Al via la decima edizione della festa del vento di Trieste. Oltre 300 girandole invadono Piazza Unità e Opicina

La magia ha inizio domani. Venerdì 13 giugno alle ore 10, Piazza Unità d’Italia si trasformerà in un caleidoscopio di colori con l’inaugurazione della decima edizione di Boramata, la festa che celebra il rapporto unico tra Trieste e la sua bora.

Protagonisti dell’apertura saranno i bambini della scuola per l’infanzia “Istituto Beata Vergine”, che insieme agli organizzatori daranno vita al “giardino delle girandole” più spettacolare mai visto nel salotto buono della città. Oltre 300 girandole multicolori – un record assoluto per questa manifestazione – inizieranno la loro danza al ritmo del vento giuliano, creando un’installazione artistica che trasformerà la piazza in teatro a cielo aperto.

L’evento si sdoppia immediatamente: dopo l’allestimento in Piazza Unità, le girandole “spunteranno” anche a Opicina, in Piazzale Monte Re, portando la festa del vento sull’altipiano carsico e anticipando quella che sarà la futura espansione del Museo della Bora con la nuova sede di Opicina.

Federico Prandi, ideatore dell’evento, sottolinea l’importanza di questo avvio: “Iniziare con i bambini ha un significato profondo. Sono loro i primi a comprendere istintivamente la poesia del vento, la leggerezza delle girandole che danzano. Con loro inauguriamo dieci anni di crescita di un progetto che ha trasformato l’elemento meteorologico più caratteristico di Trieste in cultura condivisa e le girandole in un vero e proprio simbolo della città del vento”.

Un weekend di scoperte

Già da venerdì i visitatori potranno immergersi nell’esperienza completa di Boramata. Tornerà il celebre BoraBox, l’installazione multisensoriale che dal 2015 permette di “toccare” il vento attraverso potenti ventilatori, perfetta per selfie social che catturano l’essenza della bora triestina. All’interno del gazebo scorreranno anche i video storici del vento giuliano, gentilmente forniti dalla sede regionale RAI FVG, un viaggio nel tempo attraverso le immagini più iconiche della bora che ha plasmato la città.

Dal lato opposto del BoraBox, un mini studio di registrazione produrrà dal vivo i nuovi episodi della serie podcast “La Bora si Sente”, il progetto narrativo nato nel 2021 che racconta aneddoti e storie legate al vento più caratteristico dell’Adriatico.

L’apertura con i bambini non è casuale: rappresenta il passaggio di testimone tra generazioni, la trasmissione di quel legame ancestrale che unisce Trieste al suo vento. Le girandole, realizzate in dieci anni da Edilmaster in circa 3.000 esemplari, sono ormai diventate il simbolo della città, ambiti souvenir che portano un pezzo di bora triestina nelle case di tutto il mondo.

Rino Lombardi, coorganizzatore e ideatore del Museo della Bora, aggiunge: “Vedere le girandole moltiplicarsi tra Piazza Unità e Opicina è l’anticipazione concreta del nostro progetto di espansione. Il vento non conosce confini, e neanche la cultura che nasce intorno ad esso. L’Università del Vento e il Borarium che apriranno a Opicina tra qualche settimana rappresentano il futuro di questo dialogo tra città e natura rappresentano il futuro di questo dialogo tra città e natura”.

Boramata 2025 è promossa da Prandi.com e dal Museo della Bora con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Io Sono FVG, in partnership con Siot Tal e il patrocinio del Comune di Trieste. Un weekend che promette emozioni uniche, dove il vento diventa arte, gioco, cultura e soprattutto magia condivisa.

Info: Boramata – Piazza Unità d’Italia, Trieste Orari: Venerdì 13 giugno dalle ore 10.00 Social: Facebook e Instagram @boramatatrieste