Lunghi applausi hanno accolto, nella serata di ieri – sabato 24 maggio – a Trieste la prima nazionale della produzione The Young Mozart, il concerto proposto dalla CEMAN Orchestra, l’Ensemble che riunisce i talenti musicali del centro Europa e quest’anno ha portato in scena ben 30 musicisti selezionati fra le eccellenze delle istituzioni dell’Alta Formazione musicale di 8 Paesi: Serbia, Bosnia Erzegovina, Moldavia, Montenegro, Romania, Slovacchia, Ucraina e l’Italia, rappresentata dal Conservatorio Tartini, capofila del progetto. Il Tour The Young Mozart è dedicato a pagine giovanili del grande compositore salisburghese, autentiche perle musicali scritte dal genio di Amadeus tra i suoi otto e diciannove anni. A Trieste ha fatto tappa ieri nella Sala del Ridotto Victor de Sabata del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, accolto da una platea con molte rappresentanze diplomatiche legate ai Paesi rappresentati nell’Orchestra, giovani musicisti e appassionati della buona musica. Sul podio, nell’anno della presidenza InCE della Serbia, la direttrice d’orchestra Biljana Radovanović Brkanović, docente di direzione d’orchestra all’Università delle Arti di Belgrado, e ha integrato la Ceman Orchestra il violino di Katarina Vasiljević, grande talento solistico, musicista serba appena 20enne, già vincitrice di molti concorsi internazionali. La sera prima, nella prestigiosa tappa alla Lisinski Hall di Zagabria, la Ceman Orchestra era stata guidata dal Maestro Romolo Gessi, direttore musicale CEMAN.
Ha sottolineato il direttore del Conservatorio Tartini, Sandro Torlontano, in sala con la presidente Daniela Dado che «nell’anno di GO! 2025 Capitale europea della Cultura, il progetto legato a CEMAN Orchestra ha consolidato la sua rilevanza e si è confermato “ponte” di note per fare dei confini un’opportunità, anziché un limite o una barriera. La musica come straordinaria ambasciatrice di amicizia fra le nuove generazioni musicali, e un’Orchestra che esprime l’impegno dell’Alta Formazione musicale in Europa, e il suo ruolo nella “geopolitica culturale” del continente». I giovani musicisti in scena rappresentavano infatti 10 Accademie Musicali: l’Università delle Arti di Belgrado, l’Accademia Nazionale Ucraina di Musica di Kiev, le Università della Musica e le Accademie di Banja Luka, Bucarest, Bratislava, Cetinje, Chisinau e i Conservatori di Trieste, Udine e Bologna, con il supporto della Jeunesses Musicale della Croazia e la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria.
Il programma scelto si è aperto con la sorprendente Sinfonia n.1 KV 16, scritta da Mozart a Londra a soli otto anni. Mozart la compose tra la fine del 1764 e l’inizio del 1765, anni nei quali il piccolo Wolfgang stringe amicizia con il figlio di Bach, Johann Christian. Un legame che ha avuto influenza sullo stile e sulle atmosfere del brano. E’ stato proposto poi lo splendido Concerto per violino e orchestra n.3 in sol maggiore KV 216, composto a Salisburgo a 19 anni, quindi la briosa Sinfonia KV 81, composta da Mozart a Roma all’età di 14 anni, gran finale con la brillante Sinfonia KV 201, scritta a Salisburgo da Mozart 18enne, considerata un capolavoro dell’arte sinfonica, l’ultima tappa di un processo di affrancamento dall’influenza dominante del gusto italiano.
