Mercoledì 12 novembre dalle ore 18.00 alle 20.30, al primo piano della Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste si apre “Studio Crise”, un nuovo spazio dedicato alla figura di Stelio Crise, scrittore, critico, bibliotecario, mediatore di cultura e direttore dell’allora Biblioteca del Popolo dal 1963 al 1974, grande animatore della vita culturale della città di Trieste.

La donazione, da parte dei figli, della biblioteca personale di Stelio Crise, del suo archivio e di alcuni arredi, avvenuta lo scorso anno, ha permesso al nostro Istituto di dare vita a “Studio Crise”.

Questo nuovo spazio della biblioteca nasce con l’intenzione di essere un luogo della memoria non musealizzato, dove il singolo visitatore, lettore e ricercatore possa immergersi, seduto alla scrivania di Stelio Crise, tra i suoi scritti, i suoi libri e le sue foto pubbliche e private.

L’idea di rendere fruibile l’archivio, completamente inventariato e riordinato, in questo spazio dedicato, coincide con la visione di pensare alla biblioteca come a un luogo vivo e vivace, dove si cerca di mettere al centro il binomio patrimonio conservato e utenti.

Esposti alle pareti hanno trovato la giusta collocazione i numerosi ritratti donati allo stesso Crise da vari artisti, mentre sul caminetto troneggia l’opera lignea di Chersicla, da cui deriva il logo della Biblioteca statale.

Si segnala che tutti i libri, oggetto della donazione, sono stati catalogati e le loro descrizioni bibliografiche sono presenti all’interno del portale Biblioest del Polo SBN TSA.

Contestualmente nelle sale attigue a “Studio Crise” verranno presentate due nuove teche relative alla mostra Trieste, invenzione della mia anima. Ungaretti e Trieste: cronaca di un incontro, curata da Stefano Crise e promossa da Cizerouno, ampliando ulteriormente il percorso dedicato al rapporto fra il poeta e la città. La sezione “Ungaretti in biblioteca”, ospitata nelle sale espositive del primo piano dell’Istituto, invita a ripercorrere la storia editoriale del poeta attraverso i patrimoni librari di Trieste e Gorizia. Prime edizioni testimoniano una fedeltà critica che il territorio ha coltivato nel corso del Novecento. Accanto ai volumi più celebri, emergono titoli meno frequentati e rare traduzioni, a comporre il ritratto di un autore costantemente al centro dell’attenzione. La teca “Ungaretti uomo di penna” offre uno sguardo ravvicinato sull’epistolario attraverso lettere intime, ironiche, appassionate o polemiche che restituiscono la voce di un uomo consapevole del ruolo che la scrittura privata avrebbe avuto nella sua costruzione pubblica. Tra corrispondenze, saggi e testimonianze, il visitatore scopre all’interno della mostra il lato umano e intellettuale che accompagna la sua poesia. Due nuove stazioni di lettura, dunque, che invitano a entrare nel laboratorio della memoria ungarettiana tra carte, libri e voci che ancora risuonano.

Al termine delle presentazioni seguirà visita guidata alla mostra del curatore Stefano Crise.

La mostra Trieste, invenzione della mia anima. Ungaretti e Trieste: cronaca di un incontro, curata da Stefano Crise e promossa da Cizerouno è realizzata grazie al finanziamento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Bando Ungaretti). I partner di progetto sono la Biblioteca statale Stelio Crise e l’Archivio Marcello Mascherini.

Orari di visita

lunedì – giovedì: 8.30 – 18.30 / venerdì: 8.30 – 13.30

sabato, domenica e festivi chiuso
ingresso libero

Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste
Largo Papa Giovanni XXIII, 6
34123 Trieste