“Per la Camera di commercio Venezia Giulia – spiega il presidente camerale Antonio Paoletti – la costituzione di reti di imprese è un obiettivo fondamentale: crediamo fortemente nel valore di un approccio congiunto alle sfide del mercato”
Quattro dimore storiche della Venezia Giulia ovvero Villa Attems Cernozza di Postcastro (Gorizia), Palazzo Lantieri di Piccolomini Diana (Gorizia), Villa della Torre Valsassina Hofer Hohenlohe – Castelnuovo (Sagrado), Castello Formentini (San Floriano del Collio) si sono costituite in una rete d’impresa questa mattina nella sede di Gorizia della Camera di commercio Venezia Giulia. Si tratta di un gruppo di imprese i cui titolari o soci appartengono, in forza di rapporti di discendenza, a famiglie proprietarie di dimore storiche del territorio dell’Antica Contea di Gorizia e Gradisca, che sono presenti da secoli sul territorio e rivestono grande importanza nella storia locale.
L’iniziativa si inserisce nella ricca offerta culturale che a Gorizia e Nova Gorica sta offrendo GO!2025, beneficiando della visibilità e dei flussi turistici che al territorio sta portando la Capitale europea della Cultura: questo anche ricordando la presenza di numerosi elementi che legano la storia, in particolare di alcune delle famiglie, al territorio del Goriziano a cavallo del confine con la Slovenia.
L’obiettivo che le imprese si propongono con la Rete è custodire, tramandare e rendere sempre più accessibile al pubblico il patrimonio culturale che esse rappresentano, tramite iniziative comuni e coordinate di accoglienza, ospitalità e di carattere storico, naturalistico e culturale.
Le imprese della Rete prevedono in particolare di creare e commercializzare pacchetti e itinerari turistici e tematici comuni, realizzando un programma di eventi da organizzare o ai quali partecipare in attività di promozione in Italia ed all’estero.
Tali attività permetteranno alla Rete di contribuire alla creazione di un’offerta integrata culturale, storica e turistica, anche in collaborazione con enti e agenzie pubbliche e private di promozione del territorio e altri partner. In particolare, esse si propongono di costituire e rafforzare collaborazioni con enti ed istituzioni pubbliche e/o private, in sinergia con le attività di marketing territoriale e turistico da queste intraprese.
La Camera di commercio si è fatta promotrice e sostenitrice di questa iniziativa, grazie all’accompagnamento attraverso diversi momenti di confronto per la costituzione della Rete e alla chiara individuazione degli obiettivi e del modus operandi.
“Per la Camera di commercio Venezia Giulia – spiega il presidente camerale Antonio Paoletti – la costituzione delle reti è un obiettivo fondamentale: crediamo fortemente nel valore di un approccio congiunto alle sfide del mercato. Per tale ragione abbiamo nuovamente affiancato un gruppo di imprese per dar vita a un contratto di rete, fornendo assistenza per la formalizzazione “semplificata” attraverso il Registro Imprese e la firma digitale”.
“L’azione camerale non si ferma qui. Attraverso – conclude Paoletti – i progetti camerali dedicati al turismo intendiamo candidare il circuito che tocca i territori su cui insistono le dimore storiche alla certificazione ospitalità italiana, favorendo al contempo l’incontro con buyer internazionali in occasione degli eventi del progetto nazionale Mirabilia. Speriamo che il territorio possa credere sempre in queste forme aggregative e collaborative, consolidando il ruolo del Friuli Venezia Giulia quale regione imprenditorialmente più “in rete”, poiché detiene il primo posto fra le regioni italiane con il tasso più alto di imprese coinvolte in contratti di rete sul totale delle imprese iscritte al Registro delle Imprese”.