Dalla NCAA a Trieste, il nuovo centro biancorosso porta in dote forza, atletismo e una storia incredibile al servizio di coach Israel Gonzalez.

La Pallacanestro Trieste ha scelto il proprio centro: Mady Goundo Sissoko, maliano di 24 anni che porterà la sua fisicità e la sua incredibile storia personale al servizio di coach Israel Gonzalez.

Alto 210 cm per 113 kg e un’apertura alare di 223 cm, Sissoko approda in biancorosso dopo un’ultima stagione da protagonista assoluto nel campionato NCAA con la maglia dei California Golden Bears, chiusa con medie di 8.3 punti e 8.2 rimbalzi a partita. Atleta dominante, leader carismatico e uomo di eccezionali valori, Sissoko rappresenta un innesto di straordinario valore per il club, dentro e fuori dal campo.

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Mady Sissoko nella famiglia della Pallacanestro Trieste – le parole del Presidente e proprietario di Pallacanestro Trieste, Paul Matiasic -Quando cerchiamo un giocatore, non guardiamo solo le sue statistiche, ma anche il suo carattere e i suoi valori. In Mady abbiamo trovato un atleta eccezionale e una persona ancora più straordinaria. La sua storia di perseveranza, la sua etica del lavoro e il suo impegno nel migliorare la vita della sua comunità in Mali sono una profonda fonte di ispirazione. È un difensore eccellente, un rimbalzista dominante e un giocatore in continua crescita, ma è la sua forza interiore a renderlo speciale. Siamo convinti che i nostri tifosi si innamoreranno della sua energia in campo e della sua incredibile storia personale. Il suo arrivo non è solo un grande colpo per la squadra, ma un’opportunità per tutta la nostra comunità di abbracciare una storia di sport e di vita davvero unica”.

“Nell’approcciarci alla free agency di quest’estate per la posizione di centro – ha commentato il General Manager Michael Arcieri – dal punto di vista puramente del talento e delle capacità tecniche, cercavamo un giocatore con grande presenza fisica e dinamismo, in grado di catturare rimbalzi a un livello d’élite (specialmente in attacco), di proteggere il pitturato e il ferro sia come stoppatore che come deterrente, e di difendere con efficacia sul pick and roll; il tutto, offrendo allo stesso tempo in attacco la capacità di correre il campo e una spaziatura verticale che si integrasse con il gioco dinamico delle nostre guardie. Dal punto di vista prettamente caratteriale, come sempre, abbiamo cercato un ragazzo con eccezionale integrità, etica del lavoro, competitività e passione non solo per il gioco, ma per i suoi compagni, la sua società e la sua Città. Mady Sissoko possiede tutte queste doti, e anche di più. L’evoluzione del suo gioco negli ultimi cinque anni è stata evidente e sotto gli occhi di tutti. Coach Gonzalez e lo staff sono entusiasti all’idea di poter coltivare le prossime fasi della sua crescita tecnica. E la sua storia di vita, fonte di grande ispirazione, è di per sé una meraviglia. Porterà una dimensione davvero speciale alla nostra squadra, al nostro spogliatoio e all’intera organizzazione. Siamo assolutamente entusiasti di dare il benvenuto a Mady e alla sua famiglia a Trieste e di rivolgergli il nostro più caloroso abbraccio triestino!”

La carriera di Mady Sissoko è un romanzo di formazione. La sua storia non inizia su un parquet, ma nei campi di mais del suo villaggio, Tangafoya, una remota comunità rurale del Mali senza elettricità né automobili. Ultimo di dieci figli, ha imparato il significato del duro lavoro da suo padre e ha affrontato camminate quotidiane di tre ore per poter studiare, spinto dalla volontà dei genitori. Dopo aver iniziato a giocare a basket da pochissimo tempo, a 15 anni ottiene l’opportunità di trasferirsi negli Stati Uniti, alla Wasatch Academy in Utah. L’impatto è durissimo: non parla inglese e la solitudine lo porta vicino a mollare, ma la sua tenacia gli permette di superare ogni ostacolo, imparando la lingua e guadagnandosi la chiamata, come uno dei Top40 della sua annata, di una leggenda del college basketball come Tom Izzo a Michigan State. Per quattro anni si forma in una delle migliori “fabbriche di campioni” d’America, raggiungendo sempre il Torneo NCAA e guadagnandosi il rispetto incondizionato del suo coach e dei suoi compagni di squadra per la sua affidabilità e la sua etica del lavoro. La scorsa stagione, il trasferimento a California si rivela la mossa chiave: sotto la guida di coach Mark Madsen, Sissoko esplode, diventando capitano e àncora difensiva della squadra, chiudendo come quinto miglior rimbalzista (8.2 di media) e secondo miglior rimbalzista offensivo (3.1) di una conference competitiva come la ACC.

Mady è un rim protector istintivo, capace di leggere l’azione e di intervenire con tempismo, ma è a rimbalzo che la sua influenza diventa determinante, in particolare nella metà campo offensiva. I suoi 3.1 rimbalzi in attacco a partita non sono frutto del caso, ma di un’etica del lavoro che lo spinge a lottare su ogni pallone vagante. Anche la sua traiettoria di crescita offensiva è parsa evidente nell’ultimo anno. Se a Michigan State era un giocatore di complemento, la stagione a California ne ha rivelato un potenziale realizzativo in piena fioritura, passando da 7 a 14 partite in doppia cifra per punti in un contesto tecnico di altissimo livello. La sua percentuale dal campo del 65.3% indica un giocatore intelligente nelle scelte e preciso nel capitalizzare il lavoro dei compagni, specialmente nelle dinamiche di pick-and-roll. Trieste, quindi, non ingaggia il prospetto acerbo dei primi anni di college, ma un atleta pronto ad essere un fattore da subito, con ampi margini di crescita.

Ciò che rende Mady Sissoko un acquisto veramente speciale, però, è la sua eccezionale dimensione umana. Trovandosi impossibilitato, per il suo status di studente internazionale, a beneficiare delle nuove regole NCAA sul compenso per l’immagine (NIL), ha trasformato un ostacolo in un’opportunità per gli altri. Ha creato la Mady Sissoko Foundation, un’organizzazione no-profit con la missione di dare al suo villaggio le opportunità che lui non ha avuto. Grazie a una raccolta fondi che ha superato i 70.000 dollari, i risultati del suo impegno sono tangibili e commoventi: ha finanziato e costruito la prima scuola in assoluto a Tangafoya, una struttura per 400 studenti dotata di elettricità; ha inoltre costruito un pozzo per l’acqua potabile e acquistato un trattore per aiutare nei lavori agricoli. Il suo ritorno al villaggio dopo questi traguardi è stato accolto da festeggiamenti incredibili, un’intera comunità che lo ha celebrato come un eroe.

L’arrivo di Mady Sissoko a Trieste rappresenta dunque non solo l’innesto di un rinforzo tecnico di primissimo livello, ma l’abbraccio a un atleta e a un uomo i cui valori di impegno, sacrificio e generosità incarnano perfettamente lo spirito del club e della sua città. La società è orgogliosa di accogliere un giocatore del suo calibro e della sua caratura, convinta che il suo contributo sarà fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stagionali e che la sua storia ispirerà l’intera comunità biancorossa.