Le idee emerse dal dialogo proposto domenica 9 novembre a San Giovanni dal Distretto del commercio Friuli orientale, con istituzioni, imprenditrici ed esperte del settore. Un mondo che sempre più vede le donne come protagoniste dell’accoglienza, con la capacità di fare squadra e comunicare, attraverso il vino, l’intero territorio, anche ai nuovi turisti

L’enoturismo sempre più porta per accogliere i visitatori, cercando di fare rete e superare parcellizzazioni e campanili. È questa la direzione in cui è necessario guardare, dando così sempre più forza al brand “Io sono Friuli Venezia Giulia”, secondo l’assessore regionale alle attività produttive e turismo della Regione Sergio Emidio Bini, intervenuto questa mattina (domenica 9) in apertura dell’incontro promosso dal Distretto del commercio Friuli Orientale per festeggiare la Giornata mondiale dell’Enoturismo, nella Villa de Brandis di San Giovanni al Natisone. L’appuntamento, organizzato con il patrocinio della Regione e in collaborazione con Città del Vino, Movimento Turismo del Vino, Donne del Vino e Unpli, ha «avviato un dialogo per costruire un modello di sviluppo in cui il vino sia leva di attrattività e coesione sociale»., ha detto il sindaco di San Giovanni Carlo Pali, aprendo i lavori, mentre Beppino Govetto, sindaco di Pavia di Udine e capofila del Distretto, ha evidenziato anche «il ruolo del Distretto nell’impegno a rendere Il territorio parte attiva in unico grande sistema fatto di comunità e realtà economiche vive e in grado di sperimentare modelli innovativi di sviluppo».

Un sistema in cui il vino è sempre più al centro, assieme ai prodotti agroalimentari e alla ristorazione, eccellenze capaci per prime di attrarre turisti in regione. E un mondo in cui il punto di vista femminile ha sempre più peso e valore, come dimostrato dalla tavola rotonda seguita agli interventi istituzionali, moderata dal vicedirettore del Gruppo Nem con delega al Messaggero Veneto Paolo Mosanghini, in cui si sono confrontate le visioni e le esperienze sul campo di Elda Felluga, presidente del Movimento Turismo del Vino Fvg; Iole Piscolla, dell’Associazione Città del Vino; Elena Roppa, delegata Donne del Vino Fvg. Le donne sono oggi sempre più protagoniste dell’ospitalità, capaci di accogliere anche i “nuovi” turisti, sempre più giovani e tecnologici, sempre più in cerca di esperienze uniche e vere, partendo dalla vigna e dalla cantina. E, prima ancora, sapendo fare squadra e utilizzando in modo efficace la comunicazione, anche mettendo a frutto le tecnologie più attuali.

«Il vino è oggi un vero motore di sviluppo – ha chiosato il manager del Distretto Edi Sommariva –, in grado di generare valore e avviare la conoscenza a tuttotondo del territorio che lo produce. Qui in Fvg abbiamo tutto per farlo bene e in più abbiamo diversi vantaggi rispetto ad altre regioni italiane. Il 90% della superficie a vite, per esempio, è destinato alle produzioni di qualità, superando di quasi venti punti sia il Nordest sia l’Italia. L’enotursimo, da comparto di nicchia diventa leva di sinergie e di un ecosistema territoriale di sperimentazione e innovazione, di cui il Distretto del commercio Friuli orientale vuole farsi interprete. La cantina è punto di partenza, in un modello orizzontale in cui in vino “contamina” positivamente il territorio: non solo ambasciatore della regione, ma chiave d’accesso al territorio».

Il video con interviste ai relatori e immagini di copertura, senza sottopancia né grafiche. Le interviste sono nell’ordine ai sindaci Pali e Govetto, manager Sommariva, Elda Felluga, Elena Roppa e assessore Bini: https://drive.google.com/file/d/10bVw-nguaXZgNBcQKOQgklkhC6gY_hjE/view?usp=sharing