Tra i relatori presente Marco Camisani Calzolari, divulgatore scientifico ed esperto AI e cybersecurity, volto noto di Striscia la Notizia e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
Il 06 giugno 2025 Treviso tornerà ad essere, per la seconda volta, la capitale italiana della protezione dei dati e della sicurezza informatica. Si terrà, all’Auditorium Fondazione Cassamarca a partire dalle ore 09:00, la seconda edizione di Data Protection Forum dal titolo “Normative e Cybersecurity: da vincolo a volano per la crescita della tua impresa”, evento dedicato a imprenditori, imprenditrici e manager volto a sensibilizzare sull’importanza di tutelare il patrimonio dati e i sistemi informatici di aziende ed enti pubblici. Ideato e organizzato da Proattiva Srl di Valentino Pavan, il Data Protection Forum è stato presentato questa mattina a Ca’ Sugana (Municipio di Treviso) da Valentino Pavan assieme a Mario Conte, Sindaco di Treviso, e Alessandro Manera, Vicesindaco. La seconda edizione del Forum ha ottenuto il patrocinio del Comune di Treviso e di Confapi Treviso. La seconda edizione si inserisce in un percorso di formazione e crescita della consapevolezza sul tema della protezione dei dati, avviato nel 2024 con la prima edizione del Data Protection Forum. L’obiettivo del Forum è sensibilizzare imprenditori, manager e dirigenti, fornendo loro strumenti concreti per affrontare con efficacia le sfide legate alla protezione dei dati e alla sicurezza informatica. Un impegno particolarmente urgente, alla luce della persistente sottovalutazione, da parte degli stessi, dell’attenzione e delle azioni necessarie per gestire quotidianamente questi aspetti in modo adeguato.
Il programma del Data Protection Forum
A dare il via al convegno, alle 09:00, saranno i saluti istituzionali del Comune di Treviso e l’introduzione alle tematiche da parte di Valentino Pavan. Successivamente interverrà, con un contributo video, Agostino Ghiglia, componente del Garante per la Protezione dei Dati Personali. Seguiranno gli interventi dal titolo: “Scopo e applicazione della normativa NIS2: obblighi e proporzionalità” a cura del Prefetto Milena Antonella Rizzi, Capo Servizio Regolazione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale; “Gli obiettivi da raggiungere tramite l’applicazione della NIS2 – necessità operative” a cura dell’Ing. Nicolò Rivetti di Val Cervo, Capo Divisione NIS dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e “Intelligenza Artificiale e impresa: il valore strategico di un’adozione consapevole. Come guidare l’innovazione tra regole, sicurezza e produttività” tenuto da Marco Camisani Calzolari, Divulgatore Scientifico ed Esperto AI e Cybersecurity e volto noto di Striscia la Notizia. Chiuderà la mattina un panel di confronto che presenterà il caso concreto di un’azienda locale. La mattinata sarà moderata da Cristian Arboit, Giornalista Professionista e cronista di Antenna3 Media NordEst.
Il Data Protection Forum è realizzato con il sostegno della redazione di LexTech Hub e con le partnership di Forsystem, Mobisec, PrivacyOS di Active121, Viktoria Konsulting, Orizon di Noratech e PrivacyLab. L’organizzazione e i rapporti con i media sono a cura di di T.W.I.N. studio di comunicazione.
Dati sulla sicurezza informatica in Italia
Nel 2024 l’Italia ha subito il 10% degli attacchi informatici gravi registrati a livello globale, a fronte dell’1,8% del PIL mondiale. È quanto emerge dal Rapporto Clusit 2025, che documenta una crescita costante del fenomeno e un aumento del 15% degli incidenti cyber rispetto all’anno precedente, con 357 attacchi gravi noti contro enti pubblici, aziende e infrastrutture italiane. Il cybercrime si conferma la minaccia principale, responsabile del 78% degli incidenti registrati nel nostro Paese, in netta crescita rispetto al 64% del 2023. Il modello “as-a-Service” ha democratizzato l’accesso agli strumenti di attacco, facilitando anche i criminali meno esperti. Accanto al cybercrime, il 22% degli attacchi è riconducibile a sigle hacktiviste, spesso motivate da conflitti geopolitici. I settori più colpiti in Italia nel 2024 sono stati News & Multimedia (18%), bersaglio di campagne mirate e ad alta visibilità, Manufacturing (16%) e Pubblica amministrazione (10%), in calo rispetto al 2023 ma ancora fortemente esposta.
Anche le tecniche di attacco si sono evolute, mantenendo però una forte componente “tradizionale”: i malware, soprattutto ransomware, rappresentano ancora un terzo degli attacchi. In forte aumento anche il phishing, gli attacchi DDoS e i casi di furto di credenziali. In un quarto dei casi, le tecniche utilizzate non sono state rese pubbliche, segnale di un ecosistema criminale sempre più opaco. L’analisi di Clusit conferma infine una tendenza preoccupante: il 79% degli incidenti in Italia ha avuto impatti gravi o critici. Tuttavia, rispetto al contesto internazionale, gli attacchi risultano leggermente meno devastanti sul piano delle conseguenze, segno che qualche misura di difesa inizia a produrre effetto. Il Rapporto sottolinea la necessità di rafforzare la collaborazione tra istituzioni e imprese e di proseguire nel percorso avviato con le direttive europee come la NIS2. In un contesto globale segnato da guerre ibride e tensioni geopolitiche, la sicurezza cibernetica richiede un cambio di passo rapido e strutturale.
Ambiti e obiettivi del Data Protection Forum
“Il Data Protection Forum 2025 si propone di approfondire proprio queste criticità e strategie di risposta, offrendo un punto d’incontro tra istituzioni, imprese e professionisti, chiamati a confrontarsi su come trasformare la sicurezza digitale in un asset strategico per lo sviluppo” spiega Valentino Pavan, ideatore e organizzatore del Data Protection Forum che continua: “Il convegno si fonda su quattro ambiti chiave — adeguamento alle Cyber norme quali GDPR, NIS2 e DORA, sicurezza informatica, procedure aziendali e formazione — considerati pilastri strategici per integrare la cultura della sicurezza nei modelli di business e prevenire efficacemente rischi e incidenti informatici. L’obiettivo del convegno è sensibilizzare e creare cultura su questi temi estremamente rilevanti per la sopravvivenza e lo sviluppo di aziende ed enti. Ne parleremo in modo chiaro e diretto, senza tecnicismi, rendendo alla portata di tutti, argomenti che possono risultare di difficile comprensione e che spesso scoraggiano le imprese e gli enti ad adottare le corrette e necessarie misure preventive per la protezione del patrimonio dati. Avremo con noi importanti esperti dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e del mondo della divulgazione scientifica che ci accompagneranno nelle prime sessioni della mattinata e chiuderemo con un confronto su un caso concreto relativo ad un’azienda del territorio.”
“La crescente esposizione ai rischi informatici impone a istituzioni, enti locali e imprese di agire con sempre maggiore consapevolezza e sinergia. Proprio ieri, in qualità di Presidente ANCI Veneto, ho firmato con la Polizia di Stato un protocollo per rafforzare la collaborazione nel contrasto ai crimini informatici che colpiscono i nostri Comuni: un segnale concreto di quanto il tema della cybersecurity sia ormai centrale anche per la Pubblica Amministrazione. Il Data Protection Forum rappresenta un’occasione preziosa per promuovere cultura della prevenzione e della sicurezza digitale, creando connessioni tra mondo pubblico e privato e offrendo informazioni e strumenti utili per affrontare una sfida che riguarda tutti. Treviso è orgogliosa di ospitare per il secondo anno questo appuntamento nazionale e di essere al fianco di chi lavora per costruire un ecosistema digitale più sicuro e resiliente”, ha dichiarato Mario Conte, sindaco di Treviso e Presidente ANCI Veneto.
Iscrizioni e richiesta informazioni
Il Data Protection Forum è un evento istituzionale, indipendente e gratuito, riservato a imprenditori, imprenditrici, manager d’impresa, dirigenti e responsabili pubblici con accesso a numero chiuso. Per partecipare è richiesta l’iscrizione a questo link: iscrizioni Data Protection Forum.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria via e-mail all’indirizzo [email protected] oppure telefonare (anche via WhatsApp) al numero +3516096841. Aggiornamenti e informazioni sono disponibili nel sito di Data Protection Forum e sulla pagina LinkedIn ufficiale.


