La Compagnia della Lira di Casamassima (Bari) con “Che pasticcio Mrs Peach”, testo e regia di Alessandro Iacovelli, ha vinto la sedicesima edizione del “Festival Internazionale del Teatro amatoriale Marcello Mascherini”. Per la categoria Premio Miglior Spettacolo si è infatti aggiudicata l’ambita “Foglia della Magia”, preziosa opera d’arte realizzata dallo scultore azzanese di fama internazionale Dante Turchetto.
Nel Teatro Mascherini di Azzano Decimo ieri sera si è tenuta la tradizionale serata di gala, alla quale hanno preso parte Attilio Boccalon e Augusto Prosdocimo del Gruppo teatrale “Tiratirache” di Meduna di Livenza che hanno animato la cerimonia di consegna dei premi nelle diverse categorie.
Il “Festival Internazionale dedicato a Marcello Mascherini” riceve il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli che continua a credere fortemente e a sostenere il progetto culturale della Fita di Pordenone, da oltre 20 anni in prima linea nella promozione e nella valorizzazione del teatro amatoriale.
La squadra organizzatrice della kermesse, capitanata dal direttivo del Comitato provinciale di Pordenone della Fita e composta dai gruppi teatrali “Proscenium Teatro” di Azzano Decimo e “Il Teatrozzo” di Pasiano di Pordenone, si appresta a vivere questa nuova avventura forte del numero delle compagnie in corsa: al bando di concorso, pubblicato in aprile, sono stati iscritti ben 88 spettacoli. Soltanto 6 sono arrivati in finale.
Come decretato dalla giuria presieduta da Antonio Rocco, il Premio Miglior Spettacolo è andato a “Che pasticcio Mrs Peach”, portato in scena dalla Compagnia della Lira di Casamassima (Bari) perché «le trovate sceniche, le melodie coinvolgenti e le belle voci brillanti, sono la ricchezza di quest’opera; i movimenti degli attori risultano fluidi, perfettamente sincronizzati con i meccanismi scenici studiati nel minimo dettaglio; il giovane ed eclettico regista emerge per capacità organizzativa e creatività e, riuscendo ad amalgamare tutti gli elementi, regala allo spettatore quanto di meglio il teatro può offrire».
La compagnia teatrale barese si è portata a casa anche il Premio Miglior attore non protagonista ricevuto da Giamarco Volza nel ruolo di Mr. Oliver che «regala una interpretazione vivace e convincente. La sua capacità recitativa, la sua valenza nel canto e nel ballo, integrandosi perfettamente con gli altri interpreti, sono gli ingredienti essenziali del successo dello spettacolo, come vaniglia e cannella in una pasticceria».
Il Premio Miglior attore protagonista è stato consegnato aPasquale Arpino, Piero Buzzacchino e Gianni Filannino per la loro interpretazione dei papà nell’opera “Tre papà e un bebè” della compagnia Quanta Brava Gente di Grottaglie (Taranto” con la motivazione: «Protagonista dello spettacolo è il trio di attori che, poggiando su di un sicuro tessuto drammaturgico, rende sincera ogni battuta, portando il pubblico a godere sia dei momenti di spiccata ironia, sia di quelli di doverosa riflessione. La forza della loro interpretazione risiede nell’unità dei gesti, delle intenzioni e nella naturalezza delle interazioni recitative agendo con esemplare rigore attoriale sia da solisti che in gruppo».
Il Premio Miglior attrice protagonista è stato vinto daSara Tomasucci della Compagnia Teatro Di Pesaro La Piccola Ribalta per l’interpretazione di Hedda Gabler nell’opera “Hedda Gabler” in quanto «Sara Tomasucci ha creato una protagonista disperatamente complessa; la sua casa raffinata e fredda rappresenta la prigione mentale da cui il personaggio di Hedda non riesce a scappare; le sue espressioni e la mimica riescono a trasmettere al pubblico la tensione interiore del personaggio, offrendo una interpretazione intensa di ricercate sfumature».
La compagnia teatrale marchigiana si è aggiudicata anche il Premio Miglior attrice non protagonista ricevuto da Deborah Del Bianco che ha interpretato Thea Esveld perché «Thea sfiora le tensioni che attraversano le vite dei diversi personaggi; gestualità misurata e movenze eleganti sono le caratteristiche che rendono notevole la prova attoriale di Deborah Del Bianco, attraverso una recitazione credibile in ogni momento».
Due riconoscimenti importanti sono andati alla Compagnia dell’Orso di Lonigo con l’opera “Trappola per un uomo solo”. Premio Miglior Regia a Paolo Marchetto perché è «una regia coraggiosa e intelligente, che trascina lo spettatore nel cuore di un giallo teatrale dove si confonde la linea tra attore e personaggio; la suspense è ben costruita e le soluzioni recitative che rasentano il metateatro, aggiungono un tocco di sorpresa mantenendo sempre alta la tensione emotiva grazie anche alla disinvoltura interpretativa degli attori». Premio Migliore Scenografia è andato a Lucia Buratto e Matteo Monzardoperché «ogni spazio scenico ha una sua funzione ben precisa: dal pavimento al cielo, arricchiti da caratterizzanti elementi scenici, il palco viene visto come ambiente vivo, dove i suoni e le luci, usati con cura, creano dinamiche fra gli attori e cambiano atmosfere con grande abilità; la scenografia diventa una narratrice silenziosa, supportando questo giallo teatrale con eleganza».
Il Premio del Pubblico, decretato dalla platea, con il punteggio di 9,4, è andato alla Compagnia della Lira di Casamassima (Bari) con “Che pasticcio Mrs Peach” (testo e regia di Alessandro Iacovelli).