La manifestazione friulana ha archiviato l’estate motociclistica con un fine settimana ricco di emozioni. Tanti gli stranieri, per una vocazione sempre più internazionale. Ottimi riscontri con i Demo Ride: la IBW è uno dei pochissimi poli europei in cui è possibile provare anche le ultime novità fuoristradistiche
«È stata ancora una grandissima edizione e come amministrazione siamo estremamente contenti, ma questa manifestazione è ormai una garanzia. Chiedo ogni anno allo staff di alzare un pochino l’asticella, e nonostante sembri impossibile la IBW riesce sempre a stupirci con nuove iniziative e un’organizzazione impeccabile». Con queste parole Massimo Brini, consigliere con delega al Turismo del Comune di Lignano Sabbiadoro (UD), ha commentato il fine-settimana della ITALIAN BIKE WEEK, la grande manifestazione motoristica di fine estate che è tornata ad animare la cittadina adriatica dal 18 al 21 settembre 2025.
Lo stesso Brini era presente venerdì 19 settembre, quando sul palco principale dell’Area Luna Park si è svolta alla presenza delle autorità la solenne cerimonia del taglio del nastro. Tra gli altri, vi hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia Mauro Bordin, accompagnato dai consiglieri Novelli e Spagnolo, il vicesindaco di Lignano Manuel Massimiliano La Placa e diversi rappresentanti di categoria, su tutti albergatori e operatori del settore turistico. Anche i primi dati raccolti dall’Assessorato al Turismo di Lignano Sabbiadoro fotografano una kermesse in netta crescita: «Nei giorni dell’evento la nostra città ha accolto quasi 270.000 persone, di cui una gran parte arrivata anche da oltreconfine proprio per partecipare alla Italian Bike Week: la quantità di moto che si sono viste sulle nostre strade in questo weekend parla da sola» ha proseguito Brini. «È interessante anche il fatto che gli stranieri ‘pesino’ per il 40% del totale, a conferma della proiezione internazionale di un evento che attira pubblico da tutta Europa, con Austria, Germania e Repubblica Ceca in pole position».

Un “valore” per il territorio che non si misura solamente in termini di indotto, ma anche attraverso la promozione garantita dalle numerose attività collaterali che hanno come obbiettivo incentivare il turismo e far conoscere le bellezze regionali: ne sono un esempio i Mototours, che sotto la guida del Motoclub Danilo Vian (PN) hanno portato i partecipanti a visitare prima Cividale del Friuli, cittadina patrimonio dell’UNESCO, e poi San Daniele, centro collinare nonché capitale friulana del prosciutto. O, ancora, le Adventure Ride, itinerari in off-road di circa 150 km dedicati agli amanti del fuoristrada e proposti dall’associazione triestina MV Adventure.
Il fuoristrada, appunto: è su questo mondo che la ITALIAN BIKE WEEK punta riflettori, marcando così la principale differenza con la manifestazione dalla quale è nata – la Biker Fest International. Tra il sabato e la domenica un centinaio di piloti professionisti e amatoriali, tra cui il portacolori di Osellini Husqvarna Racing nel Mondiale Enduro Lorenzo Macoritto, hanno dato spettacolo nel contesto degli Enduro Days, la due giorni di prove libere organizzate sul tracciato della prova speciale della mitica 12 ore Enduro Lignano dal MC Sabbiadoro (UD). Lo stesso Motoclub che ha curato la regia della Enduro Moto-Therapy, iniziativa benefica alla quale hanno partecipato una ventina di persone con disabilità degli istituti CAMPP (Consorzio Assistenza Medico Psico Pedagogica) della Bassa Friulana.
Presso la Off Road Arena, l’area sterrata della IBW, hanno avuto luogo anche i Demo Ride dei modelli Adventure, Enduro, Cross e Scrambler, prove su strada completamente gratuite dei nuovi modelli messi a disposizione delle principali Case motociclistiche come Ducati, Fantic, Kove, KTM, RedMoto, Triumph e Yamaha. L’Area Stadio ha invece ospitato i test su asfalto delle novità di Aprilia, Moto Guzzi, QJ Motor, Rieju e Honda, con quest’ultima impegnata a Lignano anche con la sua Young Riders School, corso dedicato ai neofiti delle due ruote e un occhio di riguardo per le aspiranti motocicliste. Complessivamente, nei quattro giorni della manifestazione sono stati effettuati 1.900 test ride.

Ma la ITALIAN BIKE WEEK è nata da una costola della Biker Fest International, e dunque non può certo dimenticarsi delle sue radici. Proprio dalla BFI è stata ereditata la formula vincente del Custom Bike Show, tappa dell’Italian Motorcycle Championship (IMC), primo ed unico campionato italiano dedicato ai costruttori di moto speciali. Il round lignanese, che ha visto trionfare come Best in Show la splendida “Kilometro 32” di Pacelli Custom (CE), ha portato al debutto l’ARTigliate Custom Contest, riservato alle preparazioni fuoristradistiche in chiave Adventure, Scrambler, Tracker e Classic Enduro: il primo posto è andato alla Harley-Davidson 883 Sposter Sterrato del savonese Carlo Santamaria, in arte Santafox.
Il weekend friulano ha ospitato il Free Chapter Italian Event, “raduno nel raduno” a cui hanno partecipato circa 700 harleysti del Free Chapter HOG arrivati da tutta Italia per prendere parte al loro evento nazionale, organizzato dal Chapter Porta d’Oriente con il suo direttore Gabriele Molfetta. Sono stati proprio loro ad aprire, sventolando le bandiere di decine di diversi Chapter (fra cui alcuni provenienti anche da Vietnam e Singapore) la grande Saturday Night Parade del sabato sera, seguita nella mattinata di domenica dalla sfilata delle auto americane della US Car on the Beach. Il maxi-meeting dedicato alle quattro ruote made in USA e ai possenti V8 d’Olteoceano, organizzato dal magazine specializzato Cruisin’ Life e dall’Old School Garage Club, ha radunato nel parcheggio dello stadio ‘Guido Teghil’ la bellezza di 240 vetture, con esemplari di tutte le epoche che hanno sfilato per le vie della città tra gli applausi del folto pubblico a bordo strada. In chiusura sono state premiate le trenta auto più belle e rappresentative: la più vecchia? Una quasi centenaria, la splendida Ford Roadster del 1927 di Gualtiero Grilli (RA).

Sempre parlando di V8, ma con due ruote in meno, ha destato molto interesse la presentazione della Galbusera, una motocicletta dotata di un 8 cilindri a V da 500 cc a due tempi progettata a fine anni Trenta dal bresciano Plinio Galbusera con la fondamentale collaborazione di Adolf Marama Toyo, al secolo Roberto Antonio Ivanicich, pilota, motorista e tecnico fiumano che è stato anche tra i pionieri dello speedway italiano. Rimasta allo stadio di prototipo e mai arrivata alla produzione di serie dopo la presentazione al Salone di Milano del 1938 in veste di mockup, la Galbusera V8 ha visto la luce quasi 90 anni dopo grazie al geniale artigiano friulano Mirco Snaidero, che ha ricostruito da zero un esemplare perfettamente funzionante e fedelissimo all’originale partendo da appena quattro fotografie dell’epoca. La storia di questo affascinante progetto è stata recentemente raccontata da Franco Damiani di Vergada del Moto Club Trieste nel volume Sulle tracce di Marama Toyo. Misteri svelati e il sogno della Galbusera V8 – la moto scomparsa” (Tiglio Edizioni).
Non sono infine mancati un fitto programma musicale (con 11 concerti rock solo sul Main Stage a partire dal giovedì), i piaceri culinari con 15 cucine etniche, i voli panoramici in elicottero con i piloti di EliFriulia e nemmeno lo spazio per le iniziative più goliardiche e giocose. In scaletta, tra le altre cose, il Pin Up Contest che ha incoronato la make-up artist milanese Cristina Oddo, in arte Miss Twinklered, Ciao in Ciabatte, celebrazione dell’estate che ha portato una lunga carovana di ciclomotori Piaggio Ciao a dirigersi verso il mare per un bagno collettivo con aperitivo finale, e il contest Beard’s Race, dedicato a barba e baffi e ideato dal pordenonese Fabrizio Bottos, due volte campione del mondo nell’ambito dei World Beard and Moustache Championships. Premiato, nella categoria di punta barba oltre i 10 cm, il veronese Nicola Fusi.

«Il tempo atmosferico è stato dalla nostra parte con quattro giornate di sole estivo, il resto ce l’ha messo il pubblico che ci ha premiato con un’affluenza davvero massiccia» ha commentato in chiusura l’organizzatore Micke Persello. «Siamo particolarmente soddisfatti perché la risposta dei visitatori è stata ottima anche per i tantissimi eventi collaterali e quelle attività che puntano a valorizzare l’intero territorio regionale. Questo ci riempie d’orgoglio, spronandoci a continuare su questa strada».
Ora, archiviata la ITALIAN BIKE WEEK, l’appuntamento è con un anniversario speciale: la 40a edizione della storica Biker Fest International, in programma sempre a Lignano Sabbiadoro per il fine-settimana del 14-17 maggio 2026.