In Friuli Venezia Giulia specifiche azioni per gli addetti alla consegna di pacchi e posta e per coloro che lavorano negli uffici postali e negli hub logistici. Pause di 5 o 10 minuti ogni ora, in base al livello di rischio legato al caldo, per chi lavora all’esterno; esonerati dalle attività di consegna i lavoratori ipersuscettibili
Poste Italiane potenzia ulteriormente le misure per garantire la sicurezza sul lavoro e la salute dei propri dipendenti, in particolar modo in queste giornate che registrano alte temperature. Da sempre impegnata in un percorso formativo e informativo per i lavoratori, sui rischi specifici e sulle modalità di comportamento da adottare nelle diverse condizioni di lavoro, il Gruppo ha introdotto, a partire dall’estate del 2024, specifiche azioni aggiuntive lungo 2 direttrici.
La prima si focalizza su un programma di manutenzione, riparazione e sostituzione degli impianti di climatizzazione degli uffici postali e degli hub logistici. La seconda è dedicata alle persone che lavorano all’esterno degli uffici e che si occupano della consegna di pacchi e posta.
Uno dei pilastri del piano è la formazione: a tutti coloro che lavorano nel recapito sono stati spiegati i potenziali rischi legati al caldo intenso, dal colpo di calore alla disidratazione; e le misure da adottare per difendersi. Tutti i portalettere in servizio per Poste Italiane, ma anche gli autisti del settore trasporti, hanno ricevuto una borraccia termica per consentire la costante idratazione. L’Azienda, inoltre, ha definito insieme al medico competente, eventuali “ipersuscettibilità”: particolari condizioni o rilevanti patologie che rendono rischiosa per le persone l’esposizione alle ondate di calore.
Centrale, nel piano di Poste Italiane per la tutela dei lavoratori nelle giornate più calde, è l’attività di monitoraggio climatico a 360 gradi. Le azioni adottate, infatti, sono supportate dall’utilizzo del portale Worklimate di INAIL-CNR-IBE, grazie al quale il Gruppo elabora quotidianamente i dati per calcolare i livelli di rischio legati alle ondate di calore per ogni singolo comune e zona di recapito, al fine di individuare le giornate a rischio medio e quelle a rischio alto. Le previsioni del tempo e i dati raccolti ogni giorno vengono utilizzati per fornire puntuali indicazioni sui territori e, in base ai tipi di allerta, a organizzare le attività lavorative. Lo schema prevede nelle giornate a rischio medio l’obbligo di una pausa in ambienti climatizzati o ombreggiati di 5 minuti ogni ora lavorata; in quelle a rischio alto, invece, un obbligo di pausa di 10 minuti ogni ora. Inoltre, nelle giornate a rischio alto, i lavoratori ipersuscettibili e, a prescindere dalle condizioni di salute, gli over 60, non svolgeranno attività all’esterno, al fine di garantire loro una maggiore tutela.