A Buttrio, negli spazi della Settecentesca Villa di Toppo Florio e nel verde elegante del suo parco botanico,prende vita anche quest’anno il TreeArt Festival, rassegna culturale dedicata agli alberi e al loro ruolo fondamentale per l’ambiente, la società e l’immaginazione umana. Ideato e curato da Patrizia Minen, il festival è promosso dall’omonima Associazione culturale presieduta dall’ecologo forestale e docente di Ecologia Urbana e del Paesaggio all’Università di Sassari Fabio Salbitano – anche membro del comitato scientifico assieme all’agrotecnico e arboricoltore Pietro Maroè – realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e di Fondazione Friuli con la collaborazione del Comune di Buttrio, dell’Ente regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, socio dell’Associazione, e di Start Cultura -Trieste.

Da sei edizioni TreeArt Festival intreccia arte, scienza, spettacolo, divulgazione e partecipazione civile attorno alla centralità del ruolo degli alberi e delle piante nella sopravvivenza del pianeta – soprattutto in relazione alle nostre città contemporanee – e come fulcro di un ecosistema da preservare e ripensare.

Ospiti di livello nazionale e internazionale approfondiranno con i rispettivi linguaggi il tema di quest’anno: “Connessioni”. Attorno a questa tematica ruoteranno gli incontri pubblici e gli interventi artistici di un’edizione ricca e variegata che include tavole rotonde, mostre, performance artistiche, laboratori, musica e conferenze. Gli alberi sono artefici di grandi connessioni, non solo dal punto di vista fisico – tra di loro e tra suolo e atmosfera – ma anche di quelle umane e culturali. Se deforestazione, urbanizzazione e cambiamenti climatici stanno erodendo l’equilibrio di cui tutti facciamo parte, pare sempre più urgente adottare strategie di tutela riconoscendo che le connessioni tra viventi – piante, animali e persone – sono la vera infrastruttura del futuro.

«TreeArt Festival è nato da un’intuizione durante il mio mandato come assessore alla cultura del Comune di Buttrio», spiega Patrizia Minen, ideatrice e oggi curatrice del progetto. «Si cercava uno strumento per far coesistere cultura ed esaltazione del territorio. Volevo creare uno spazio in cui si unissero promozione culturale e valorizzazione del patrimonio ambientale di Buttrio: un territorio di grande bellezza naturalistica che meritava un progetto capace di mettere l’albero al centro dell’attenzione, non solo come elemento naturale, ma come metafora di una vita sociale, condivisa e sostenibile».

Ad aprire il programma, giovedì 10 luglio, saranno come di consueto i tavoli di lavoro partecipati che coinvolgono esperti, stakeholders e cittadini chiamati a confrontarsi sul tema portante. Ogni gruppo avrà l’obiettivo di redigere un documento di intenti per concretizzare nei prossimi anni, nelle aree del comune di Buttrio e dei comuni limitrofi, le soluzioni emerse. Si comincerà analizzando le relazioni che gli alberi hanno sotto terra, dove radici e funghi si connettono, comunicano, scambiano risorse nella sessione guidata da Pietro Maroè. Di connessioni tra alberi, animali e biodiversità si parlerà nel tavolo di lavoro coordinato dal Presidente Salbitano e di connessioni umano-albero nel terzo tavolo, guidato da Maurizia Sigura dell’Università di Udine: qui si valuterà il contributo degli alberi per la salute mentale e fisica delle persone nelle aree urbane e dei benefici ambientali forniti dagli alberi nelle città, come la riduzione dell’inquinamento, la mitigazione del calore e la gestione delle acque piovane. Per partecipare ai tavoli è sufficiente compilare il form che si trova sul sito treeartfestival.it

Il tema Connessioni sottende idealmente ancheall’installazione artistica in marmo di Carrara “Looking for something II” ideata per questa edizione dall’artista Selene Frosini: un’opera site specific a cura di Start Cultura-Trieste. Nelle sue opere l’artista toscana fa emergere ciò che vive dentro al marmo permettendo allo spettatore di trovare una propria visione dell’“oltre” attraverso una delicata foratura della materia. L’opera contribuirà alla realizzazione del museo d’arte contemporanea a cielo aperto che sta crescendo, edizione dopo edizione, nel parco di Villa di Toppo Florio: già presenti interventi di Capaccioli, Lapie, Ghezzi e Ronca.

L’installazione sarà svelata al pubblico nella giornata di apertura ufficiale del festival, venerdì 11 luglio dopo l’evento inaugurale (ore 18.00) a cui prenderà parte con il Comitato Scientifico uno dei protagonisti di punta dell’edizione, il comico napoletano Giobbe Covatta, da sempre conosciuto per il suo impegno sul fronte della sostenibilità sociale e ambientale. Nella serata di sabato 12 luglio lo stesso Covatta porterà sul palco del festival il suo spettacolo6 gradi”, scritto con Paola Catella. Un’occasione per divertirsi ma anche per comprendere i motivi per cui è necessario agire oggi per evitare la nostra fine probabilmente entro un solo secolo! Come sarà il mondo la cui temperatura media sarà più alta di un grado rispetto ad oggi? si chiede, infatti, l’attore. E quando i gradi saranno due? E come riuscire ad evitare aumenti ulteriori che porterebbero inevitabilmente alla nostra estinzione? Affiancato dal musicista Ugo Gangheri, il grande comico napoletano sciorinerà sul palco modelli matematici applicati all’ecologia creati con solide basi scientifiche ci fanno capire che, se non cercheremo di risolvere i problemi dell’ambiente, i nostri più stretti discendenti si troveranno a vivere, o sopravvivere, in un pianeta divenuto assai poco ospitale.

Nella giornata inaugurale anche l’avvio del cartellone di spettacoli dal vivo, a cura dell’Ente regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia che attraverseranno le giornate di festival. Primo appuntamento venerdì 11 luglio con la coreografia Misshapen in cui la danzatrice e coreografa Sara Ariotti racconta dell’incontro con la propria ombra: la metamorfosi di un corpo che si trasforma e si deforma, alla ricerca delle sue svariate identità integrandosi nella natura.

Nel programma artistico spazio anche ad un intenso appuntamento per i più piccoli La bianca, la blu e la rossa con Alice Bossi (sabato 12 luglio alle 18.00): tre clownesse in un’unica attrice dove divertenti gag, movimenti scenici e l’illusione del mimo creano una magia surreale. A seguire (ore 18.30), attesa la performance Sentire: nel cuore del parco di Villa di Toppo Florio: 6 giovani artisti visivi e quattro musicisti invitano il pubblico a compiere un itinerario di scoperta esperienziale che intreccia arte visiva, musica dal vivo e paesaggio. Bambini protagonisti anche domenica 13 luglio con un doppio appuntamento di laboratorio-spettacolo (alle 16.30 e alle 18): Un metro quadro di verde è tutto realizzato in un minuscolo giardino che fa da sfondo a innumerevoli storie. Ciascun laboratorio è aperto a gruppi di circa 20 partecipanti (bambini dai 4 agli 8 anni e genitori insieme).

Gran finale nella serata di domenica (ore 20.00) con Ventaglio d’arpe, un’orchestra di sole arpe, unica nel suo genere. Nata da una fortunata idea di Patrizia Tassini, da vent’anni si distingue per la bravura dei componenti e il fascino dei suoi concerti. Arricchita dai solisti Giulia Della Peruta (soprano) e Deborah Lizzi (violino), l’Orchestra ci condurrà in un viaggio musicale immersivo tra note di compositori famosi e la bellezza della natura circostante.

Attesi al festival una ricca serie di incontri pubblici con ospiti di rilievo del panorama nazionale e internazionale a cura del comitato scientifico. «Abbiamo scelto come tema di quest’anno quello delle connessioni, perché l’albero – simbolo centrale del TreeArt Festival – è, nell’immaginario collettivo, un elemento profondamente connesso al resto del vivente, e non solo», spiega il professor Fabio Salbitano, presidente dell’Associazione Culturale TreeArt. «Gli alberi sono capaci di costruire relazioni tra esseri viventi, ma anche tra ambienti e culture. Le loro funzioni ecologiche, sociali e simboliche li rendono catalizzatori di legami, benefici e memoria. Presenteremo visioni molto diverse tra loro, che vanno dalle connessioni ecologiche a quelle più propriamente sociali e antropologiche con ospiti dal mondo scientifico e accademico, italiani e internazionali».

Da segnalare tra gli ospiti Laura Cinti, co-ideatrice di C-LAB con sede a Londra, collettivo premiato a livello internazionale che unisce arte, scienza e tecnologia. L’artista e ricercatrice è protagonista di un progetto straordinario: tramite droni in volo sopra una foresta e un algoritmo per il riconoscimento delle immagini sta cercando di “aiutare” una pianta di origini sudafricane, la cicas di Wood, definita la “pianta più sola nel mondo”, a ritrovare il proprio partner riproduttivo per evitare la totale estinzione della specie. Ancora, Chiara Lucchini, manager di Torino Urban Lab guiderà il pubblico alla scoperta di un intervento pilota – Valdocco Vivibile, a Torino – dove asfalto e parcheggi lasciano spazio ad alberi, ombra, socialità e mobilità dolce. Ancora, Lara Gea Valsecchi e Elisa Morri del Comune di Pesaro parleranno di concrete esperienze sul recupero ambientale in aree critiche con importanti esempi di riqualificazione urbana grazie al verde pubblico con strategie che uniscono ecologia, salute pubblica ed economia.

Sabato 12 luglio si parlerà di “Città e ambiente: le connessioni profonde fra Cultura e Natura e le sfide dell’architettura del futuro” con l’architetto e project manager Giacomo Bassmaji, che collabora stabilmente con la Fondazione Pistoletto – Cittadellarte, la docente di architettura all’Università di Nova Gorica Saša Dobričić, esperta di sostenibilità urbana, il direttore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano Giuseppe Vignali e Fabio Salbitano. Diplomatico, docente e scrittore, Grammenos Mastrojeni, vicesegretario generale dell’Unione per il Mediterraneo, sarà protagonista dell’incontro sul tema dell’albero come emblema di un modo diverso per riportare il pianeta in equilibrio. Attesi anche il docente dell’Università degli Studi di Firenze Giacomo Certini, l’esperta in sociologia delle migrazioni Ornella Urpis, il ricercatore Bruno Scanu e l’’ecologo forestale Danilo Mollicone.

Anche questa edizione di TreeArt festival si aprecon un’anteprima, l’esilarante spettacolo tout public: sabato 5 luglio alle 18.00 in programma “Podrecca plays music” a cura delTeatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: reduci dal successo della tournée in Giappone, I Piccoli di Podrecca ritornano al festival di Buttrio accompagnati dai musicisti dell’Ensemble Cameristico FVG Orchestra.

Tutto il programma su www.treeartfestival.it. L’ingresso a tutti gli altri eventi è omaggio fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni: [email protected]