VISITE LIBERE FINO AL 25 GENNAIO.

Inaugurata nella mattinata di oggi, sabato 13 settembre, alla presenza del primo cittadino del Comune di Valvasone Arzene – il sindaco Fulvio Avoledo – l’esposizione allestita nel Castello visitabile fino al 25 gennaio 2026, dedicata ai “Libri liturgici della tradizione friulana”. Una selezione di messali romani, breviari, antifonari e altri testi liturgici – fra manoscritti e pubblicazioni a stampa – dal Seicento al Novecento, che generazioni di fedeli hanno sfogliato nel tempo, pagine che schiudono un patrimonio di arte tipografica e arte decorativo-illustrativa, con le incisioni in acquaforte, e sono viva testimonianza del valore della fede, filo rosso della 34^ edizione del festival di musica sacra che ha ispirato la mostra di Valvasone, promossa dal Centro Iniziative Culturali Pordenone con Presenza e Cultura, in collaborazione con il Comune di Valvasone.

Al taglio del nastro sono intervenuti oggi anche il presidente del Centro Iniziative Culturali Pordenone Fulvio Dell’Agnese, con i curatori e studiosi Giancarlo Pauletto e Matteo Giro. I Libri Liturgici provengono dall’Archivio del Museo di Arte Sacra della Diocesi di Concordia-Pordenone e sono stati scelti fra manoscritti e libri a stampa dal XVII al XX secolo.

Nel corso dell’inaugurazione un intermezzo musicale è stato proposto dalla violista Milena Petkovic, componente dell’Orchestra sinfonica del Friuli Venezia Giulia. Adesso l’esposizione si apre liberamente al pubblico nelle giornate del giovedì (9/12) e da venerdì a domenica (9/12.30, 14/17.30).

La selezione espositiva riporterà idealmente il pubblico a Venezia, centro propulsore di una tradizione editoriale europea legata ai libri sacri, ma non solo: «tre edizioni in mostra – ha spiegato Matteo Giro – risultano pubblicate fra San Vito al Tagliamento e Portogruaro.

Sotto il profilo artistico, il nome più ricorrente nelle firme delle illustrazioni è quello dei Piccini, la famiglia di incisori veneziani capitanata da suor Elisabetta (1644-1734), la celebre monaca del convento di Santa Croce di Venezia, autrice dell’Annunziazione nel Missale veneziano del 1696 esposto a Valvasone».

«I frontespizi dei messali in mostra – ha aggiunto Giancarlo Pauletto – testimoniano il rapporto tra arte della stampa e arte dell’illustrazione, pagine dal fascino antico che ritroviamo anche incorniciate in alcune botteghe di antichità. Un frontespizio più recente (1962), affiancato dall’illustrazione di un Ultima Cena, risulta apprezzabile sotto il profilo dell’arte tipografica».