“Fare Università” in un contesto politico, sociale ed economico incerto. È la sfida che la Rettrice Donata Vianelli lancia in occasione della sua prima Cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2025/26, il 102° dell’Università di Trieste.
“Visione, strategia e pragmatismo saranno i principi guida dei prossimi sei anni di rettorato, un approccio capace di affrontare con lucidità l’incertezza del futuro – ha esordito la Rettrice – la nostra energia più grande è l’orgoglio di appartenere a questo ateneo, orgoglio ricambiato da un territorio che ci riconosce presenza essenziale per il suo sviluppo culturale, sociale ed economico”.
Il valore del rapporto con il territorio e il contesto internazionale è stato testimoniato con forza dalla presenza alla cerimonia dell’Ambasciatrice d’Italia in Francia Emanuela D’Alessandro, a cui è stata affidata la Lectio magistralis “Italia, Francia, Europa: diplomazia in azione”.

“È un grandissimo onore essere qui a Trieste, una città che, come ho potuto apprezzare negli anni che ho trascorso da Ambasciatrice d’Italia a Zagabria, porta impressa nella propria identità la vocazione al dialogo e all’apertura internazionale, “città-frontiera” per eccellenza, crocevia di popoli, culture e commerci, punto d’incontro tra diverse anime dell’Europa e del Mediterraneo, tra Nord e Sud, tra Est e Ovest – ha sottolineato l’Ambasciatrice – una città che si candida a fungere da snodo fondamentale dell’India-Middle East-Europe Economic Corridor, il Corridoio IMEC, concepito per collegare logisticamente India, Paesi del Golfo, Egitto, Israele e Mediterraneo, sul quale proprio qui a Trieste il nostro Ministero prevede di organizzare un grande evento l’anno prossimo”.
I temi – chiave del percorso rettorale di Vianelli saranno non solo internazionalizzazione, ma anche digitalizzazione, sostenibilità ed edilizia universitaria, tenendo ricerca e rapporto con gli studenti al centro. Internazionalizzazione e rapporto con il territorio
La decisa ripresa della mobilità studentesca e l’ampliamento delle collaborazioni scientifiche internazionali lanciano segnali positivi: la strategia futura sarà orientata a investire in cooperazione intesa non solo come sostegno, ma anche come leva per la ricerca e la didattica, promuovendo reti internazionali e contribuendo alla diffusione di una cultura di pace e giustizia sociale.
Tra le azioni già in atto, da ricordare l’ospitalità offerta a studiosi di Paesi a rischio, i progetti di supporto ai migranti sul territorio locale, gli interventi in Africa dedicati all’educazione STEM, il supporto alla diffusione in quelle zone della chirurgia mininvasiva sostenibile e ai temi dei cambiamenti climatici, dei conflitti e delle migrazioni. Sono stati inaugurati inoltre nuovi progetti di cooperazione in Tanzania, Etiopia e Rwanda. L’Ateneo si sta infine attivando per accogliere nuovi studenti palestinesi. Per quanto riguarda il rapporto con il territorio, UniTS inaugurerà una nuova fase puntando a un dialogo più attivo e sistematico con imprese, enti e istituzioni. Pur rimanendo una Research University, l’Ateneo riconosce che la ricerca più avanzata nasce dall’incontro tra competenze accademiche e bisogni reali, e che la conoscenza prodotta deve tradursi in valore per la comunità. Investirà sul trasferimento tecnologico, rafforzando la sua presenza nei luoghi in cui si costruisce lo sviluppo, attraverso accordi quadro, convenzioni strategiche, progetti congiunti e promuovendo iniziative con impatto concreto sul territorio.
Digitalizzazione
Intelligenza artificiale e Data Science sono state consolidate sia nell’offerta formativa che in un’attività scientifica di alto profilo riconosciuta a livello internazionale. Guardando al futuro, l’Ateneo intende rafforzare ulteriormente il proprio impegno nella diffusione della cultura digitale, del dato, dell’intelligenza artificiale e della cybersicurezza, promuovendo percorsi formativi e iniziative di educazione rivolti non solo alla comunità universitaria, ma anche al contesto sociale ed economico. “Da subito abbiamo dato forte sostegno alla costituzione di Agorai Innovation Hub, un ecosistema formato da realtà d’eccellenza per promuovere lo sviluppo di start-up, l’attrazione di talenti e una progettualità innovativa nel campo dell’Intelligenza Artificiale”, ha ricordato Vianelli.
Sostenibilità
Nell’anno accademico appena avviato, l’Ateneo vanterà i primi laureati del Corso di Laurea Magistrale in “Engineering for the Energy Transition”, che valorizza anni di ricerca avanzata nel settore energetico in un percorso multidisciplinare pensato per rispondere alle priorità europee e nazionali della transizione verde. Un altro esempio significativo di investimento in sostenibilità è il nuovo Laboratorio ELISA, coordinato dal Centro Ciamician e dedicato alle tecnologie per lo stoccaggio dell’energia: un’infrastruttura che integra sei Dipartimenti e rafforza la capacità UniTS di contribuire a un futuro energetico sostenibile.
Edilizia universitaria
La struttura policentrica dei campus dell’Ateneo a Trieste (da Piazzale Europa a Città Vecchia passando per San Giovanni, Porto Vecchio e i futuri ampliamenti a Cattinara), a Gorizia, Pordenone e Portogruaro, pone delle sfide a cui si è già iniziato a rispondere con azioni di razionalizzazione, riorganizzazione, accorpamento e decongestionamento. Parallelamente avanzano progetti strategici, grandi cantieri e interventi di restauro, riqualificazione e refitting, condotti anche con l’importante contributo di Fondazione CRTrieste.
Ricerca
UniTS sta proseguendo in modo importante negli investimenti e nel rinnovo delle infrastrutture di ricerca, condizione essenziale per mantenere la sua capacità competitiva e di attrarre ricercatori di alto livello. Da segnalare i due nuovi spettrometri per la Risonanza Magnetica Nucleare, acquistati con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, e il ruolo di sostegno economico su questo tema di Fondazione CRTrieste, Fondazione Beneficentia Stiftung e le Fondazioni Benefiche Alberto e Kathleen Casali. Nel prossimo futuro l’Ateneo valorizzerà le chiamate dirette di docenti di chiara fama, tra cui alcuni vincitori di prestigiosi bandi ERC e FIS, e la partecipazione a bandi competitivi internazionali.
Didattica innovativa
Il costante aumento delle immatricolazioni trova ragione anche nell’offerta formativa in costante aggiornamento. Nel 2026 UniTS offrirà un nuovo corso dedicato alla Didattica della Matematica e della Fisica, per la formazione dei futuri insegnanti. Saranno inoltre lanciati i primi corsi online aperti e massivi, inseriti in un catalogo digitale, ampliando così le forme di apprendimento e le opportunità di aggiornamento per laureati e professionisti. Tra le sfide future spicca l’impegno nell’innovazione della didattica. Si tratta di una sfida culturale che risponderà al cambiamento generazionale degli studenti, ai loro stili cognitivi e alle loro aspettative, coniugando le potenzialità offerte dalla digitalizzazione con le nuove tecnologie e l’AI: una sfida che richiederà ai docenti di rivedere schemi, modelli e pratiche tradizionali.
Anche l’Ambasciatrice D’Alessandro ha voluto rivolgere alla comunità studentesca un augurio per il nuovo anno accademico, ricordando al contempo il suo ruolo istituzionale in un luogo simbolo di collaborazione: “Il nostro compito di diplomatici in Francia è in definitiva questo: non solo promuovere l’interesse dell’Italia nelle sue molteplici declinazioni, ma anche mantenere viva l’armonia tra due dei Paesi più importanti al mondo, renderla un motore dell’Europa e dell’Occidente e, così facendo, contribuire a offrire ai giovani – a partire da quelli che studiano in questo Ateneo, ai quali auguro dal profondo del cuore, così come a tutti voi docenti, un eccellente anno accademico – un orizzonte di pace, di libertà e di opportunità condivise”.
Hanno partecipato alla cerimonia il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il Presidente del Consiglio degli Studenti, Morgan Baliviera e il Rappresentante del Personale Tecnico-Amministrativo, Salvatore Dore. La prolusione è stata affidata a Renata Longo, Ordinaria di Fisica per le Scienze della Vita, l’Ambiente e i Beni Culturali del Dipartimento di Fisica, “Oltre il grigio: i colori dei raggi X”.Nel corso della cerimonia sono stati anche assegnati i premi a studenti e matricole meritevoli, grazie ai contributi della Fondazione Università degli Studi di Trieste (FUST) e della Fondazione CRTrieste. Esecuzioni vocali e strumentali a cura di Coro e Orchestra dell’Università degli Studi di Trieste, direttore M. Riccardo Cossi.
L’INTERVENTO DEL SINDACO ALLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO 2025/2026
Magnifica Rettrice, Donata Vianelli,Governatore della Regione FVG, Massimiliano Fedriga,Presidente del Consiglio degli Studenti, Morgan Baliviera,
Rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Salvatore Dore,Autorità accademiche e civili,Docenti,Carissime studentesse e studenti,è per me un grande onore porgere, a nome della Città di Trieste, il più caloroso saluto in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università degli Studi di Trieste. Questo appuntamento non è soltanto un rito formale, ma un momento di forte valore civile, culturale e simbolico: qui celebriamo la forza della conoscenza, l’impegno verso il futuro e la fiducia che riponiamo nelle nuove generazioni.

Trieste da sempre vive in simbiosi con la sua Università. Negli ultimi anni abbiamo visto questo Ateneo crescere in modo significativo: aumentano gli iscritti, si amplia l’offerta formativa, si rafforza la qualità della ricerca. È una crescita che non sorprende: questa è una città che ha nel suo DNA l’apertura, la curiosità, la spinta verso il sapere. E l’Università è uno dei suoi motori più preziosi.
Viviamo però in un tempo complesso, attraversato da trasformazioni così rapide da cambiarci ogni giorno. Le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale, la digitalizzazione stanno ridisegnando il nostro modo di vivere, lavorare e pensare. Sono strumenti straordinari, ma – come ogni grande conquista umana – portano con sé anche dei rischi. Rischi che non nascono dalle tecnologie in sé, ma da un uso inconsapevole, superficiale, passivo.
Per questo oggi, più che mai, dobbiamo difendere e promuovere il valore del saper fare e soprattutto del saper pensare. L’Università è il luogo in cui si impara a governare il cambiamento, a non subirlo. È qui che si formano menti critiche, capaci di leggere la complessità, di innovare senza perdere il senso dell’umano, di sfruttare la potenza di nuovi strumenti senza lasciarsi appiattire da essi. E questo è un patrimonio irrinunciabile.
Trieste è città internazionale per storia e vocazione. Non posso quindi non ricordare l’importanza degli scambi europei e mondiali tra studenti, ricercatori e atenei. Erasmus, le collaborazioni scientifiche, le reti di ricerca sono ponti straordinari: favoriscono l’incontro tra culture, alimentano l’integrazione, ampliano i nostri orizzonti. In un mondo che ha ancora troppi muri, l’Università resta uno dei pochi luoghi in cui i ponti si costruiscono ogni giorno.Infine, permettetemi di sottolineare un aspetto che considero fondamentale: nelle vostre aule, nei laboratori, nei corridoi di questa Università si stanno formando le donne e gli uomini che guideranno il nostro Paese nei prossimi decenni. La futura classe dirigente nascerà da qui, dalla qualità degli studi ma anche dalla qualità dell’esperienza umana che l’Ateneo saprà offrire. Come Sindaco, e come cittadino, non posso che guardare con grande fiducia al contributo che questi giovani daranno alla nostra comunità.A tutti voi – docenti, ricercatori e soprattutto studentesse e studenti – rivolgo l’augurio più sincero: che questo nuovo anno accademico sia un tempo di crescita, di entusiasmo, di impegno e di scoperte. Trieste è con voi, e la vostra Università è una delle sue più grandi ricchezze.
Buon anno accademico a tutti.
