Una mostra che raccoglie e riunisce il “segno” di grandi Maestri dell’Arte – dal Rinascimento tedesco al Rococò del Settecento, al Novecento – intorno al tema della Via Crucis e alla figura di Cristo, denominatore comune dei percorsi espositivi inclusi nella 34^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra dedicato alla “Fede”. Si intitola infatti Passioni. Vie crucis nel tempo la mostra che si apre sabato 20 settembre a San Vito al Tagliamento, nella suggestiva sede della Chiesa di San Lorenzo, dove resterà visitabile fino al 26 ottobre 2025 con ingresso libero (sabato e domenica ore 10.30/12.30 e 15.30/19, fuori orario prenotazioni tel 0434.843030 email [email protected]). In esposizione il pubblico troverà opere d’autore che portano firma prestigiose, a cominciare da Albrecht Dürer, di cui sarà esposto il libro La Passione di N.S. Giesù Cristo, stampato a Venezia nel 1612, che include quasi40 xilografie originali. E inoltre in mostra ci sarà la Via Crucis del 1780, tratta da Giambattista Tiepolo, disegnata da suo figlio Giandomenico Tiepolo e incisa da Giacomo Leonardis. E, in ulteriori sezioni, una Via Crucis proveniente dal Museo Diocesano d’Arte Sacra di Pordenone e le opere di pittura e scultura realizzate sullo stesso tema dal poliedrico artista pordenonese Mario Moretti. Promuovonol’iniziativa Centro Iniziative Culturali Pordenone con Presenza e Cultura e il Comune di San Vito al Tagliamento, in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e l’Università della Terza Età del Sanvitese. La mostra è a cura del critico d’arte Giancarlo Pauletto e in occasione della vernice, sabato 20 settembre alle 18.30, è in programma il concerto della violista montenegrina Milena Petkovic, vincitrice di molti premi internazionali, in forza all’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia: in programma l’esecuzione di Chahagir op. 56/1 di Alan Hovhaness e della Sarabanda dalla Suite n. 2 di Johann Sebastian Bach. Interverranno, con il curatore Giancarlo Pauletto e con i direttori artistici del Festival internazionale di Musica Sacra Franco Calabretto e Eddi De Nadai, il sindaco di San Vito al Tagliamento Alberto Bernava, il presidente di Presenza e Cultura Orioldo Marson e il presidente del Centro Iniziative Culturali Pordenone Fulvio Dell’Agnese. «La rassegna – spiegano i presidenti Marson e Dell’Agnese – è resa possibile dalla collaborazione con il Museo Diocesano d’Arte Sacra di Pordenone, e offrirà l’occasione per esplorare il tema della Passione di Cristo attraverso opere di prestigiosi artisti italiani e internazionali, ma anche di un noto artista pordenonese, Mario Moretti (1917-2008), che molto operò anche nel tema sacro realizzando Crocifissioni, Deposizioni e Natività».
Le opere in esposizione partono dunque dalla valentia di un nome grandissimo dell’arte di ogni tempo, Albrecht Dürer (Norimberga 1471-1528), che ci schiuderà il libro intitolato La passione di N.S. Giesù Cristo, stampato a Venezia nel 1612, con una quarantina di xilografie attraverso le quali l’artista percorre tutti i momenti salienti della vita di Gesù: dalla nascita all’entrata nella vita pubblica a tutti i momenti centrali della passione e della morte, per continuare poi con la Resurrezione e fino al Giudizio universale. «Dürer – osserva il curatore Giancarlo Pauletto – è certamente il più importante artista del Rinascimento tedesco, famoso come pittore, incisore e xilografo, vicino ai grandi pittori veneziani dei primi anni del Cinquecento, in particolare conobbe Giovanni Bellini, che stimava e da cui era stimato. Le xilografie comprese nel libro – di formato non grande – esprimono bene la sua arte, inserita in una tradizione che parte dal più anziano Martin Schongauer e si avvicina alla lezione del Rinascimento veneziano, con le sue istanze di precisione prospettica e di ordinamento misurato e armonico dello spazio. Come si può vedere nella tavola dell’Annunciazione, o dell’Adorazione dei magi, o in quella dell’Entrata a Gerusalemme. Mentre la capacità di rappresentazione drammatica si può osservare nella concitazione di una xilografia come Il Bacio di Giuda. Il libro verrà esposto all’interno di una bacheca dedicata, aperto in una doppia pagina che verrà cambiata ogni settimana, in modo che alla fine varie stampe originali possano essere osservate dal visitatore, cogliendone la forza iconica».
Non meno rilevante la presenza in mostra della Via Crucis del 1780, tratta dal celeberrimo Giambattista Tiepolo (1696-1770), disegnata da suo figlio Giandomenico Tiepolo (1727-1804) e incisa da Giacomo Leonardis, nato a Palmanova nel 1723 e morto a Venezia nel 1797, incisore di riferimento per importanti maestri veneziani: oltre ai Tiepolo anche Sebastiano e Marco Ricci, Francesco Fontebasso e altri. «La Via Crucis – sottolinea il curatore Pauletto – conserva l’ariosa andatura della pittura veneziana del Settecento, con la sua profonda verità narrativa e una evidente pulizia di segno». In esposizione anche una Via Crucis in litografia a colori degli inizi del ’900 prestata dal Museo Diocesano d’Arte Sacra, interessante esempio di un lavoro che ha per fine la divulgazione religiosa, stampata a Milano dai Fratelli Bertonelli. L’ultimo “tratto” della mostra è rappresentato da opere di pittura e scultura realizzate dal noto artista pordenonese Mario Moretti (1917-2008), artista poliedrico che ha praticato tanti campi dell’arte, dalla pittura alla scultura in bronzo, dalla terracotta alla ceramica, dal gioiello allo sbalzo al graffito su cera alla composizione materica, dedicando larga parte della sua attività anche al tema sacro, inteso nel senso di una popolaresca, e raffinata nello stesso tempo, evocazione dei luoghi tipici della tradizione religiosa: Crocifissioni, Deposizioni, Annunciazioni, Ultime cene. Esemplari le tre Crocifissioni su tela, la bellissima ceramica della Deposizione, la Madonna col Bambino circondata da angeli, e una felicissima Ultima cena.