Quattro artisti dell’Associazione Prologo hanno dato vita al racconto urbano di Confcommercio Gorizia dedicato al borgo attraverso quattro opere scultoree ispirate a natura, storia, tradizione ed enogastronomia del territorio.
Immergersi nello spazio urbano di Borgo Castello a Gorizia, sostare per respirarne l’identità e la ricchezza della sua tradizione, guardarlo con occhi diversi e lasciarsi sorprendere dalla sua bellezza artistica e architettonica. Con questo spirito Confcommercio Gorizia presenta le Panchine Narranti, quattro panchine artistiche ispirate alla natura, alla storia, alla tradizione e all’enogastronomia goriziana e realizzate in collaborazione con Associazione Prologo e Associazione Examina nell’ambito del PNRR Bando Borghi.
Confcommercio Gorizia e la rigenerazione urbana ai piedi del Castello – Le quattro panchine, arricchite da vere e proprie opere scultoree, rappresentano un intervento di arredo urbano che impreziosisce Borgo Castello. Un intervento al centro dell’impegno concreto di Confcommercio Gorizia nella rigenerazione urbana in atto nel borgo ai piedi del Castello simbolo della città grazie al PNRR Bando Borghi, di cui l’associazione di categoria è soggetto attivo da oltre un anno come capofila de La Via del BorGO.
Con l’installazione delle Panchine Narranti, Confcommercio Gorizia vuole valorizzare lo spazio pubblico di Borgo Castello, rendendolo più attrattivo e funzionale; promuovere l’identità locale attraverso l’arte e la cultura materiale del territorio; coinvolgere artisti locali, favorendo la produzione artistica contemporanea anche come elemento di valorizzazione della tradizione; migliorare l’esperienza urbana, offrendo ai cittadini e ai visitatori spazi di ritrovo arricchiti da elementi simbolici e di pregio.
Gianluca Madriz, Presidente di Confcommercio Gorizia, presenta così la realizzazione del progetto: “Con questa iniziativa guardiamo al futuro del borgo: le Panchine Narranti sono infatti opere permanenti, che abbiamo fortemente voluto per raccontare l’identità del territorio durante l’importante appuntamento di GO! 2025 ma pensate per lasciare un segno tangibile nella valorizzazione del domani di questa parte meravigliosa della città. La rigenerazione urbana in atto a Borgo Castello è frutto dell’impegno profuso ogni giorno nell’ambito del PNRR Bando Borghi: le panchine sono un invito rivolto alle persone a essere parte attiva di questa rigenerazione, a fare rete, a condividere e a godere della bellezza che ci circonda. Le Panchine Narranti sono un esempio tangibile di come la cultura può rappresentare un’opportunità concreta per il territorio, i suoi abitanti e le sue realtà associative”.
Gli fa eco Monica Paoletich, Direttore di Confcommercio Gorizia: “Abbiamo ideato, sviluppato e realizzato questo progetto in stretta collaborazione con Associazione Prologo e Associazione Examina, due realtà goriziane che hanno messo le loro competenze, la loro esperienza e il loro amore per l’arte e la cultura a servizio del territorio in cui sono radicate. L’impresa culturale contribuisce a creare indotto a livello locale anche grazie alle nuove generazioni che si mettono in gioco nel terzo settore. Se il nostro territorio vuole essere appetibile deve avere un’identità attraente e suggestiva: per questo, da oltre un anno, abbiamo intrapreso il racconto di una proposta turistica attraverso linguaggi sempre nuovi che cerchiamo di veicolare in tutte le attività che organizziamo, fra cui quella delle Panchine Narranti che oggi presentiamo con grande emozione”.
Quattro opere scultoree, un invito comune per cittadini e visitatori – Attraverso queste opere, Confcommercio Gorizia rivolge a cittadini e visitatori un invito a intraprendere un viaggio nella storia e nella tradizione del territorio, nei suoi sapori enogastronomici e nei colori dei suoi paesaggi. Un invito che si traduce in una passeggiata dalla Porta Leopoldina in viale D’Annunzio a Piazza della Vittoria, passando per via Rastello, la via più antica della città: un’occasione unica per chi appartiene al territorio e per chi, con curiosità, scopre la città nell’anno della Capitale Europea della Cultura.
Lo spazio urbano incontra l’arte – Un viaggio, quello delle Panchine Narranti, scritto e interpretato dall’arte di Damjan Komel (Šempeter pri Gorici – Slovenia), Lara Steffe (Moena – Trento), Stefano Comelli (Trieste) e Paolo Figar (Gorizia). Quattro artisti che nelle loro sculture hanno rispettivamente rappresentato quattro aspetti dell’identità goriziana attraverso quattro simboli: il fiume Isonzo racconta la natura del territorio (Panchina della Natura di Komel), il merletto goriziano racconta la tradizione isontina (Panchina della Tradizione di Steffe), l’antico cancello di via Rastello racconta la storia del borgo (Panchina della Storia di Comelli), il mastelùt (vaso di mostarda) racconta l’enogastronomia goriziana (Panchina dell’Enogastronomia di Figar).
Gli artisti fanno parte dell’Associazione Prologo, che commenta la partecipazione al progetto attraverso le parole di Franco Spanò: “L’azione della nostra associazione nella città ha da sempre mirato al coinvolgimento delle persone, convinti che la cultura produce benessere e l’arte produce emozioni positive. Pertanto, realizzare delle opere stabili per la città potrà, oltre che aggiungere un valore estetico ai luoghi, donare un piacere interiore e un arricchimento per i cittadini”.
Alla scoperta di Borgo Castello – L’invito a passeggiare per Borgo Castello prende forma in una passeggiata composta da quattro tappe. Le panchine sono infatti installate in quattro punti caratteristici del borgo:
LA PANCHINA DELLA NATURA
La Panchina della Natura di Damjan Komel, dedicata al fiume Isonzo, si trova in Viale D’Annunzio, sul marciapiede lato civici pari, in prossimità della curva che porta alla Porta Leopoldina, storico accesso a Borgo Castello. È dedicata a Karl von Czoernig-Czernhausen, funzionario e studioso austriaco che contribuì alla fama turistica di Gorizia come “Nizza austriaca”.
Il fiume viene rappresentato in modo fluido e dinamico, evocando la forza naturale e storica dell’Isonzo, elemento fondante della geografia e dell’anima del territorio. La scultura “Soča Isonzo” si basa sull’idea del flusso del fiume Isonzo. La narrazione converge con il poema di Gregorčič sull’Isonzo, che nella visione dell’artista appare come un fiore tempestoso, illuminato sotto forma di spirale. Questa scultura rappresenta il flusso di felicità che unisce le due Gorizie, promuovendo una crescita comune culturale e sociale. L’opera è composta da un alveo scavato nel marmo Grigio Carnico con una texture realizzata a mano mediante punta e bocciarda, mentre il fiume Isonzo è raffigurato in bassorilievo in bronzo patinato verde-blu. La scultura, ancorata alla base, può fungere anche da schienale della panchina.
Damjan Komel: “Come tutti i goriziani, sono affascinato dal colore verde smeraldo del fiume Isonzo, protagonista che ispira la panchina che ho realizzato. In passato ci sono stati molti poeti che hanno descritto e raccontato questo fiume e personalmente ho cercato, nella mia opera, di rappresentare le forme che lo caratterizzano e in particolare il letto curvo del fiume, frutto del movimento dell’acqua. La scultura ripercorre il percorso del fiume, nasce come un fiore di benessere a forma di spirale, attraversa le montagne, dal punto in cui nasce fino alla foce nel mare Adriatico. La scultura è un invito a vivere un’esperienza immersiva nella natura e conoscere la ricchezza del fiume Isonzo”.
LA PANCHINA DELLA TRADIZIONE
La Panchina della Tradizione di Lara Steffe, dedicata al merletto goriziano, è situata in Via Rastello, all’altezza del civico 52 (dove si trova la Bottega del Cappello di Confcommercio Gorizia), nella piazzetta che fa angolo con via delle Monache, oggi rinata come polo culturale e creativo. È dedicata alle suore Orsoline, che introdussero e diffusero l’arte del merletto in città.
L’opera è una scultura in metallo che rievoca l’eleganza, la raffinatezza e la complessità del merletto locale, arte di grande pregio del territorio, restituendo valore a una sapienza artigianale femminile quasi dimenticata. La scultura raffigura una giovane figura femminile, realizzata in marmo e bronzo. La parte in bronzo rappresenta il vestito della figura, ornato da decorazioni finemente lavorate a merletto, richiamando esplicitamente la tradizione dei merletti goriziani. Il contrasto tra la durezza del bronzo e la delicatezza del merletto simboleggia la fusione tra la forza della materia e la raffinatezza dell’artigianato locale. La scultura è un tributo alla cultura locale, alla manualità artistica e alla sensibilità dell’animo femminile, incarnata nel volto e nell’abito della giovane donna.
Lara Steffe: “Quello che vorrei suscitasse la mia scultura è la curiosità verso la storia e la tradizione del merletto goriziano. Ma anche il collegamento fra passato e contemporaneo, dato che l’opera è stata realizzata anche grazie all’utilizzo della tecnologia. Questa scultura è un tributo alle donne goriziane e alla loro delicatezza nella lavorazione del merletto: documentarmi su questa tradizione per realizzare al meglio l’opera è stata per me un’esperienza di crescita personale davvero arricchente”.
LA PANCHINA DELLA STORIA
La Panchina della Storia di Stefano Comelli dedicata al cancello di via Rastello è situata all’intersezione dell’antica via del commercio con Piazza della Vittoria, crocevia di storia mercantile e architettura veneziana. È dedicata a Leonardo, ultimo conte di Gorizia e figlio di Enrico VI di Gorizia e Caterina Garay.
Un’opera che reinterpreta l’antico cancello del Borgo come simbolo di trasformazione e futuro. Il cancello diventa metafora del superamento delle barriere interiori e collettive, mentre il colore rosa, scelto per la sua capacità di evocare sensazioni di accoglienza e positività, contribuisce a ridefinire il cancello come luogo simbolico di passaggio e rinascita, sottolineando la reinterpretazione di un oggetto tradizionale in chiave simbolica e contemporanea.
Stefano Comelli: “La panchina che ho realizzato è il frutto di un lavoro concettuale sul simbolo del cancello, elemento oggi non più visibile in via Rastello ma storicamente caratterizzante di questa via. L’opera è un invito ad andare oltre, ad aprire nuovi orizzonti grazie a un cambio di prospettiva, mentalità e modo di vedere le cose. Un altro elemento fondamentale è il colore rosa, solitamente attribuito nella cultura occidentale al mondo femminile ma che simbolicamente rimanda alla positività, all’accoglienza e alla felicità”.
LA PANCHINA DELL’ENOGASTRONOMIA
La Panchina dell’Enogastronomia di Paolo Figar dedicata all’uva e al mastelùt si trova infine in Piazza della Vittoria, sopra alla gradinata che conduce all’ingresso del Palazzo del Governo, uno dei cuori pulsanti della città. È dedicata a Giovanni Glessig, un offelliere (pasticcere) goriziano.
Un trittico in pietra grigia raffigura la Rosa di Gorizia, un tralcio d’uva e un “vaso di mostarda”. L’opera celebra le eccellenze enogastronomiche del Goriziano, i sapori e la cultura del cibo come patrimonio identitario, con un richiamo alla produzione vinicola e culinaria della zona. L’opera è composta da tre elementi plastici in pietra Lipica grigio unito: l’elemento centrale è denominato “Vaso di mostarda” mentre i due elementi laterali ad arco rappresentano rispettivamente la Rosa di Gorizia e il tralcio d’uva.
Paolo Figar: “L’opera si intitola Convivio, tre elementi in pietra grigia si dispongono sul piano della seduta invitando le persone a sedersi sui due lati per incontrarsi. Queste pietre scolpite rappresentano ognuna un prodotto eccellente del territorio goriziano: l’uva del Tocai, la rosa di Gorizia e il vaso di mostarda ispirato a un esemplare antico conservato dai Musei Provinciali di Gorizia. I due archi intagliati nella pietra offrono appoggio a un vassoio o a un calice: essendo appiattiti alla sommità rappresentano un invito a regalarsi un momento conviviale”.
Una narrazione multi linguaggio – Quattro opere scultoree da ammirare e al tempo stesso quattro panchine sulle quali sedersi per sostare e chiacchierare. Ma non solo. Le panchine di Confcommercio Gorizia sono anche quattro opere narranti, come suggerisce il loro nome: narrano attraverso l’arte che le caratterizza ma anche attraverso un racconto multi linguaggio corale composto da approfondimenti multimediali ideati e realizzati dallo staff di progetto di Confcommercio Gorizia e dall’Associazione Examina.
“L’Associazione Examina ha affiancato il progetto delle Panchine Narranti di Confcommercio Gorizia, curandone progettazione e coordinamento, intrecciando competenze e territorio. Oggi celebriamo un traguardo che restituisce alla città un arredo urbano capace di generare significato: segni nello spazio pubblico che raccontano, connettono e invitano a sostare con uno sguardo diverso”, dichiara la Vicepresidente dell’associazione, Angelica Stasi.
Ogni panchina ospita quindi un manufatto artistico ispirato a un tema identitario del territorio e, grazie a un QR Code, dà accesso a specifici contenuti digitali:
- Un video con l’artista, che racconta la genesi dell’opera.
- Un racconto animato curato da Armando Polacco in arte “Miron”, fumettista triestino che unisce narrazione storica e sperimentazione visiva. Ogni racconto si sviluppa attraverso un video narrativo realizzato con la tecnica del rotoscopio e dedicato a una figura significativa della storia goriziana.
- Una galleria fotografica dal titolo “Scorci goriziani”, con immagini evocative di Borgo Castello: un percorso per immagini che restituisce suggestioni visive, dettagli urbani, atmosfere quotidiane e scorci inediti.
Chi passeggerà per Borgo Castello potrà quindi inquadrare il QR Code e fruire dei contenuti disponibili sul sito laviadelborgo.eu e sul canale YouTube “La Via del BorGO”.
Un momento di festa per Borgo Castello – La presentazione delle Panchine Narranti rappresenta una pietra miliare nel percorso di Confcommercio Gorizia nella rigenerazione urbana di Borgo Castello. Un momento di festa pensato per passeggiare insieme per il borgo, chiacchierare con gli artisti e brindare con loro accompagnati dal ritmo jazz del duo musicale composto da Lorena Favot (voce, loop e percussioni) e Massimo Zemolin (chitarra 7 corde) con il progetto artistico musicale “Composer Women”. Un percorso, quello di Confcommercio Gorizia, fatto di incontri e racconti quotidiani, di scoperte del borgo attraverso passeggiate tematiche e incontri in bottega ritmati da un tè caldo o un bicchiere di acqua fresca. Ma anche di musica e brindisi, di eventi diffusi aperti a cittadini, visitatori, curiosi e affezionati di via Rastello e del borgo.
Il racconto di progetto alla Bottega del Cappello – Un percorso le cui iniziative trovano dimora nel punto informativo e di racconto allestito alla Bottega del Cappello in via Rastello 52, dove lo staff dell’associazione di categoria è a disposizione per accogliere cittadini e visitatori e fornire informazioni su cosa vedere e dove mangiare in città. Per informazioni sulle iniziative è possibile scrivere all’indirizzo [email protected] o mandare un messaggio su WhatsApp al numero 334 750 5642.