È stata una delle novità della 26^ edizione di pordenonelegge appena conclusa: un festival fortemente proiettato sul proprio tempo e non poteva quest’anno non investigare attentamente l’innovazione destinata a modificare radicalmente il nostro rapporto con la tecnologia e il vivere presente e futuro, l’Intelligenza Artificiale. E lo ha fatto allestendo un vero e proprio “cyber spazio” alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone, per capire come gli eventi pubblici modificheranno ed estenderanno la loro potenziale fruizione attraverso l’uso di AI. La Cyber Book Hall di pordenonelegge è promossa in stretta sinergia con il Comune di Pordenone, in vista di Pordenone 2027 Capitale italiana della Cultura. Il progetto, coordinato dal curatore di pordenonelegge Alberto Garlini, è realizzato grazie a Calligaris e Umana, in collaborazione con LEF e We Digital.
Ora, dopo il grande successo di pubblico durante le cinque giornate di festival, a grande richiesta riapre dal 26 settembre al 12 ottobre, nei week end il venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.30, con ingresso libero.

A tu per tu con l’intelligenza artificiale, quindi: quattro le postazioni con installazioni interattive che il pubblico ritroverà nella Cyber Book Hall: innanzitutto il corner dei Dialoghi impossibili, che ci metterà di fronte ad autorevolissime voci letterarie del passato come Dante, Shakespeare, Jane Austen, Gustave Flaubert o Alessandro Manzoni: Attraverso microfono o touch screen si potrà avviare una conversazione in varie lingue, e discorrere con il nostro interlocutore dei temi preferiti. Ulteriore postazione è quella del “Poeta”: raccontandoci all’AI potremo ottenere un nostro ritratto in versi del tutto personalizzato. E ancora potremo testate il corner delle affinità letterarie, attraverso un avatar che potrà darci consigli di lettura personalizzati. Oppure potremo chiacchierare con l’“avatar – angelo” che, analogamente agli angeli volontari del festival, offre informazioni pratiche su eventi, autori, libri e spazi dell’edizione di pordenonelegge che si è appena conclusa.
Durante il festival, il pubblico della Cyber Book Hall ha avviato 2062 sessioni complessive: 691 nella postazione delle affinità letterarie, 566 per il ritratto in versi, 474 dialoghi impossibili e 331 con l’avatar – angelo.
Dante Alighieri è stato l’autore più scelto per i dialoghi impossibili, a cui sono seguiti Jane Austen, Alessandro Manzoni, William Shakespeare e Gustave Flaubert.
Il 94,5 % delle recensioni sull’esperienza a tu per tu con l’Intelligenza artificiale sono state positive: innanzitutto per il coinvolgimento e poi per la facilità di utilizzo, per l’allestimento ottimale, per l’innovatività e per la grafica accattivante.
Inoltre, Fondazione Pordenonelegge.it sta raccogliendo i 566 sonetti in versi personalizzati creati finora, ai quali si aggiungeranno quelli che verranno creati nelle prossime aperture.
Nel frattempo, sul sito www.pordenonelegge.it è online il questionario Effetto Festival, realizzato da Fondazione Pordenonelegge.it in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, da compilare entro il 30 settembre: una ricerca sul suo pubblico e sui suoi impatti di medio e lungo periodo. I dati verranno trattati in forma assolutamente anonima e usati esclusivamente per una ricerca statistica
E al secondo piano di Galleria Bertoia prosegue Inge Morath. L’opera della prima fotografa dell’agenzia Magnum Photos. La mostra, attraverso l’occhio della celebre fotografa di Magnum Photos ripercorre i ritratti di letterati e di momenti di vita quotidiana. La mostra è promossa dal Comune di Pordenone e organizzata da Suazes in collaborazione con Fotohof a cura di Brigitte Blüml Kaindl, Kurt Kaindl e Marco Minuz, il progetto espositivo gode del sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.