche, accompagnate dalle musiche dal vivo del pianista Daniele Russo.
Non un ritratto celebrativo, né una narrazione didascalica dalla nascita alla morte, lo spettacolo mette in fila incontri e testimonianze — tra il comico e il drammatico — che restituiscono la concretezza, la passione e l’impegno di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del suo territorio. Una narrazione necessaria, che emoziona, fa riflettere e invita a ricordare il passato per guardare al futuro.
“Il grandissimo successo di ‘Senza Memoria’ con quasi 1000 spettatori — primo progetto teatrale realizzato dal nostro Museo in coproduzione con il Teatri Stabil Furlan — è stato da sprone per proseguire con questa progettualità, mettendo ancora una volta al centro il linguaggio delle arti performative per continuare a raccontare la storia del Museo Carnico e del nostro territorio”. – ha commentato Aurelia Bubisutti, Presidente del Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani”. “Con ‘Il Matto dei Sassi’ abbiamo scelto di occuparci della figura di Michele Gortani, un uomo al quale non solo il nostro Museo, ma tutto il territorio della Carnia deve molto. Siamo certi che il ritratto che ne emerge saprà sorprendere e andare dritto al cuore degli spettatori, con l’augurio che sia fonte d’ispirazione per le future generazioni, alle quali Gortani guardava con impegno e speranza”.

“È vero, è sempre rischioso riproporre la stessa forma scenica per una storia nuova, quando questa ha avuto così grande riscontro, si fanno confronti dai quali spesso si esce perdenti. Meglio allora cambiare stile, completamente. E così abbiamo fatto. Rispetto a ‘Senza Memoria’ abbiamo cambiato tutto. Da itinerante a stanziale, da più attori ad un’attrice sola, da una drammaturgia tradizionale alla narrazione, dalla prosa al teatro di figura. Abbiamo mantenuto solo la musica dal vivo, perché ci siamo trovati a girare intorno a un pianoforte, non si poteva ignorarlo”. – ha dichiarato Massimo Somaglino, regista e direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.
Il Matto dei Sassi (durata 50 minuti circa) debutta al Museo Carnico venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 novembre 2025, con due recite a serata, alle 19.00 e alle 21.00, ognuna delle quali su prenotazione e riservata a un massimo di 35 persone.
Il costo del biglietto, che comprende l’ingresso al Museo e lo spettacolo, è di 10,00 Euro. Prenotazione obbligatoria: tel. 0433 43233 / [email protected]
Info: www.museocarnico.it
Carlo Tolazzi | Scrittore e drammaturgo, Tolazzi conquista il Premio Candoni – Arta Terme nel 2000 con il monologo Resurequie. A questa fanno seguito altre importanti pièce: Cercivento (2003); Indemoniate (2006), scritto insieme a Giuliana Musso; La luce buia (2006), scritto con Francesca Sangalli e vincitore del Premio nazionale “Teatro e disabilità”; Portare (2008); Tunnel (2009), scritto con Fabio Alessandrini; L’eredità a Nord Est e Trieste, una città in guerra, scritto con Marko Sosič (entrambi del 2014); Vipere (2015); Amìda. Due madri e una fabbrica (2016), Senza Memoria (2023). Per il cinema firma le sceneggiature di Carnia ’44, un’estate di libertà (2011) e Spigoli (2020).
Massimo Somaglino | Attore, regista e autore teatrale, Somaglino ha lavorato con alcune fra le più prestigiose compagnie della scena teatrale italiana (fra le altre figurano numerose produzioni del Teatro dell’Elfo dirette da Elio De Capitani). Fra i numerosi spettacoli realizzati in Friuli Venezia Giulia, con diverse compagnie e imprese di produzione regionali, figurano: Zitto, Menocchio!, Nati in casa, Cercivento, Achtung banditi, Indemoniate, Caterina e il Mamaluc, La vita non è un film di Doris Day, Suite in forma di rosa, Sei canti dell’infinito andare, Liberazione, Il canto e la fionda – Pensiero e vita civile di David Maria Turoldo, Se vivrò dovrò pur tornare, I guardiani del Nanga.
È direttore artistico del Teatri Stabil Furlan.