A TRIESTE, DAL 18 AL 23 NOVEMBRE, LE ESPOSIZIONI “IO FRA VOI” E “FATE LA SCUOLA NON FATE LA GUERRA” ACCOMPAGNANO LA XXII EDIZIONE DEL PREMIO GIORNALISTICO INTERNAZIONALE MARCO LUCHETTA
Due mostre, due sguardi diversi ma complementari sul rapporto tra arte, umanità e impegno civile. In occasione della XXII edizione del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, il Teatro Miela di Trieste ospiterà dal 18 al 23 novembre le esposizioni “Io fra voi” di Ingrid Kuris-Akis e “Fate la scuola non fate la guerra”, curata dall’associazione Diritti e Storti APS. Due percorsi che, attraverso pittura e fotografia, riflettono sul valore universale della conoscenza, della memoria e della bellezza come antidoti alla violenza.
Ad aprire il calendario di “Aspettando il Premio Luchetta”, percorso in collaborazione con Bonawentura nell’ambito del festival S/Paesati, sarà martedì 18 novembre alle 19 la vernice della mostra “Io fra voi” dell’artista triestina Ingrid Kuris-Akis, che con la sua pittura esplora la mitologia greca come chiave di lettura del presente. Le sue opere, sospese tra mito e contemporaneità, rievocano figure come Arianna, Europa e Sisifo, trasformandole in simboli delle sfide interiori dell’uomo moderno.
Per Akis, il mito è specchio del passato ma anche speranza di futuro: un linguaggio capace di riportare l’uomo al contatto con la natura e con la bellezza, intesa come “territorio dell’anima”. Formata all’Istituto d’Arte Nordio di Trieste, l’artista ha lavorato come scenografa e illustratrice, pubblicando diciassette libri tradotti in quattro lingue e collaborando con teatri internazionali. Dal 2015 si dedica esclusivamente alla pittura, esponendo in Italia e all’estero. Il suo nome d’arte, Akis, è un omaggio alle origini cretesi della sua famiglia paterna.
La seconda esposizione, presentata dall’associazione Diritti e Storti AP, è “Fate la scuola non fate la guerra”, che sarà inaugurata giovedì 20 novembre alle 19. Realizzata in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, la mostra raccoglie le fotografie di Valentina Zanier, Radi Alasmaeil e Qutaybah Al-Saleh, con la curatela di Antonella Rimbaldo / diecisettanta. Gli scatti raccontano la Siria attraverso gli occhi di chi, nonostante quattordici anni di guerra, non ha mai smesso di credere nella forza dell’istruzione.
Tra macerie e aule improvvisate, le immagini documentano la tenacia di insegnanti, volontari e bambini che ogni giorno scelgono la scuola come atto di resistenza e di speranza. Il progetto nasce da un incontro sui social tra educatori italiani e siriani, divenuto nel tempo un autentico legame di amicizia e cooperazione. “Fate la scuola, non fate la guerra” è più di una mostra: è un messaggio di pace e solidarietà che attraversa i confini, un ponte tra chi fotografa e chi ricostruisce. Le donazioni raccolte durante le giornate saranno destinate all’acquisto di materiale didattico, zainetti e forniture scolastiche per i bambini siriani.
Le due esposizioni si inseriscono nel programma di “Aspettando il Premio Luchetta” – in scena a Trieste dal 18 al 20 novembre e in collaborazione con Bonawentura nell’ambito del festival S/Paesati – e rimarranno in esposizione anche durante le Giornate del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, che inizierà la stessa settimana dal 21 al 23 novembre, sempre al Teatro Miela.
Link al programma completo: premioluchetta.com/il-programma-2025