Da giovedì 5 a sabato 7 giugno, con la sua 3^ edizione dedicata alle formazioni internazionali vincitrici della 22^ edizione del Premio Trio di Trieste, si rinnova la primavera musicale del Festival del Trio, il cartellone che celebra la grande tradizione cameristica di Trieste e, spiega la direttrice artistica Fedra Florit, «nasce proprio per  estendere idealmente ogni edizione del Premio, che ha cadenza biennale, e riascoltare, un anno  dopo, gli Ensemble che hanno meritato i 3 Premi conferiti dalle nostre Giurie internazionali. In questo modo, oltre a monitorare l’evoluzione musicale e le traiettorie internazionali avviate dalle formazioni vincitrici nella propria circuitazione, Chamber Music contribuisce in modo determinante alla costruzione delle loro carriere, mettendo a disposizione un “plus etico” dopo il conferimento del Premio: un palcoscenico prestigioso, e l’occasione di cimentarsi in un evento pubblico di fronte all’attenta platea Chamber Music. Il programma concordato con le formazioni ospiti rispecchia le peculiarità evidenziate durante il Concorso: caratteristiche che gli spettatori potranno apprezzare per la durata di un intero concerto». Il Festival del Trio è promosso da Chamber Music in collaborazione con il MIC – Ministero della Cultura e la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, con il sostegno di Generali, Fondazione Ernesto Illy e Fondazione Casali.  Tre gli appuntamenti 2025 in programma, tre serate musicali programmate dalle 19.30 al Teatro Miela di Trieste, con biglietti disponibili presso Ticket Point e informazioni sul sito acmtrioditrieste.itUn cartellone che si preannuncia dunque di caratura internazionale, così com’è cosmopolita il Premio Trio di Trieste che ogni due anni raduna in città i grandi talenti musicali di ogni latitudine del pianeta, e incorona Ensemble che, dopo essersi distinti nel concorso, inaugurano una solida e luminosa carriera. «Violino, violoncello e pianoforte sarà quest’anno la formazione chiave in scena al Festival del Trio – sottolinea ancora la direttrice artistica Fedra Florit – E proprio come per il Concorso, ideale filo rosso è la provenienza cosmopolita  dei musicisti in arrivo: un Ensemble francese – il Trio Nebelmeer, che ha trionfato lo scorso settembre – un’altra formazione franco-cubana, Zeliha Trio, e il Susato Trio composto da musicisti belgi, rispettivamente secondi e terzi al 22° Premio Trio di Trieste».

Si parte dunque, giovedì 5 giugno alle 19.30, con il Trio Nebelmeer, al secolo  Arthur Decaris violino, Florian Pons violoncello, Loann Fourmental pianoforte. Per il concerto triestino la formazione ha messo a punto un programma su pagine di Josef Suk, con Elegie op.23, di Maurice Ravel con il Trio in la minore, e di Charles Camille Saint-Saëns conilTrio in mi minore op.92.  Vincitore anche del Premio Speciale Ribotta, oltre che del Primo Premio all’ultima edizione del “Trio di Trieste”, il Trio Nebelmeer nasce da un’ispirazione profonda legata al mondo romantico. I tre musicisti – ottimi e ben noti solisti – hanno scelto il nome del loro Trio in omaggio a Caspar David Friedrich e alla sua celebre opera “Viandante sul mare di nebbia” (Der Wanderer über dem Nebelmeer), un riferimento simbolico alla bellezza e al mistero della natura, che rispecchia anche l’essenza della loro musica. Il percorso di formazione del Trio è stato guidato da importanti figure del panorama musicale internazionale, si sono perfezionati presso rinomate accademie e con ensemble di grande prestigio come i Quartetti Modigliani e Diotima, hanno rapidamente catturato l’attenzione della scena musicale internazionale, conquistando inviti a prestigiosi festival di rilevanza mondiale come La Roque d’Anthéron, La Folle Journée de Nantes, Les Folles Journées nei Pays de la Loire e La Folle Journée di Varsavia. Dal settembre 2022 il Nebelmeer è stato nominato “Trio in residence” presso la prestigiosa Cappella Musicale della Regina Elisabetta in Belgio. Lo scorso autunno si sono esibiti in diretta su Rai3 per “I Concerti del Quirinale” dalla Cappella Paolina in Roma.

Venerdì 6 giugno il testimone passerà al Trio Zeliha, che nel settembre 2024 ha conquistato la piazza d’onore al Premio Trio di Trieste, composto dalla violinista Manon Galy, dal violoncellista Maxime Quennesson e dal pianista Jorge González Buajasán. Musiche di Gabriel Fauré (Trio in re minore op.120), George Enescu (Sérénade lointaine) e Johannes Brahms (Trio in si maggiore op.8) scandiranno il concerto dell’Ensemble che si è aggiudicato molti prestigiosi concorsi internazionali come il Clara Haskil, il KlavierOlymp di Bad Kissingen, il Jascha Heifetz, il Ginette Neveu, il Barsbash Bach e il Louis Rosor, si affermano rapidamente sulla scena internazionale della musica da camera. Nel 2021 Buajasan e Galy vincono, in Duo, il Primo Premio e tutti i Premi Speciali al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Lione. L’anno seguente Galy viene nominata Rivelazione delle “Victoires de la Musique Classique”. Attento a proporre un repertorio ampio e versatile, il Trio Zeliha si esibisce in contesti di grande rilievo e fra i grandi capolavori affrontati regolarmente dall’Ensemble  figura il Triplo Concerto di Beethoven, interpretato al fianco di orchestre di alto livello come l’Orchestre National des Pays de la Loire, sotto la direzione di Gabor Takacs-Nagy.

Sabato 7 giugno, a suggellare il cartellone sarà il Trio Susato, la formazione belga che si è aggiudicata ilterzo riconoscimento al Premio Trio di Trieste 2024, composta da Sarah Bayens violino, Miguel Pablo violoncello, Markiyan Popil pianoforte. Pagine di Lili Boulanger (Deux pièces en trio, re minore op.11), il memorabile  Phantasiestücke op.88 di Robert Schumann e una partitura di Kelly-Marie Murphy (Give Me Phoenix Wings to Fly) Ispirato dal compositore fiammingo del XVI secolo di Anversa che fondò la prima casa editrice musicale nei Paesi Bassi, l’Ensemble è nato per condividere la musica con un pubblico più ampio possibile, scoprendo perle nascoste che, in qualche modo, sono state trascurate nella storia musicale. Nel dicembre 2022 il Trio Susato ha vinto il Primo Premio al Concorso Generation Classique e nel gennaio 2024 ha vinto il Primo Premio e il Premio del Pubblico al Concorso di Musica da Camera Supernova. Attualmente prosegue il suo perfezionamento attraverso il programma di Master dell’European Chamber Music Academy, un progetto biennale che coinvolge i Conservatori dell’Aia, Vienna, Parigi, Oslo, Vilnius, Manchester e Fiesole.