Si è concluso tra gli applausi a Pordenone il progetto “Montagne senza confini. Julius Kugy e la musica del paesaggio”, che la Storica Società Operaia di Pordenone, con la direzione artistica di Eddi De Nadai, ha voluto dedicare alla figura mitteleuropea Julius Kugy, alpinista, scrittore, botanico, umanista e musicista, in omaggio ai temi di GO! 2025, Capitale Europea della Cultura. Un percorso realizzato con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Pordenone-Capitale Italiana della Cultura 2027, Fondazione Friuli, ITAS Assicurazioni e GSM Gestione Servizi Mobilità, e con il patrocinio di numerosi enti artistici e culturali del territorio.

Sabato 28 giugno nella sede sociale di Palazzo Gregoris a Pordenone è stato presentato a cura di Lucia Bassan il libro di Mario Tomadini “Guide alpine, portatori e portatrici nelle Prealpi Clautane” (1874-1915), edito dalla SOMSI con prefazione del giornalista e “scrittore di frontiera” Maurizio Bait, frutto di una meticolosa ricerca condotta sul territorio dall’ex presidente dell’Operaia, appassionato studioso, Accademico dell’Istituto d’Arte e Cultura Alpina – G.I.S.M. (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna), con il patrocinio dell’ente Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e di varie sezioni del CAI regionale.

Giovedì 3 luglio nel Convento di San Francesco a Pordenone la conclusione in musica con l’applaudito concerto della vincitrice dell’ultimo Concorso di canto cameristico “Seghizzi” di Gorizia, il soprano croato Tamara Ivaniš Zaplatić, accompagnata dalla pianista slovena Tjaša Šulc Dejanovic su musiche dall’Europa di Kugy, anche di raro ascolto, con una prolusione della musicologa Alessia Zangrando, studiosa di Kugy nel suo rapporto con la musica. Il repertorio ha scelto pagine di Grieg, Richard Strauss, Mahler, Wolf, accanto ad autori sloveni e croati del periodo tra otto e Novecento e a musiche di compositrici europee quali la croata Dora Pejačević (1885-1923) e la belga Eva Dell’Acqua (1856-1930).

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