All’incontro ha partecipato anche don Maurizio Stefanutti in rappresentanza del CNPI, Coordinamento Nazionale Pellegrinaggi Italiani
Ha avuto luogo nella splendida location di Trieste l’incontro “Archeologia e Rotoli del Mar Morto.Pellegrinaggio e Turismo storico culturale a Gerusalemme e nel deserto di Giuda”.
L’incontro è stato realizzato dall’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo con la supervisione del CNPI, Coordinamento Nazionale Pellegrinaggi Italiani, attraverso uno straordinario seminario di approfondimento realizzato dal professor Marcello Fidanzio, direttore della pubblicazione degli scavi alle grotte di Qumran, Facoltà di Teologia di Lugano – Università della Svizzera Italiana.
L’incontro ha avuto inizio con un saluto di Davide Belleli, vicepresidente della Comunità Ebraica di Trieste, che ha voluto porre l’accento e l’attenzione sull’importanza del dialogo e del viaggio come mezzo insostituibile per promuovere il dialogo interreligioso, per lasciare poi la parola a Mons. Maurizio Stefanutti dell’arcidiocesi di Udine che, in rappresentanza del Coordinamento Nazionale Pellegrinaggi Italiani, ha sottolineato il senso ed il significato del viaggio in Terra Santa come mezzo di conoscenza e di insostituibile arricchimento per il pellegrino.

La parola è poi passata a Kalanit Goren, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, che ha presentato proposte di esperienza di spiritualità da realizzare in Terra Santa, ponendo l’attenzione sul turismo lento e sostenibile. “Israele continua a lavorare per la ripartenza, costruendo proposte sempre nuove in attesa di un ritorno del pellegrinaggio e del turismo religioso, consapevoli della richiesta che sempre continua a noi arrivare” ha dichiarato Kalanit Goren.
Dopo la presentazione della direttrice Kalanit Goren, la parola è passata al professor Marcello Fidanzio che ha saputo affascinare i sacerdoti ei colleghi della stampa presenti, raccontando le recenti scoperte che il sito di Qumran ha portato alla luce a livello archeologico, raccontando poi l’affascinante storia del celeberrimo Grande Rotolo di Isaia il cui studio, che sempre offre nuove prospettive , dovrebbe tradursi in una esposizione mondiale presso lo Shrine of Book alla fine dell’anno 2025, proprio per celebrare i 60 anni della nascita del Museo di Israele.
Un momento di particolare emozione e partecipazione è stato quando il professor Fidanzio ha presentato, estendendolo, una delle copie conformi all’originale del celeberrimo Rotolo di Isaia.
Il professor Fidanzio ha raccontato con dovizia di particolari tanto gli attuali studi di carattere archeologico sui Rotoli, quanto gli affascinanti dettagli che hanno portato Israele a venire in contatto con questo eccezionale patrimonio archeologico, oggi curato e studiato in tutto il mondo.
L’incontro, che ha voluto approfondire i temi storico-archeologici di Israele, si è concluso lasciando aperto il desiderio di ritornare in questa Terra che ogni giorno si prepara ad accogliere il ritorno di pellegrini e turisti, ritorno sempre garantito dai collegamenti offerti da tutta Italia dalle compagnie aeree.
