La Triestina questa sera al Rocco ha incontrato il Trento guidato dall’ex giocatore alabardato Tabbiani. Il Trento è nelle zone alte della classifica mentre la Triestina deve cercare di risalire una situazione difficile, entrambe, per motivi diversi sono alla caccia dei tre punti. Purtroppo Tesser deve fare a meno di diversi giocatori infortunati, oltre a Ionita, impegnato con la nazionale moldava. In attacco Tesser propone Vicario e Kliajic, parte dalla panchina Vertainen, reduce da un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per diverse settimane. Una bellissima partita, la Triestina, dopo essere andata in vantaggio con Gündüz, ha lottato fino alla fine per salvare il vantaggio, ma purtroppo nei minuti di recupero é stata beffata dal gol avversario che ha decretato il pareggio finale. Ancora una volta i ragazzi di Tesser hanno giocato con la fame necessaria, non hanno mollato mai, ma ancora una volta un episodio sfortunato ha punito la Triestina troppo severamente. Toccherà a Tesser lavorare sulla fiducia e la speranza nella salvezza, la squadra c’è, la voglia pure, bisognerà lottare fino alla fine.

Primo tempo

All’8′ il primo tiro alabardato con Silvestro che termina fuori a lato. Subito dopo pericoloso Chinetti che sbaglia una ghiotta occasione con un sinistro davanti a Matosevic. È un momento intenso di gioco e al 10′ bella occasione di Vicario, bravo Tommasi a intervenire tempestivamente. La Triestina domina e viene premiata al 12′ con un gran gol di Gündüz.
Ammonito Cernigoj al 34′ per intervento falloso.
Sl 36′ altra occasione per Vicario, il portiere avversario salva ancora la sua porta.
Tommasi ancora protagonista al 41′ che nega ls doppietta a Gündüz.
Al 42′ è Chinetti a tentare la doppietta però Matosevic para e salva
il risultato.
Dopo 1′ di recupero tutti negli spogliatoi con una bella Triestina in vantaggio.

Secondo tempo

Le squadre rientrano in campo, nè Tesser né Tabbiani optano per i cambi. Subito pericoloso il Trento con un destro di prima intenzione di Sangalli al 47′ ma il pallone esce di poco. Le squadre si aprono in cerca del gol.
Al 60′ con un’incursione, Cernigoj, che deve driblare anche l’arbitro che era caduto, serve Kliajic davanti alla porta ma l’azione sfuma. Al 62′ Tesser fa i primi cambi, Vertainen entra per Kliajic e Voca per Pedicillo.
Al 62′ primo cambio per Tabbiani, esce Sangalli, dentro Fossati.
Intanto anche per il Trento il primo ammonito, Triacca per gioco falloso.
Al 63′ Vicario serve Vertainen che colpisce di testa ma il pallone finisce alto sopra la traversa.
Altre sostituzioni per il Trento, 72′ Valmonte per Chinetti e Benedetti per Giannotti.
Al 76 ‘ Vertainen serve in area Gündüz che passa a Jonsson ma la difesa trentina manda in corner.
Al 76″ doppio cambio per la Triestina, esce Cernigoj per D’Urso, esce Vicario entra Kosjier.
All’84 esce Silvestro, al duo posto Kiyine. Tra una sostituzione e l’altra, Triestina e Trento continuano a lottare regalando ai quasi 1.100 spettatori una bella partita. All’88’ per Tabbiani ultimo cambio, fuori Triacca, entra Fedele. Al 91′ una gran parata di Matosevic salva il risultato ma un minuto dopo arriva la doccia fredda per l’Unione col gol di Valmonte che va a pareggiare.
Ancora una delusione ma i ragazzi di Tesser non hanno nulla da rimproverarsi, hanno dato tutto, purtroppo hanno guadagnato solo uno dei tre punti che avrebbero meritato.

POST PARTITA IN SALA STAMPA

Al termine della partita Triestina-Trento, sono intervenuti in sala stampa Attilio Tesser e Domen Crnigoj.

Tesser

“Soprattutto nel primo tempo abbiamo avuto almeno quattro palle gol nitide, pulite, sviluppate bene, ne abbiamo concretizzata solo una. Abbiamo poi un po’ subìto il loro ritorno nel secondo tempo pur concedendo poco o niente, a parte un tiro di Sangalli ad inizio secondo tempo e una grande parata di Matosevic al novantesimo. Il problema principale è stato quello di non aver davvero più cambi, senza difensori laterali, dovendo adattare a interni di centrocampo Kiyine e D’Urso, arretrando Jonsson basso a destra e togliendolo da metà campo dove ha un peso importante. Non c’era stavolta una panchina dalla quale attingere ma avevamo tenuto botta bene.

Spiace perché sinceramente in queste quattro partite qualche punto in più, anzi tanti punti in più, li avremmo meritati. Tuttavia coi se e coi ma non si va da nessuna parte, rimane la prestazione contro una squadra forte, facendo decisamente meglio noi soprattutto nel primo tempo, subendo poco e creando tanto. C’è grosso rammarico anche questa sera, è un anche che continua considerando le precedenti tre prestazioni.

Stiamo giocando con una buona pressione, fatta in modo forte e molto alta, l’abbiamo fatta a Vercelli per tre quarti di partita pagando un calo mentale dopo aver subìto un eurogol quando si stava giocando in una sola metà campo, per poi prenderne un altro subito dopo all’incrocio tirato senza nemmeno guardare. Stasera avete visto tutti com’è andata, la condizione atletica magari in qualcuno impiegato meno può aver un minimo influito, mancavano poi Ionita e Silvestri oltre allo stesso Moises, che avrei potuto inserire al posto di Silvestro senza togliere Jonsson dalla linea mediana. Ma non mi aggrappo a questo perché la prestazione è stata fatta, non è un calcio d’angolo al 93′ a cambiare quello che i ragazzi hanno fatto. Spiace perché quando fai buone partite nelle quali meriti molto di più e porti a casa poco, fa molto male.

Come si tiene la barra dritta dopo queste mazzate? Il gruppo la sta tenendo e prestazioni come quella di stasera lo certificano, così come quelle precedenti nelle quali singoli episodi hanno indirizzato l’esito finale. Ad esempio contro la Dolomiti Bellunesi l’arbitro mi ha detto che non era rigore, ne parla col quarto uomo e lo concede comunque a dieci minuti dalla fine e perdi, tutto ci stava meno che perdere ma non ci siamo mai abbattuti. Perché le prestazioni che stanno facendo questi ragazzi sono decisamente positive, lottano, ci provano fino in fondo, quindi vuol dire che la barra riusciamo a tenerla dritta. E ci deve essere ancora questa coesione, questa fiducia. Sappiamo benissimo quanto è difficile, ma sappiamo che abbiamo il dovere di onorare la maglia che indossiamo e sappiamo che è un dovere crederci, perché ci sono ancora i punti per raggiungere i playout.

Un po’ di fortuna in più per invertire il trend di risultati? Per me è più importante che continuino ad arrivare le prestazioni, perché quando queste ci sono, se si riesce a finalizzare un briciolo di più i risultati poi arrivano. Chiaramente anche un pizzico di sorte in più può aiutare, serve nella vita e serve anche nel calcio ma non è su quello che dobbiamo basarci, dobbiamo basarci sulle prestazioni e una volta fatte puoi sperare che arrivi anche l’episodio favorevole”.

Crnigoj

“Chi ci segue, chi ci guarda, sicuramente sa che i punti conquistati dovrebbero essere molti di più, ma alla fine è il rettangolo di gioco che conta e stiamo facendo abbastanza fatica pur dominando le partite. Peccato per tutti i punti persi, perché secondo me la penalizzazione sarebbe stata tranquillamente già azzerata. Questo sicuramente ci avrebbe reso le cose più facili rispetto alla situazione attuale.

Oggi sicuramente la squadra era molto corta a livello di panchina ma chi entra però secondo me deve spingere di più, i cambi loro nella partita di oggi sono quelli che hanno permesso loro di rimontare. Noi abbiamo ricevuto un contributo un po’ più molle, quindi bisogna guardarsi dentro individualmente valutando se ognuno stia facendo il massimo delle sue possibilità.

Le prestazioni sono comunque in costante crescita a partire dalle occasioni create, non stiamo però portando sufficienti punti a casa ed è questo che conta, quando meriti molto di più e porti a casa poco fa particolarmente male. A volte sarebbe bello in un certo senso giocare male e portare a casa il risultato pieno, giocassi male sarebbe più semplice andare a trovare gli aspetti sui quali migliorare. Qui c’è poco da dire per trovare questi aspetti, c’è da lavorare e basta, spingere ogni allenamento più forte possibile, le partite passano e bisogna iniziare a vincere”.