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MONFALCONE GEOGRAFIE FESTIVAL CHIUDE CON IL MUSICISTA E PER L’OCCASIONE SCRITTORE RED CANZIAN. INOLTRE, LE VOCI DI ANGELO FLORAMO, GINEVRA LAMBERTI, MARZIO G. MIAN, TOMMASO CERNO E MOLTI ALTRI

Inserito da Paolo Bencich | Mar 29, 2025 | Cultura | 0 |

MONFALCONE GEOGRAFIE FESTIVAL CHIUDE CON IL MUSICISTA E PER L’OCCASIONE SCRITTORE RED CANZIAN. INOLTRE, LE VOCI DI ANGELO FLORAMO, GINEVRA LAMBERTI, MARZIO G. MIAN, TOMMASO CERNO E MOLTI ALTRI

Il compositore e musicista Red Canzian, icona del pop italiano e per l’occasione autore di un emozionante, gli scrittori Angelo Floramo, Ginevra Lamberti, Pietro Spirito, Marzio G. Mian, i giornalisti Tommaso Cerno, Paolo Patui, Donatella Tretjak e Guido Barella sono protagonisti dell’ultima giornata del Festival Letterario Monfalcone Geografie che domani, domenica 30 marzo, si congeda dalla 7^ edizione, salutata in questi giorni da un pubblico generoso e da un frequentissimo tutto esaurito per gli eventi programmati al Geo-Villaggio di Piazza della Repubblica. Cinque giornate che hanno incrociato le riflessioni di oltre 50 voci del pensiero, della letteratura e del giornalismo del nostro tempo, proponendosi come vasto osservatorio sullo “status vivendi” di un pianeta in fibrillazione. Ideato e promosso dal Comune di Monfalcone, il Festival anche quest’anno è organizzato in partnership con Fondazione Pordenonelegge.it, a cura di Gian Mario Villalta, Alberto Garlini, Valentina Gasparet e Roberto Covaz. Info e programma geografiemonfalcone.it

Evento culminante della giornata conclusiva di Monfalcone Geografie Festival, domani alle 18 nello Spazio Nord di Piazza della Repubblica, sarà l’incontro con l’artista Red Canzian, per sfogliare insieme a lui un libro che schiude le sue tante esistenze, musicali e non solo: Centoparole per raccontare una vita, pubblicato da Sperling&Kupfer, è un racconto intenso e personale, nel quale l’artista si misura con le parole che hanno segnato il suo modo di essere e di intendere la vita. Al festival ne parlerà domani con la co-curatrice Valentina Gasparet, allargando lo sguardo agli eventi che ha vissuto sul palco e fuori, ai valori che lo ispirano, agli affetti nei quali trova rifugio e riparo e ai progetti che coltiva incessantemente con instancabile entusiasmo. Il suo desiderio, con questo libro, è soprattutto quello di arrivare al cuore oltre che alla testa del suo pubblico, per coinvolgere tutti in riflessioni ed emozioni profonde, attraverso suggestioni che inducono a sognare, credere e osare, sempre con passione, per provare a trovare un nuovo significato alla parola domani.

L’ultima giornata di Monfalcone Geografie 2025 festival si aprirà in mattinata tracciando le geografie suggestive e lontane dell’Est-Europa: si parte con le Storie dal confine dei giornalisti Guido Barella e Donatella Tretjak, pubblicate da Ediciclo, per viaggiare nei luoghi della Guerra Fredda, lungo il confine orientale d’Italia fra aneddoti, microstorie e curiosità che restituiscono il clima della Cortina di ferro, dove oggi comunità locali trasformano i confini in occasioni di scambio e convivenza (Spazio Sud ore 11). Con gli autori converserà il giornalista Francesco Viviani. E ci aspetta domani un altro viaggio ad est, stavolta lungo il Volga: è quello dello scrittore e giornalista Marzio G. Mian che in Volga blues (Feltrinelli) si addentra per seimila chilometri nella pancia, nel cuore e nell’anima della Russia, seguendo il fiume totemico della nazione. Sulle sue sponde si è radicata, infatti, la fede ortodossa dopo il crollo di Costantinopoli, è sorto l’impero zarista, si è affermato quello sovietico, si è consolidato il progetto neo-imperiale dell’autocrazia post-sovietica di Vladimir Putin. (ore 11.30 Spazio Nord): l’autore ne parlerà con l’interprete ed esperta di letteratura e cultura russa Laura Pagliara. C’è poi un Est più vicino a noi, quello della penisola balcanica, raccontata dallo scrittore Angelo Floramo, vincitore del Premio Nonino Risit d’Aur 2024: la sua Breve storia sentimentale dei Balcani (Bottega Errante) segue il Danubio dirigendosi verso Sarajevo, attraversando un affascinante melting di religioni, lingue e culture. Un itinerario che l’autore sfoglierà in dialogo con Gian Mario Villalta, co-curatore del festival (ore 15 Spazio Nord). E c’è poi la città di frontiera quasi per antonomasia, Trieste, che sarà raccontata attraverso il libro del giornalista e scrittore Pietro Spirito: nel recentissimo noir È notte sul confine (Guanda), disegna un intricato labirinto di storie, tra fantasmi del passato e servizi segreti. A Monfalcone Geografie il plot sarà dipanato in dialogo con il giornalista e scrittore Francesco De Filippo (ore 17.30, Spazio Sud). Di attualità si conversa domani con il direttore del quotidiano Il Tempo Tommaso Cerno: insieme al giornalista Alberto Terasso focalizzerà sul tema La febbre della democrazia. Che malattia ha l’Occidente e perché rischia di soccombere a dittature e fanatismo. Se il fenomeno oggi mostra una improvvisa accelerazione negli Stati Uniti d’America, dobbiamo chiederci se questo è davvero l’esaurimento dell’impulso che viene dai lontani principi costituzionali della Rivoluzione francese e dell’Indipendenza americana, oppure se siano le convulsioni di una diversa malattia a lungo incubata (ore 16.30 Spazio Nord). In una geografia “distopica” ci porterà invece la scrittrice Ginevra Lamberti con Il pozzo vale più del tempo (Marsilio): in dialogo con Alberto Garlini, co-curatore del festival, ci schiuderà luoghi della terra dove “la temperatura fluttua intorno ai cinquanta gradi, le coltivazioni stentano, il bestiame muore, in montagna c’è acqua ma non ci sono armi né medicinali, in pianura ci sono sia le armi che i medicinali, ma non ci sono né acqua né cibo” (ore 16 Spazio Sud). Profumano infine di umanità le curiose “storie minime” di sport che parlano di rialzarsi, resistere e non cedere alle convenzioni, affidate da Paolo Patui alle pagine di Contro. Dieci storie minime di sport, edite Bottega Errante. Attraverso le diverse esperienze, emerge una verità profonda: nello sport, la vittoria non è tutto. Il vero traguardo è la capacità di rialzarsi, di resistere, di non cedere alle convenzioni. L’autore ne parlerà con il giornalista Luca Marsi (ore 17 Casa delle Geografie).

E domani alle 10, da Piazza della Repubblica – Punto IAT, partirà la Passeggiata storica alla scoperta di Monfalcone, condotta da Andrea Ferletic. Una escursione lungo le vie del centro alla scoperta delle tracce del passato e dell’antica città murata medievale. Un percorso che, attraverso lo sviluppo della forma urbana e della toponomastica, porta alla scoperta della storia cittadina tra il Medioevo, la dominazione veneta e gli anni precedenti la Grande Guerra. Prenotazioni: [email protected] o 338-3772420 (anche Whatsapp). In caso di maltempo l’escursione sarà annullata.

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