Con il 55% dei voti prevale sui saggi di Fumian e Corni. PREMIAZIONE il 25 ottobre a Udine
La storia dell’Unione Sovietica, riletta attraverso le vicissitudini familiari: Le mani di mio padre. Una storia di famiglia russa (Mimesis, 2024), l’opera insieme storica, politica e autobiografica firmata dalla storica e germanista Irina Scherbakova, vince la XII edizione del Premio nazionale di storia contemporanea Friuli Storia. Ad assegnare il premio è stata una giuria di 360 lettori, la più ampia in Italia per un premio di saggistica. Il volume di Irina Scherbakova ha ricevuto il 55 % dei voti, prevalendo sugli altri due finalisti selezionati dalla Giuria scientifica del Premio, Carlo Fumian con L’invisibile mercato mondiale del grano tra XIX e XX secolo (Donzelli, 2024) e Gustavo Corni con L’Italia occupata 1917-1918. Friuli e Veneto orientale da Caporetto a Vittorio Veneto (Gaspari, 2024).
Co-fondatrice dell’associazione russa Memorial che ha vinto nel 2022 il Premio Nobel per la Pace, Irina Scherbakova intreccia nel saggio le vicende della Russia con quelle della propria famiglia, a partire dai ricordi della bisnonna Etlja Jakubson. Il suo libro attraversa un secolo di storia russa: dalla rivoluzione bolscevica guidata da Lenin, alle purghe staliniane, fino alle guerre dell’epoca di Putin. La cerimonia di Premiazione è in programma a Udine, lunedì 25 ottobre.
Il Premio Friuli Storia è realizzato con il contributo di Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Banca di Udine BCC, Comune di Udine e Poste Italiane Spa. La Giuria scientifica, presieduta dallo storico Tommaso Piffer, è composta da Elena Aga Rossi, Roberto Chiarini, Ernesto Galli della Loggia, Ilaria Pavan, Paolo Pezzino, Silvio Pons, Andrea Possieri e Andrea Zannini. Info e dettagli friulistoria.it
Novità rilevante dell’edizione di quest’anno è l’imminente avvio delle iniziative promosse dal Circolo della storia.
Il Circolo,sperimentato nel corso del 2024 con oltre 1200 lettori, nasce con l’obiettivo di affermarsi come un punto di riferimento per la storia a livello nazionale, offrendo contenuti di qualitàalle centinaia di migliaia di appassionati di storia a livello nazionale.
Il Circolo della Storia sarà presentato al pubblico in ottobre: sono previsti un portale online (www.circolodellastoria.it), una newsletter settimanale con recensioni, segnalazioni e articoli di autori italiani e stranieri ed iniziative in presenza e online.
Irina Scherbakova vive a Berlino ed è nata nel 1949 a Mosca, dove si è laureata in Germanistica e ha insegnato Oral History all’università. Ha tradotto in russo Franz Kafka, Heinrich Böll e Christa Wolf. Dalla fine degli anni Settanta ha condotto interviste con i superstiti dei gulag e, dai primi anni Novanta, ricerche negli archivi del KGB a Mosca. È tra le fondatrici di Memorial, associazione per i diritti umani e lo studio delle repressioni nell’epoca sovietica, nel 2022 insignita del Premio Nobel per la pace.
Nel libro che si è aggiudicato il Premio Friuli Storia 2025, lo sguardo portante è quello degli Scherbakov: una famiglia ebrea di origini ucraine che, tra il 1924 e il 1945, visse in due stanze del celebre Hotel Lux, l’albergo del Comintern a pochi passi dal Cremlino. In quelle stanze alloggiavano i segretari dei partiti comunisti di tutto il mondo, riuniti nel nome della rivoluzione mondiale. Le numerose fotografie che accompagnano il racconto aiutano a conoscere da vicino i membri delle diverse generazioni della famiglia, incluso il padre dell’autrice: le sue mani, segnate dalle ferite della guerra, evocano il destino dei tanti invalidi e mutilati che affollavano le città sovietiche nel dopoguerra, prima di essere lentamente rimossi dalla scena pubblica.

