Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova ed è proprio quello che emerge scorrendo i risultati di tre atleti della Trieste Atletica. In una disciplina che nella narrativa spesso è meno sotto i riflettori a Trieste, la marcia, brilla di luce propria. Questo grazie alla passione, alla determinazione e ai sogni di tre protagonisti: Luigi Reis, Emiliano Brigante e Alessio Coppola.
Abbiamo intervistato l’ex atleta professionista ed olimpionico Diego Cafagna, ora fiduciario tecnico regionale e tecnico del monitoraggio del talento sportivo della Fidal Nazionale, per parlare di questi tre ragazzi, punti di riferimento della società gialloblù e anche della Nazionale. La parola d’ordine di questa intervista è stata “perseveranza” che in una disciplina aerobica, come ci ha spiegato Cafagna, dove niente è lasciato al caso, la quantità dei chilometri fatti in preparazione fa la differenza.

Partendo dall’atleta più anziano, Luigi Reis, la perseveranza e la costanza sono stati i suoi cavalli di battaglia fin da subito. Ha avuto dei piccoli miglioramenti costanti che sono sfociati all’exploit che abbiamo visto nel 2025: convocazione agli Europei under 23 di Bergen e il record regionale assoluto sui 10 Km.
Emiliano Brigante è un grandissimo atleta che ha avuto la pazienza di migliorarsi nel tempo sotto molti aspetti, correggendo anche i dettagli più piccoli, per poi riuscire a fare la differenza ottenendo la medaglia d’argento agli Europei under 23 di Bergen e riuscendo ad entrare nel panorama professionistico con l’arruolamento all’Aeronautica Militare.

Alessio Coppola è il più giovane dei tre, ed è entrato a far parte di un gruppo sportivo militare già in quarta superiore, le Fiamme Oro di Padova, dimostrando motivazione e un talento da grande prospetto. Assieme a lui, tramite il progetto Pista, i risultati che ha ottenuto nei vari test fisici hanno sorpreso anche i tecnici delle Fiamme Oro, poiché i valori erano paragonabili ai migliori velocisti d’Italia. Queste qualità, unite alle sue doti di resistenza e di adattamento al sacrificio, gli permettono di avere una prospettiva di continuo miglioramento che ci fa ben sperare.Per quanto riguarda la società di appartenenza, la Trieste Atletica, ha fatto dei bellissimi sforzi per far sì che questi atleti potessero performare al meglio. Ha investito molto e i ragazzi ne sono molto grati. Io stesso, come tecnico, so quanto sia importante avere una società che poi ti permetta di diventare un atleta professionista. La Trieste Atletica è stata brava ad unire le forze di più società e di più tecnici in uno spirito comune finalizzato al presente e al futuro dell’atleta.”