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PRESSO L’IRCI/MUSEO ISTRIANO DI TRIESTE LA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA “ISTRIA SUI SENTIERI DELLE ORCHIDEE”

Inserito da Paolo Bencich | Mar 3, 2025 | Cultura | 0 |

PRESSO L’IRCI/MUSEO ISTRIANO DI TRIESTE LA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA “ISTRIA SUI SENTIERI DELLE ORCHIDEE”

Venerdì 7 marzo, alle ore 17.30, presso l’IRCI/ Museo Istriano di via Torino n. 8 verrà presentata una guida che tramite le orchidee spontanee vi porterà alla scoperta di alcune aree naturali dell’Istria, quella penisola dalle tantissime storie antiche, che tra Italia, Slovenia e Croazia abbraccia l’Alto Adriatico, dal Golfo di Trieste a quello del Quarnero.

È questo in sintesi lo scopo della nuova guida Istria sui sentieri delle orchidee edita dalla Ediclo di Portogruaro che ha visto la collaborazione dell’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata di Trieste, sempre attivo nel suo compito di promuovere iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale istriano.  Sono oltre settanta le specie di orchidee spontanee, anche endemiche, presenti in alcune aree dell’Istria che il muggesano Loris Dilena, da oltre cinquant’anni segue sul campo studiandone l’evolversi dinamico della loro presenza.

Nella guida Dilena ha prodotto delle semplici immagini e delle schede di identificazione che, per gli interessati, rimandano naturalmente a manuali più elaborati. Nei luoghi più rappresentativi e meno fragili di questa presenza floreale il triestino Diego Masiello ha illustrato una decina di itinerari, da percorrere a piedi o in bicicletta, su tracciati già dotati di segnavia ufficiali, collegando tra loro anche un po’ di storia, cultura, natura, testimonianze e curiosità. Poi Nicola Bressi, Deborah Arbulla, Sara Bensi, Livio Dorigo, Stefano Furlani, Christian Gallo e Paolo Paronuzzi hanno collaborato, con alcune loro brevi note, a segnalare altre peculiarità del territorio. Sono dei percorsi, messi in mappa dal cartografo Cesare Tarabocchia e corredati da immagini scattate da vari fotografi, che attraversano sempre ambienti modellati dall’operato millenario e faticoso di generazioni di uomini e di donne che in Istria hanno trovato casa; itinerari che possono svelare all’attento escursionista, molteplici diversità di colori, di profumi e di lingue.

I percorsi iniziano dai colli di Muggia, con il suo santuario millenario per passare al ciglione carsico, affiancando sulle falesie di Popecchio/Podpeč un’antica torre d’avvistamento. Si prosegue nel Carso di Buie/Buje tra vaste campagne, praterie umide protette e resti di mulini ad acqua e case abbandonate. Tra i castelli medievali e i territori di Valle/Bale e Sanvincenti/Svetvinčenat, ecco l’inquietante Monte delle Forche e l’area boscata del Tondolon con la sua chiesetta a picco sulle rocce. Poi a sud, l’area protetta sul mare di Capo Promontore/Premantura tra impronte di dinosauri e fragranze mediterranee che si ritrovano ancora nei boschi di leccio di Sissano/Šišan, attorno alla fortezza del Monte Madonna. Si passa ai Monti dei Caldiera e ai pascoli profumati di Fianona/Plomin e ancora più in su, alle falde del Monte Maggiore/Učka, nel paesetto più elevato dell’Istria, dove lavorano gli ultimi pastori e casari. Dalla costiera liburnica un’altra salita sui vecchi pascoli dalle poche case di Sant’Elena/Sveta Jelena fino a un avveniristico bivacco-osservatorio e infine un tuffo nelle faggete della Ciceria, ai bordi del Bosco di Apriano/Veprinac, regno indiscusso dei grandi mammiferi. Sono tutte aree di grande pregio naturalistico, alcune protette dalla rete europea Natura 2000 che abbisognano, come scrivono anche i due autori, di una attenta salvaguardia e rispetto sia da parte di chi ci abita, sia di chi le frequentano solo occasionalmente.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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