La Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e il Comune di Gradisca d’Isonzo sono lieti di annunciare un evento speciale dedicato a una pagina straordinaria della storia culturale del territorio.

L’iniziativa nasce per celebrare l’80° Anniversario della presenza del Teatro alla Scala di Milano a Gradisca d’Isonzo. Il momento clou si terrà martedì 30 dicembre 2025, alle ore 20.30, quando il Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo ospiterà la messa in scena dell’opera buffa “La Serva Padrona” di Giovanni Battista Pergolesi.

Nell’estate del 1945, in un momento segnato dalla fine del secondo conflitto mondiale e dalla necessità di ricostruzione morale oltre che materiale, Gradisca d’Isonzo divenne protagonista di un evento storico eccezionale. A causa dei bombardamenti che avevano colpito la sede milanese, il Teatro alla Scala trasferì temporaneamente la sua attività nella cittadina isontina tra giugno e fine agosto. Fu allestito un imponente teatro all’aperto da 3.000 posti dove esordirono nomi che avrebbero fatto la storia della lirica mondiale, come Mario Del Monaco e Giulietta Simionato.

Per onorare questa ricorrenza, si è scelto di portare in scena “La Serva Padrona” (1733), capolavoro di Pergolesi e titolo fondativo dell’opera buffa. La produzione è curata dall’Associazione Thomas Schippers con la regia di Dario Ponissi e la direzione musicale del M° Carlo Grandi alla guida dell’Orchestra Thomas Schippers.

“Questa iniziativa – ha dichiarato la Presidente della Fondazione Carigo Roberta Demartin – non intende soltanto valorizzare la memoria storica, ma si propone come un vero motore di sviluppo culturale per il presente. La Fondazione si conferma ancora una volta un punto di riferimento per la diffusione della cultura nelle nostre comunità.”

«Ringraziamo la Fondazione Carigo – ha aggiunto il Sindaco di Gradisca d’Isonzo Alessandro Pagotto – per aver voluto celebrare insieme una pagina di storia che nel 1945 diede lustro e visibilità nazionale a Gradisca d’Isonzo, accogliendo il Teatro alla Scala in un momento cruciale per il Paese. Come Comune abbiamo fortemente voluto questo appuntamento per ricordare quella ricorrenza e trasformare oggi quella memoria in un’esperienza viva, condivisa e accessibile, riportando l’opera a teatro e rendendola gratuita. Ci fa particolarmente piacere che la Fondazione abbia colto questa esigenza e scelto di organizzare con il Comune un’iniziativa capace di valorizzare il nostro patrimonio culturale e di parlare alla comunità.»

Il cast d’eccezione vede protagonisti Mara Corazza (soprano) nel ruolo di Serpina, Eugenio Leggiadri Gallani (basso) nel ruolo di Uberto, Luca Facciolà nel ruolo dell’attore non cantante Vespone e al clavicembalo il Maestro Alberto Busettini.Oltre allo spettacolo serale del 30 dicembre, gli organizzatori hanno voluto offrire alla cittadinanza un’opportunità unica di avvicinamento all’opera.

Lunedì 29 dicembre 2025, sempre al Teatro Comunale, si terrà un pomeriggio di approfondimento a ingresso libero:

Ore 15.00: Introduzione a cura di Alessandro Pagotto e Marco Zanolla, seguita da un incontro/conferenza con Paolo Sonson e Carlo Grandi sulla ricorrenza dell’80° anniversario.

Ore 16.00: PROVA APERTA. Il pubblico potrà assistere in anteprima alle fasi preparatorie dello spettacolo, scoprendo i “dietro le quinte” della produzione operistica.

Questa iniziativa non intende solo valorizzare la memoria storica, ma vuole essere un motore di sviluppo culturale per il presente. La scelta di un’opera agile, brillante e di durata contenuta mira a coinvolgere un pubblico eterogeneo: non solo gli appassionati, ma anche famiglie, giovani e visitatori presenti per le festività. Il Teatro Comunale di Gradisca, con la sua dimensione raccolta, offre le condizioni ideali per godere di questa perla del teatro musicale, mantenendo quel rapporto diretto tra artisti e pubblico che è il cuore dell’esperienza teatrale.

L’ingresso per entrambi gli appuntamenti (prova aperta del 29 dicembre e spettacolo del 30 dicembre) è libero e gratuito, senza necessità di prenotazione, fino a esaurimento posti.