Nel 2025 il progetto AUTISMOVEMENT® ha proseguito e rafforzato il proprio percorso all’interno di Fondazione ProgettoAutismo FVG, con l’obiettivo di promuovere il benessere psicofisico e l’autonomia di giovani adulti con autismo attraverso programmi personalizzati di educazione fisica adattata. Dopo i risultati incoraggianti ottenuti nel 2024, il progetto ha ampliato il numero dei partecipanti, coinvolgendo in modo continuativo 14 ragazzi, e ha esteso le attività anche al lavoro sul distretto corporeo superiore, integrando nuovi protocolli dedicati a braccia, spalle e tronco. Questo sviluppo è stato possibile anche grazie al sostegno fondamentale di Fondazione Friuli, che ha creduto nella crescita e nel valore del progetto.

Le attività si sono svolte presso PA FVG con il supporto di un’équipe multidisciplinare composta da professionisti dell’ambito motorio, psicologico e osteopatico. Nel corso dell’anno è stato inoltre affiancato al progetto un tirocinante laureando in Scienze Motorie, oggi collaboratore stabile due volte alla settimana, con il compito di coordinare e monitorare i programmi di attività fisica adattata, contribuendo a garantire continuità e personalizzazione negli interventi.

«AUTISMOVEMENT® non è solo un progetto sportivo, ma un percorso di crescita e consapevolezza per i nostri ragazzi e per le loro famiglie. Il movimento diventa uno strumento per conoscersi, per sentirsi capaci, per rafforzare l’autonomia e la fiducia in sé. Vedere i progressi, anche piccoli ma costanti, è la conferma di quanto sia importante investire in interventi strutturati, competenti e pensati davvero sulle persone. Il sostegno di Fondazione Friuli è stato determinante per permetterci di consolidare e sviluppare questo percorso», dichiara Elena Bulfone, Presidente della Fondazione ProgettoAutismo FVG.

Una delle principali novità del 2025 è stata l’introduzione di schede motorie specifiche per gli arti superiori, strutturate attraverso esercizi di lancio, passaggi, lavori di tenuta e attività di coordinazione, svolti con sostegni visivi e materiali diversificati come bastoni, bilancieri e palle sensoriali. Gli esercizi sono stati pensati per sviluppare forza, mobilità e controllo del gesto, con particolare attenzione alla postura e all’accompagnamento motorio, prevedendo sempre un supporto diretto dell’operatore e adattamenti in base alle capacità della singola persona.

Accanto all’attività motoria, nel 2025 è stato introdotto l’utilizzo della palla interattiva Orbita, uno strumento sensorizzato che restituisce un feedback visivo immediato attraverso il cambio di colore in relazione alla pressione esercitata. La palla permette inoltre di monitorare parametri come forza, velocità di esecuzione e tempi di reazione tramite app dedicata, diventando un supporto importante sia nella fase di valutazione sia nella personalizzazione delle schede di lavoro. Questo strumento si è rivelato utile anche per aumentare il coinvolgimento e la motivazione dei ragazzi durante le sessioni.

Grande attenzione è stata riservata anche alla formazione di operatori e genitori, attraverso incontri teorico-pratici condotti con l’osteopata, dedicati alla trasmissione di strumenti concreti per proseguire le attività motorie anche a casa. A conclusione del percorso formativo, a ciascun partecipante è stata consegnata una chiavetta USB contenente il materiale illustrato durante gli incontri, comprensivo di schede esercitative e linee guida. Il coinvolgimento attivo delle famiglie ha favorito una maggiore continuità delle buone pratiche anche al di fuori del contesto strutturato, rafforzando gli effetti positivi del percorso.

Le osservazioni raccolte nel corso dell’anno indicano miglioramenti nella mobilità articolare, nella coordinazione del tronco e degli arti superiori e nella partecipazione alle attività proposte, con ricadute positive anche sull’autonomia e sull’adesione al lavoro motorio. Il 2025 ha rappresentato così una fase di consolidamento e ampliamento del progetto, rafforzandone la qualità, la sostenibilità nel tempo e il valore per le persone coinvolte e le loro famiglie, confermando il movimento come strumento concreto per favorire benessere, autonomia e qualità della vita nelle persone con autismo.