Alabardati in piena emergenza sul difficile campo della Pro Vercelli, Tesser perde anche Faggioli a ridosso del via per una forte gastrite e ridisegna l’attacco affiancando Vicario a Kljajic con Gündüz a supporto. I padroni di casa vengono schierati dall’ex Santoni con il 4-3-3, Coppola fa le veci dell’indisponibile Comi mentre sugli esterni vengono impiegati Sow e Mallahi.

Equilibrio ed occasioni da una parte e dall’altra in un primo tempo molto gradevole, Vicario costringe a una super parata Livieri mentre dalla parte opposta è l’ex Iotti a scaldare i guantoni di Matosevic. Nel complesso Triestina più pericolosa ma a stappare la gara è la Pro Vercelli, a segno con un rigore di Clemente decretato dopo lunghissima revisione al monitor. L’Unione non si abbatte e reagisce subito, trovando un gran gol con Gündüz e andando ancora con lo stesso trequartista a centimetri dal sorpasso poco prima dell’intervallo.

Avvio di ripresa con l’Unione che colleziona occasioni in serie, clamorose quella sul sinistro di Vicario respinta in modo tanto fortuito quanto miracoloso da Livieri e quella per Kljajic al quarto d’ora, con l’estremo vercellese ancora superlativo nel duello a tu per tu con l’attaccante. Per quasi mezz’ora solo una squadra in campo o quasi, ma dopo tante occasioni fallite la legge del calcio trova puntuale riscontro con il gran gol di Ouseynou Sow, che dà il vantaggio ai padroni di casa nella prima sortita della ripresa. Che non sia giornata per la Triestina lo conferma un altro eurogol  a 10′ dal termine dell’altro Sow, Asane, che trova un chirurgico pallonetto di prima intenzione da venti metri chiudendo di fatto la partita. 

La grande quantità di occasioni non concretizzate dall’Unione pesa tantissimo, la Pro Vercelli con grande cinismo e due perle dopo la mezz’ora fa sua l’intera posta in palio. 

Ph. Andrea Lasorte

Primo Tempo

7′ Jonsson raccoglie ai venti metri una respinta corta della difesa e calcia col destro, trovando la respinta di un difensore poco fuori l’area piccola.

9′ Sponda di Coppola per El Bouchataoui, che calcia forte dal limite col destro mandando di poco alto.

13′ Gran movimento di Vicario che lascia scorrere palla in area e calcia un preciso diagonale col mancino, paratona di Livieri a salvare in tuffo i suoi.

23′ Rapido contropiede alabardato, Vicario al limite trova un gran corridoio a ridosso dell’area piccola con Kljajic che non impatta in spaccata per questione di centimetri.

24′ Un rimpallo libera Iotti alla conclusione dai venti metri, destro secco alzato in corner da Matosevic.

37′ Gol Pro Vercelli: dopo lunghissima revisione al monitor, Galiffi assegna rigore ai padroni di casa per una presunta trattenuta di Silvestro su Sow, Coppola trasforma spiazzando Matosevic. 

40′ Jonsson cerca il destro dalla grande distanza, Livieri recupera la posizione e la fa sua in due tempi.

42′ Pericolosa incursione di Gündüz e destro dalla media distanza messo in angolo in tuffo da Livieri con un gran riflesso.

43′ GOL TRIESTINA: Gündüz si libera in agilità del diretto avversario sulla trequarti, converge verso l’area e dai venti metri fa partire un destro che si insacca sul palo lontano alla sinistra di Livieri.

45′ Sow si ritrova sui piedi in piena area un destro di Mallahi respinto corto dalla difesa alabardata, posizione ghiotta ma tiro che finisce altissimo.

48′ Ancora Gündüz pericolosissimo dai venti metri, fiondata col destro a centimetri dal palo con Livieri fuori causa.

Secondo Tempo

52′ Clamorosa palla gol per la Triestina, Kljajic crossa sul secondo palo per la torre di Ionita a servire Vicario a pochi passi da Livieri, girata a botta sicura e miracoloso riflesso del portiere di casa a salvare ancora una volta i suoi.

54′ Rapido contropiede imbastito da Crnigoj che taglia il campo per Kljajic, il centravanti non riesce però a controllare a dovere al limite, vedendo il suo destro a colpo sicuro ribattuto da una scivolata della difesa. 

56′ Gündüz cerca il destro secco dai venti metri su un recupero alto degli alabardati, Livieri respinge d’istinto coi pugni.

59′ Straordinario tracciante rasoterra di Crnigoj dalla trequarti per Kljajic, l’attaccante a tu per tu con Livieri cerca il tocco col destro vedendo però la strada sbarrata da un altro intervento decisivo del portiere di casa.

71′ Punizione dalla trequarti destra per i padroni di casa, Clemente arriva a fari spenti sul secondo palo mandando alle stelle di testa da buona posizione.

73′ Gol Pro Vercelli: Ouseynou Sow inventa una prodezza col sinistro dal limite, pescando l’incrocio alla destra di Matosevic.

80′ Gol Pro Vercelli: Asane Sow pesca il jolly indovinando un pallonetto di prima intenzione dai venti metri che si infila alla destra di Matosevic.

Pro Vercelli 3-1 Triestina

Marcatori: 37′ Coppola rig., 43′ Gündüz, 73′ Sow O., 80′ Sow A.

Pro Vercelli (4-3-3): Livieri; Pino (84′ Piran), Clemente, Coccolo, Carosso; Iotti, El Bouchataoui (84′ Ronchi), Burruano (65′ Rutigliano); Mallahi (61′ Sow O.), Coppola (61′ Akpa-Akpro), Sow A. 

A disposizione: Passador, Lancellotti, Furno, Tarantola, Fofana, Zacchera, Anton.

Allenatore: Michele Santoni

Triestina (4-3-1-2): Matosevic; Silvestro (86′ Moises), Moretti, Anzolin, D’Amore (81′ Kosijer); Crnigoj, Jonsson, Ionita; Gündüz (81′ D’Urso), Vicario, Kljajic (78′ Ellertsson).

A disposizione: Borriello, Neri, Kiyine, Voca, Pedicillo.

Allenatore: Attilio Tesser

Arbitro: Galiffi (Alghero)

Assistenti: Rossini (Genova) e Lombardi (Chieti)

Quarto uomo: Tona Mbei (Cuneo)

Operatore FVS: Fumagallo (Novara)

Ammoniti: Iotti, Clemente (Pv), Silvestro, Moises (Ts)

Recupero: 5′ e 5′

Ph. Andrea Lasorte

Il postpartita in Sala Stampa

Al termine della partita Pro Vercelli-Triestina chiusa con la vittoria dei padroni di casa, è intervenuto in sala stampa Attilio Tesser.

Tesser

“Tutte le occasioni non sfruttate hanno fatto la differenza, nel primo tempo così come nei primi venticinque minuti del secondo, andando a tu per tu col portiere tre volte in una partita che stavamo facendo noi, creando grosse difficoltà ai nostri avversari. Non abbiamo concretizzato e nel calcio chi sbaglia poi paga. Abbiamo preso nuovamente una ripartenza su un corner nostro, così come era successo contro il Brescia da una punizione, poi chiaramente si è fatta più dura e loro hanno trovato quel gol su pallonetto tanto casuale quanto da fare i complimenti a chi l’ha fatto, se l’ha cercato. Questo fa vedere la partita più brutta di quanto è stata per settantaquattro minuti, nei quali meritavamo molto più noi della Pro Vercelli ma il calcio è anche questo e gli errori si pagano. E” stato così oggi, così come col Brescia e contro la Dolomiti Bellunesi.

Il calcio è fatto anche di errori e ne ha commessi anche la Pro Vercelli mandandoci tre volte a tu per tu col portiere, loro però ci hanno castigato e noi no, la differenza sta tutta lì. Gli attaccanti sono stati comunque bravi, sia Kljajic che Vicario hanno fatto un grande lavoro e si sono costruiti occasioni importanti, ho visto la squadra creare sei, sette palle gol pulite, nitide, Matosevic nel secondo tempo per mezz’ora non ha dovuto fare nemmeno un tuffo e nella prima situazione ha subìto un gol all’incrocio dei pali, purtroppo il calcio è anche questo.

Non c’è altro da fare se non cercare di vincere le partite, sono arrivato e le cose non vanno bene, prima qualche punto veniva rastrellato e in queste tre gare sono invece arrivati zero punti. La squadra sta lottando e si sta impegnando, senza nessun alibi come potrebbe essere l’assenza prolungata di Vertainen o quella dell’ultimo minuto di Faggioli, che è stato male oggi dopo pranzo. Giochiamo con tanti ragazzini e ci proviamo, il problema è che non si è raccolto niente nemmeno oggi pur avendo comandato la partita a lungo ed avendo avuto tante nitide occasioni per andare a vincerla, non a pareggiarla o a perderla come poi è successo. 

Ringrazio la decina di tifosi che sono arrivati oggi a sostenerci, c’è grande dispiacere per tutti gli altri che non hanno potuto esserci, a quanto ho letto dei pulmini sono arrivati a ridosso della nostra curva tendendo un agguato con dei bastoni ai nostri tifosi. C’è grande dispiacere per tutto, perché mancano i tifosi, perché manca il marchio, perché manca l’atmosfera che Trieste sa dare sia in casa che fuori, perché manca il risultato, questa la realtà”.