Un confronto fra operatori e con il nuovo Commissario Gurrieri, sul cluster che unisce porto-industria-servizi
Il sistema Porto di Trieste e Monfalcone, produce un’entrata fiscale di 700 milioni di euro all’anno, per Regione e Stato e impiega 9.000 lavoratori tra diretti (circa 6.700) e indiretti. Inoltre, nel 2024, il solo Porto di Trieste ha movimentato merci liquide (petrolio, gas, prodotti chimici) per oltre 41 milioni di tonnellate, con una crescita del 10,64% sull’anno precedente, oltre 842 mila containers, 505mila passeggeri e 318mila veicoli.
«Con questi numeri, la crescita di Trieste e del suo porto significa crescita per tutto il Friuli Venezia Giulia – ha detto nel suo intervento introduttivo all’incontro “La sottile linea blu” (il Porto di Trieste driver di sviluppo regionale per l’economia del mare), tenutosi a Trieste, Daniele Castagnaviz, presidente regionale di Confcooperative -. Ma c’è di più: quando parliamo di economia del mare incontriamo tantissimi temi a esso collegati, oggetto costante del dibattito sullo sviluppo economico del Paese e della Regione. Parliamo di infrastrutture, di politiche del lavoro, di congiuntura internazionale, di normative nazionali ed europee. L’economia del mare è quindi un efficace specchio sia delle potenzialità che delle difficoltà legate al fare economia, al portare avanti politiche di sviluppo, a sviluppare – nel nostro caso – il modello cooperativo. Un confronto efficace su questi temi è dunque un punto di partenza efficace per proporre una chiave di lettura per lo sviluppo di tutta l’economia e di tutti i settori», ha concluso Castagnaviz.
Dopo i saluti istituzionali di Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste, Maurizio Era, presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Fvg, ha sottolineato come: «La nomina del Commissario dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale, Antonio Gurrieri, è un passaggio importante anche per tutto il mondo dei servizi portuali e tante imprese cooperative».
Il Commissario, nel suo intervento, ha detto: «L’indotto portuale si è allargato negli anni all’industria e ai servizi e oggi possiamo parlare di un vero e proprio cluster che unisce porto-industria-servizi. In questo senso, il Friuli Venezia Giulia è una regione dinamica, piena di soggetti imprenditoriali di valore che possono contribuire allo sviluppo del sistema Porto».
All’incontro, promosso da Confcooperative Lavoro e Servizi Fvg, sono anche intervenuti: Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro; Everest Bertoli, assessore comunale di Trieste alle Politiche Finanziarie; Franco Palmiro Mariani, amministratore delegato di Trieste Terminal Passeggeri spa; Sandra Primiceri, vicepresidente del Consorzio di sviluppo economico locale dell’Area Giuliana e Maurizio Diamante, segretario nazionale Fit-Cisl.
I lavori sono stati coordinati dal giornalista Riccardo Coretti, direttore responsabile della testata online AdriaPorts.