Ottimo bilancio per la settima edizione di Farmer & Artist 2025, la manifestazione che questo fine settimana (6 e 7 dicembre) ha animato lo storico Mercato Coperto di Trieste con i sapori e i profumi del territorio. L’evento è stato impreziosito quest’anno anche dalle cene gourmet guidate da chef dell’Alleanza Slow Food – da Mimì e Cocotte con Giovanna Abbondanza e Paolo Betti e allo Zinzendorf di Opicina con Domenico Scotto, Alessandro Rosato e Galdino Zara, storico protagonista e fondatore del movimento Slow Food – dalla presentazione della Guida Slow Wine 2026 all’Antico Caffè San Marco e dalla degustazione “Vini di Pietra” alla Bottiglia Volante.

Oltre 6.000 persone hanno partecipato alle anteprime e affollato il Mercato Coperto nel fine settimane per visitare gli stand dei 50 produttori (20 Presìdi Slow Food e 9 aziende con certificazione bio) provenienti da Trieste, Carso, Istria, Quarnero, Slovenia, Croazia, Friuli, Lombardia, Veneto e, novità di quest’anno, anche dall’Austria. L’evento, organizzato dal GAL Carso – LAS Kras insieme al Comune di Trieste, Slow Food Italia e Campagna Amica, ha offerto ai visitatori un’occasione unica per scoprire le eccellenze enogastronomiche locali, partecipare a degustazioni e laboratori, e assistere a spettacoli musicali.«Siamo estremamente soddisfatti – ha dichiarato il coordinatore dell’evento, Enrico Maria Milič – che migliaia tra triestini e turisti abbiano visitato il Mercato Coperto, rendendolo un luogo così vivace durante la manifestazione. Questo grande evento enogastronomico di qualità, che quest’anno si è esteso per una settimana intera, ha trasformato la città e il suo storico Mercato Coperto in un crocevia internazionale di sapori, culture e sostenibilità. L’intera settimana è stata arricchita dalle ‘anteprime’, una serie di appuntamenti che, dal 1 al 5 dicembre, hanno reso il Friuli Venezia Giulia la casa internazionale dello slow food. Tale successo è la prova che Trieste può e deve avere al suo centro un’offerta di cibo locale di alta qualità, eccellente dal punto di vista organolettico e realizzato in modo sostenibile. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni pubbliche e le aziende del nostro territorio di confine per sviluppare, all’interno del Mercato Coperto e oltre, tutto ciò di cui la filiera corta ha bisogno. La città necessita di nutrirsi in maniera sana, per il benessere del corpo e dello spirito.»

«Abbiamo notato – ha aggiunto Milič – che la gente è tornata appositamente a trovare gli agricoltori locali memori anche dell’esperienza dell’anno precedente, con un entusiasmo palpabile. È chiaro che la città apprezza sinceramente questa iniziativa così come la qualità dei prodotti offerti, davvero particolari e ricercati. Le persone hanno risposto in maniera convinta anche perchè incuriosite dalle nuove e stimolanti novità enogastronomiche che in qualche modo rispondono alle mille personalità che definiscono Trieste, città di confine, per sua natura un crocevia di identità diverse. E proprio questo mix, questa stratificazione di sapori e culture è ciò che stuzzica la curiosità e rende l’esperienza unica. Il successo di questa iniziativa è la prova che Trieste è pronta ad accogliere e valorizzare la sua ricchezza agricola e culinaria e ad aprirsi alle persone, ai sapori e alle particolarità della nostra regione transfrontaliera.»

Farmer & Artist si conferma un appuntamento di richiamo per la città di Trieste, un’occasione per valorizzare il territorio e promuovere un’alimentazione sana e sostenibile.