Il 19 novembre 2025 a Trento il Congresso annuale organizzato dal Consorzio di tutela per tracciare le nuove traiettorie del Pinot Grigio del Triveneto

Dopo Venezia, Verona e Udine, il Congresso annuale del Consorzio DOC Delle Venezie approda a Trento, il 19 novembre 2025 presso la Federazione Trentina della Cooperazione,per una nuova edizione dedicata al tema “Cambiamento climatico, territorio e qualità: nuove traiettorie per il Pinot Grigio del Triveneto”. Un appuntamento itinerante che, anno dopo anno, coinvolge le principali città del Nordest in un percorso di confronto e riflessione sulle sfide e le prospettive del comparto vitivinicolo interregionale.

Con 27.000 ettari di superficie vitata e 1,7 milioni di ettolitri imbottigliati nel 2024, la DOC Delle Venezie si conferma una delle denominazioni di riferimento per il Pinot Grigio a livello mondiale: il vino bianco fermo italiano più esportato, simbolo della qualità e dell’identità produttiva del Nordest.

Promosso dal Consorzio DOC Delle Venezie, oggi il più grande modello di integrazione interregionale che unisce la filiera produttiva di Pinot Grigio prodotto in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento, l’evento è realizzato con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e della Federazione Trentina della Cooperazione ed il supporto di Trentino Marketing. Un segnale concreto della volontà di costruire sinergie tra i diversi attori del territorio, in una visione condivisa di valorizzazione e sostenibilità.

Il Congresso 2025 si inserisce in un momento cruciale per il settore, segnato dal cambiamento climatico così come dai nuovi modelli di mercato e di consumo nonché dalla prospettiva di un prossimo aggiornamento del quadro normativo, a partire dal c.d. pacchetto vino – i cui emendamenti sono stati recentemente approvati dalla Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale (COMAGRI) del Parlamento europeo – e dalla nuova programmazione Politica Agricola Comune 2028-2034.

In tal senso, l’appuntamento del 19 novembre intende offrire, con un approccio multidimensionale, uno spazio di confronto sulle strategie di adattamento della viticoltura del Triveneto agli effetti del cambiamento climatico, analizzandone le implicazioni ambientali, economiche e sociali. Al centro dei lavori, temi quali l’adattamento del Pinot Grigio, patrimonio collettivo dei territori viticoli del Triveneto, la gestione del paesaggio viticolo come elemento della cultura immateriale e risorsa per le imprese, l’innovazione varietale e tecnologica, e il dialogo tra ricerca, istituzioni e operatori del settore.

A partire dalle ore 10.00 del 19 novembre prenderà dunque il via il congresso articolato in due tavole rotonde, moderate dalla giornalista Costanza Fregoni, Direttrice responsabile di VVQ Vigne Vini e Qualità.

Ad aprire la giornata i saluti istituzionali di Luca Rigotti, Presidente del Consorzio DOC Delle Venezie, e dei rappresentanti delle istituzioni territoriali: Giulia Zanotelli (Assessore all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali della Provincia autonoma di Trento), Stefano Zannier (Assessore alle Risorse Agroalimentari, Forestali e Ittiche della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia),  Alberto Zannol (Direttore Generale area marketing territoriale, cultura, turismo, agricoltura e sport della Regione del Veneto) e, a chiusura dei saluti istituzionali, l’intervento del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

Prima tavola rotonda – ore 10.30-12.00

“Cambiamento climatico e paesaggio viticolo: strategie di adattamento e sostenibilità per le imprese”

La sessione si aprirà con l’intervento di Dino Zardi (Professore dell’Università di Trento, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica), che presenterà dati e proiezioni sulle evoluzioni climatiche nell’areale DOC Delle Venezie, offrendo una visione tecnico-scientifica sull’andamento storico così come sugli scenari futuri.

Seguiranno Giuseppe Blasi (Capo Dipartimento della Politica Agricola Comune e dello Sviluppo Rurale-MASAF), Maria Chiara Zaganelli (Direttore Generale CREA-Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) e Alessandro Armani (Responsabile beni Nord-Est del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano), che porteranno il punto di vista dell’Amministrazione, della ricerca e del terzo settore, evidenziando le potenziali sinergie applicabili tra il sistema politico e istituzionale, tutela ambientale, paesaggio e filiera vitivinicola.        
Filippo Moreschi (UGIVI-Unione Giuristi della Vite e del Vino) approfondirà poi gli aspetti giuridici legati alla tutela ed alla gestione del paesaggio, anche in riferimento alla recente riforma europea delle Indicazioni Geografiche, mentre Luca Rigotti chiuderà la sessione con una riflessione sul futuro del comparto del Pinot Grigio, alla luce della necessità di coniugare sostenibilità ambientale ed economica, con un riferimento all’evoluzione del sistema Pinot Grigio interregionale.

Questa tavola rotonda metterà in evidenza, inoltre, l’importanza di un approccio interdisciplinare che unisca competenze agronomiche, giuridiche, ambientali e culturali nonché le prospettive offerte dal Reg. (UE) 2024/1143 di riforma delle IG che attribuisce ai Consorzi un ruolo attivo nella gestione del territorio, con riflessi sulla tutela del paesaggio e sulla promozione dell’enoturismo.

Seconda tavola rotonda – ore 12.00-13.30

“Il futuro del Pinot Grigio del Triveneto: innovazione, ricerca varietale e scenari normativi”

La seconda sessione, di taglio più tecnico, si aprirà con l’intervento di Luigi Bavaresco (Professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), che analizzerà gli effetti del cambiamento climatico sul comportamento della vite, con particolare riferimento all’area del Triveneto. Seguirà Paolo Sivilotti (Professore dell’Università degli Studi di Udine, Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali), che illustrerà le tecniche agronomiche impiegate nell’ambito del progetto di ricerca promosso dal Consorzio DOC Delle Venezie e condiviso con il CREA-VE, Università di Padova, Veneto Agricoltura, Fondazione E. Mach e VCR Research Center, finalizzato alla produzione di Pinot Grigio DOC Delle Venezie a basso contenuto alcolico naturale ed alla valutazione del contributo di vini ottenuti da varietà resistenti nella quota complementare del disciplinare di produzione DOC Delle Venezie. Simone Vincenzi (Professore dell’Università degli Studi di Padova, DAFNAE) offrirà quindi il punto di vista enologico e gli strumenti utilizzabili durante i processi di cantina, mentre Marco Stefanini (Tecnologo e Ricercatore della Fondazione Edmund Mach) e Riccardo Velasco (Direttore CREA-VE) presenteranno il contributo e le innovazioni in materia di varietà resistenti (PIWI) e le prospettive rispetto all’applicazione delle tecniche di evoluzione assistita (TEA). A chiudere la tavola rotonda sarà Michele Zanardo, Presidente del Comitato Nazionale Vini DOP e IGP, che fornirà il quadro normativo in materia di Indicazioni Geografiche, anche in riferimento alle novità introdotte dal Reg. (UE) 2024/1143.

Questa seconda parte del Convegno vuole porre in primo piano gli strumenti e le prospettive utili per accompagnare il cambiamento, stimolando una riflessione condivisa tra produttori, stakeholder, tecnici e istituzioni finalizzata a tutelare la capacità competitiva delle imprese vitivinicole.

Per la partecipazione in presenza, considerando i posti limitati, si richiede registrazione obbligatoria che sarà in ogni caso soggetta a conferma tramite comunicazione mail.

La giornata di lavori sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook del Consorzio DOC Delle Venezie, per garantire la più ampia partecipazione anche a distanza.

“Cambiamento climatico, territorio e qualità: nuove traiettorie per il Pinot Grigio del Triveneto”

Data: 19 novembre 2025, ore 10:00 
Luogo: Federazione Trentina della Cooperazione, Trento, come raggiungerci
Diretta streaming: https://dvenezie.it/convegno25