All’incontro ci sarà l’assessore Bini, gli amministratori del Distretto, vignaioli e rappresentanti delle principali associazioni del mondo del vino regionale

L’enoturismo e il turismo enogastronomico continuano a crescere. L’Osservatorio nazionale Turismo del Vino – Nomisma stima un valore potenziale in Italia di 2,9 miliardi di euro, con un +24% del fatturato legato all’ospitalità in cantina nell’ultimo anno. L’export di alimenti e bevande del Fvg vale circa 737 milioni di euro (1° semestre 2025), le bevande – coperte per la quasi totalità dal vino – ne costituiscono il 18,5%. Al 30 settembre sono 2.398 le localizzazioni d’impresa attive nella coltivazione di uva (+4,6% negli ultimi 5 anni, -1,2% rispetto al 2024). Circa il 90% della superficie a vite è destinato a produzioni di qualità, contro il 71% in Italia e l’83% nel Nord-est. Sono poi 9.292 le imprese della ristorazione e 2.164 nei servizi di alloggio. Infine, da un’indagine Isnart per le Cciaa regionali, svolta tra i turisti in regione (aprile-maggio 2025), è emerso che la degustazione di prodotti enogastronomici è tra le motivazioni di visita e tra le attività principali svolte, e il giudizio sulla qualità dell’enogastronomia è ottimo, 9 punti su 10. I visitatori destinano un’importante quota della spesa giornaliera alla ristorazione e nell’acquisto di prodotti tipici.

In questo contesto nasce “Visioni e proposte per l’enoturismo del Fvg”, l’incontro promosso dal Distretto del commercio Friuli oirientale (delle Meraviglie) per la Giornata mondiale dell’Enoturismo, domenica 9 novembre, alle 10, nella Villa de Brandis di San Giovanni al Natisone. L’appuntamento, organizzato con il patrocinio della Regione e in collaborazione con Città del Vino, Movimento Turismo del Vino, Donne del Vino e Unpli, intende aprire un dialogo tra istituzioni, imprese e comunità per costruire un modello di sviluppo in cui il vino sia leva di attrattività, coesione sociale e crescita locale. Apriranno i lavori Carlo Pali, sindaco di San Giovanni, e Beppino Govetto, sindaco di Pavia di Udine e capofila del Distretto. Seguirà l’intervento dell’Assessore regionale alle attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini. Quindi, la tavola rotonda, moderata da Paolo Mosanghini, vicedirettore del gruppo Nem con delega al Messaggero Veneto, con Elda Felluga, presidente del Movimento Turismo del Vino Fvg; Iole Piscolla, dell’Associazione nazionale Città del Vino; Elena Roppa, delegata Donne del Vino Fvg; Pietro De Marchi, presidente Unpli Fvg; ed Edi Sommariva, manager del Distretto.

«In questi anni – commenta l’assessore Bini – la Regione ha messo a punto una strategia integrata per far conoscere le proprie eccellenze agroalimentari e con esse promuovere i territori dove hanno origine. Una strategia che si basa su eventi, iniziative di marketing e soprattutto sul nuovo claim identitario “Io sono Friuli Venezia Giulia”. E che sta portando frutti: le produzioni agroalimentari e la tradizione culinaria si posizionano oggi al primo posto tra i fattori di attrazione per i turisti stranieri».

«Il Distretto del Commercio Friuli Orientale ha un patrimonio unico. Con l’enoturismo possiamo trasformarlo in sviluppo vero per le nostre comunità», anticipa Carlo Pali, sottolineando il ruolo del vino come motore di economia e di identità. Sulla stessa linea Beppino Govetto, che aggiunge: «Oggi vogliamo costruire una rete che funziona: imprese unite per un territorio che si racconta da solo». Per il manager Sommariva, la sfida è dunque quella di una crescita condivisa: «Le cantine – evidenzia – hanno fatto un passo straordinario nell’accoglienza. Ora il territorio deve potersi sentire parte attiva in un unico grande ecosistema fatto di filiera corta, prossimità, negozi vivi, comunità attive, per moltiplicare valore per tutti».

Il vino, dunque, diventa motore di rivitalizzazione economica e sociale: la visita in cantina, il primo passo di un’esperienza più ampia, fatta di borghi, botteghe, cucina, cultura e persone che accolgono. Così il Distretto delle Meraviglie vuole diventare laboratorio dell’enoturismo del futuro: luogo dove imprese e comunità possano costruire insieme un modello di prossimità generando valore condiviso per tutto il territorio.